GUARDATI🔴

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Cari lettori👀
Vi consiglio di leggere bene tutte le parole.
Detto questo..buona lettura🖤

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Entriamo nei dormitori.
Non c'è la faccio più.
L'attesa è interminabile.
Sono ancora in braccio a Tom per via della caviglia.
Mi tiene una mano sulla coscia e l'altra sul sedere.
Quasi arrivati alla porta della camera però noto lo sguardo di occhi indiscreti.

Adesso mi spii?
Abbiamo ancora un conto in sospeso.
Voglio vederti impazzire di invidia Victor.

Sbottono la camicia di Tom.
-Non essere frettolosa- mi guarda le labbra e ride.
-Sta zitto-
Gli prendo il viso e lo bacio.
Tom mi tiene attaccata al muro per prendere la chiave, e nella frazione di pochi secondi prima di entrare nella stanza e chiudere la porta, inizio a baciare il collo di Tom per poi guardare Victor e fargli il terzo dito.

Buona serata bugiardo.

Entrati nella stanza, io tolgo giacca e camicia a lui, e lui il cappotto e la camicia a me con le nostre labbra ancora attaccate.
Mi fa sedere sul letto mentre lui si abbassa per togliermi prima le scarpe poi mi fa stendere per sfilare il pantalone.
Si alza per guardarmi.
Sorride malizioso -Sai è un peccato toglierti questo completino-
Mi appoggio sui gomiti per sollevarmi -Guarda che sono una bomba anche senza-
-Ah si!? Beh adesso sono curioso-
Togliendomi le mutandine mi provoca il solletico facendomi ridere.
Mette un ginocchio sul bordo del letto, mette la mano sinistra al lato della spalla, mentre con l'altra mi slaccia il reggi seno, poi mi guarda -Non avevi torto-
-Perché? Avevi dubbi?- vado per slacciargli la cintura ma mi ferma.
-Te l'ho detto che sei troppo frettolosa-
-Sono dell'idea che la vita è troppo corta per essere lenti-
-Tranquilla abbiamo una lunga vita da trascorrere-
Questa frase non promette nulla di buono.

Mi fa alzare prendendomi la mano.
Per fortuna credo di non avere niente alla caviglia, mi da solo un po' fastidio.
Tom mi porta di fronte allo specchio -Isabella voglio che ti guardi- sposta la sedia del mobiletti di lato.
-Per?-
-Capirai da sola- prende una ciocca di capelli e ci gioca -Per una volta ti sei mai detta la verità?-
-Cosa intendi dire?-
-Guardati- mi bacia per poi passare al collo.
Scende giù baciando ogni centimetro del mio corpo, facendo comparire i primi sintomi di eccitazione, la pelle d'oca.
Si inginocchia, mi divarica le gambe e avvicina le sue labbra.
Sento il calore della sua lingua che si immerge.
Inizio a gemere di piacere.
Gli metto una mano tra i capelli.
Mi guardo come ha chiesto.
Sono rossa in viso, ho la bocca semi aperta che copro portando la mano su di essa facendo entrare un dito e morderlo per non impazzire, il petto che si alza e si abbassa per l'affanno, e per il piacere chiudo gli occhi e porto la testa indietro.
-T-Tom- continuo a gemere.
Sento i brividi che percorrono per tutto il mio corpo.
Fa entrare due dita aumentando il grado di piacere.
Entra ed esce in maniera lenta poi piano piano sempre più veloce.
Inarco poco la schiena, sgrano gli occhi, e passo la mia mano dai sui capelli ai miei.
Con l'altra mano mi aggrappo allo schienale della sedia per mantenermi.
-Tom.. non..mi sento più..le gambe-
Continuo a guardarmi allo specchio.
Lui mi fa avvicinare ancora di più a se spingendomi con la mano che tiene sulla coscia.
Mi vedo nuda.
Spoglia di tutte le mie maschere.
Mi vedo per la prima volta.
Questo riflesso è vero stavolta.
Ho il rossetto sbavato, alcuni capelli appiccicati per il sudore, vedo il mio rossore aumentare, le mie mani che non riescono a fermare il formicolio, e il corpo che ha dei leggeri spasmi.

"-Sei bellissima-"

Non ho più il controllo del mio corpo.
Le mie gambe stanno cedendo.
Le dita dei piedi si stanno stritolando.
Si ferma e dal basso mi guarda sorridendo maliziosamente.
Abbiamo il respiro affannoso.
Si alza mi prende il viso tra le mani e mi bacia facendo danzare le nostre lingue.
Metto le mani sul suo collo quasi come per reggermi.
Ci stacchiamo.
-Sappi che io c'è l'ho ancora a morte con te- dico con voce affannata e guardandogli le labbra.
-Devo farmi perdonare allora-
-Sei sulla buona strada-
Stavolta mi permette di slacciargli la cintura.
Si toglie le scarpe i pantaloni e le mutande.
Prende la sedia e la sistema mettendo lo schienale di fronte allo specchio.
Si mette dietro di me facendomi avvicinare alla sedia.
-Tom-
-Shh- mi tappa la bocca con la mano -Ti piacerà-
Mi inclina leggermente, metto un ginocchio sopra alla seduta della sedia, e le mani fisse sui braccioli.
Entra.
Inarco già la schiena.
Gemo.
Parte con movimenti lenti.
Mi tira i capelli facendomi alzare la testa.
Inizia ad andare più veloce.
Colpisce forte.

Male senza fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora