ORGOGLIO

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Cari lettori ben tornati.
Spero di esservi mancata.
Buona lettura.
🖤

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Sapete cos'è l'orgoglio?
I vocabolari, dicono che sia un sentimento eccessivo verso la propria personalità e che ti isoli al rapporto sociale.
Sì è una persona fiera, smisurata, fatua, arrogante, e che tende a chiudersi nel proprio.
Vi siete mai chiesti come si causa questo tipo di personalità?
In psicologia, sono stati definiti due tipi di orgoglio.
Quello positivo e quello negativo.
L'orgoglio positivo viene chiamato "autostima".
Mentre quello negativo "superbia".
L'orgoglio negativo l'abbiamo già visto con Katrine.
Quel tipo di atteggiamento che ci allontana e ci pone al di sopra del mondo, ed è il più grande produttore di conflitti.
Quello positivo invece è necessario per sentirci sicuri e condurre una vita equilibrata, apprezzarci al punto giusto, trovare il nostro posto nel mondo ed esserne orgogliosi.
L'orgoglio tuttavia, non risparmia nessuno.
È come quando in uno scatto di rabbia si dicono cose che non si pensano, o si fanno cose che in realtà non vorremmo mai fare.
La mia domanda è..una persona fiera, potrà mai sciogliersi tra le braccia dell'amore?

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11/12/1944
Biblioteca.
POV MELISSA
Sono in biblioteca, seduta al banco da sola a studiare cose che già conosco.
Giro e rigiro le pagine del libro senza avere il minimo interesse.
Guardo la neve che cade fuori dalla finestra mentre piano piano si fa buio.
Mi metto una mano fra i capelli e piano piano muovo le dita per cercare di rilassarmi.

Sento i tuoi occhi su di me Brad.
Ti prego basta.
Mi fai male.

Sospiro poi chiudo il libro, e noto che Katrine prende le sue cose ed esce arrabbiata dalla biblioteca.

Hai visto Brad!?
Perché non la facciamo finita?
Che senso ha tutta questa sceneggiata?
Perché ti ostini a far finta di non amarmi davvero?
In questa storia non esistiamo solo noi due.
Purtroppo c'è un'altro personaggio in questa tragica commedia.. e con il tuo atteggiamento non ti rendi conto che invece di placare l'incendio, lo stai alimentando ancora di più.

Flashback
POV MELISSA
14/04/1943
Cammino per i corridoi per tornare in sala comune.
Sono appena uscita dalla biblioteca dove ho passato uno splendido pomeriggio da sola..come tutti gli altri giorni.
Di cosa mi meraviglio?
Sono una ragazza scontrosa, con un brutto carattere, sapientona e, ultimo ma non meno importante, una mezzosangue.
Una mezzosangue serpeverde che si batte per avere gli stessi diritti dei "puri"..nemmeno gli studenti delle altre case appoggiano i miei punti di vista.
Tutti degli ipocriti.
Se non vogliono aiutarmi, cambierò da sola il mondo.
Questo mondo razzista.
Questo mondo di immorali.
Resterò sola..fa niente.
Mi batterò per chi verrà dopo di me.
Cosicché non vengano derisi.
Cosicché non vengano maltrattati.
Cosicché  non muoiano.

Quasi vicino alla sala comune inizio a trovare dei gruppetti di alunni, alcuni del primo anno e altri del mio..prevedo battute.
-Muddy visto che sei utile solo a questo, facci i compiti- dice Barney bloccandomi la strada.
Barney insieme alla sua cricca è quello che più mi prende di mira, Muddy è diventato il suo nomignolo preferito per prendermi in giro.
-Sarebbe meglio se le vostre stupide menti imparassero a ragionare- mi faccio più avanti ma continua a bloccarmi.
-Avete sentito!? La Muddy oggi vuole farsi male- si avvicina al mio viso con aria divertita.
-In giro dicono che abbiano visto un ragazzo uscire dalla tua stanza- dice un'altro ragazzo avvicinandosi.
-Sono una sporca Muddy giusto? Chi vuoi che si avvicini a me!? Ora lasciatemi in pace!- alzo un po' la voce.
-Muddy o no, una ragazza rimane una ragazza- dice Barney avvicinandosi.
-Cosa..- più lui si avvicina più faccio passi indietro.
All'improvviso lo stesso ragazzo di prima mi alza la gonna.
Sento i fischi degli altri ragazzi che sono rimasti a guardare.
Mi giro per abbassarmi la gonna e mi vedo completamente circondata, cinque contro uno.
Barney da dietro mi prende i fianchi e mi tira a se tenendomi stretta -Dopotutto sei una bella ragazza, è veramente un peccato- mi lecca il collo -Non sono riuscito a vedere Cam, ma dalla faccia che hai fatto sembra che ti sia piaciuta la nostra Muddy-
Cerco di liberarmi ma non riesco nemmeno a muovermi -Lasciami!-
-Ma come? Sei già stanca? Abbiamo appena cominciato-
Vedo alcuni studenti che passano senza darmi una mano, come se tutto questo non fosse reale, i miei lamenti, la viscidità dei ragazzi, i loro insulti..sono sola, un'altra volta.
Barney fa scivolare la sua mano dal fianco per metterla sotto la gonna e toccarmi la coscia, lentamente, per farmi soffrire ancora di più.
Ho un groppo in gola e le lacrime che vogliono scendere giù come macigni.
-Non ti piace Muddy? Tranquilla, sarà l'unica scopata della tua intera esistenza- a un certo punto inizia a camminare verso una porta, che mi sembra un aula, tendendo i miei polsi bloccati con una mano e con l'altra mi circonda la vita -Mi raccomando, non state attaccati alla porta per ascoltarci- si mette a ridere insieme ai suoi compagni.

Male senza fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora