LIBERTÀ🔴

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Sono passate due settimane.
Io e Tom oltre che per i doveri dei caposcuola, e le solite lezioni in classe, non abbiamo proferito parola.
Quando siamo in camera anche se passo nuda o con l'intimo non mi degna di uno sguardo, stessa cosa la faccio io con lui.
All'appartenenza non è cambiato niente, perché per via della reputazione abbiamo dovuto continuare la recita, ma non mi divertivo come prima.
Io me ne stavo con il solito gruppetto e lui parlava con qualcuno ogni tanto.
Si siamo due orgogliosi di merda, ma a me non frega un emerito cazzo, sono io che ho ragione.
A costo di masturbarmi a vita nel bagno dei prefetti, stavolta non gliela dò vinta.

*19 settembre*
Siamo a lezione.
Abbiamo trasfigurazione con il professor Silente.
-L'Evocazione è l'arte di far apparire dal nulla le cose. Bisogna prendere nota che ci sono numerose restrizioni, sia per legge sia per natura, poste sull'Evocazione- spiega il professore.
Quest'uomo è di una bravura eccezionale.
Un uomo bello, intelligente, potente, affascina chiunque solo parlando, peccato che sia mezzosangue.
Mi chiedo come mai sia ancora qui a perdere il suo tempo, quando potrebbe diventare un colosso.
Non lo sto ascoltando nemmeno più di tanto, visto che questo argomento l'ho già studiato qualche settimana fa.

Mi sto scocciando.
Devo fare qualcosa.
Non posso mica starmene con le mani in mano.
Altrimenti non ne usciamo più da questa situazione.
In questo periodo ho voluto osservare da lontano il suo modo di fare.
È vero che io Tom ci conosciamo da sette anni, ma quel ragazzo è imprevedibile.
Non riesci mai a decifrarlo.
Mi piacerebbe entrare nella sua mente e vedere cosa c'è dentro.
Sempre schematico, impostato, mai una cosa fuori posto.

Come cazzo fai?

In teoria, sono tornata ad essere libera.
Quindi Isabella, cosa aspetti!?
Due settimane a usare le dita.
Sono in astinenza da..forse sto esagerando.. ma anche no, lo ammetto voglio scopare.

Dopo le lezioni andai nel cortile con Corinne, Vivian, Katrin e Diomira.
Eravamo seguite poi dal gruppetto di maschi, Caleb, Walter, Brad, Cody e Victor.
-Ragazze come avete trovato la lezione?- chiese Victor.
-Interessante, come ogni lezione del professor Silente- dissi io.
-Beh non avevamo dubbi- disse Corinne.
-Io non ci ho capito quasi niente- disse Cody.
-Forse eri distratto da qualcuno- mi voltai verso Vivian.
-Non so di cosa tu stia parlando- disse quest'ultima.
-Isabella, posso parlarti?- mi chiese Victor.
-Certo-

Mi porta dietro una colonna per parlare privatamente.
Victor è un ragazzo di tutto rispetto.
Maturo per l'età che ha, gentleman, educato, pacato.
È magro con un bel fisico da atleta per via del quidditch, alto con la pelle chiara, lentiggini, capelli ricci color castano chiaro, occhi verdi, delle labbra carnose, e le mani piene di vene.
L'eterno numero due rispetto a Tom.
Se non fosse stato per quest'ultimo mi sarebbe piaciuto vedere come se la cavasse nella stanza delle necessità.
Magari fuori fa tutto il tesoro ma in realtà nasconde un animo selvaggio.

-Mi domandavo se ti andasse di venire con me stasera in un pub ad Hogsmeade, ci sarà una festa..- mi chiede gentilmente -Non c'è nessun doppio fine, ci sono anche gli altri..-

Grazie per l'occasione Victor.

-Volentieri! Ho proprio bisogno di respirare aria nuova. Ci incontriamo in sala comune?-
-Si- disse lui contento.

Tornai in stanza dopo aver passato il pomeriggio con i ragazzi in biblioteca a fare la professoressa.
Almeno ho fatto qualcosa di produttivo, invece di starmene nella vasca.
Come aprii la porta Tom mi disse -Ti è arrivata una lettera-
-Dov'è?-
La sollevò, ce l'aveva tra le dita -È appena arrivata-
La presi senza guardarlo e senza dirgli niente.
Lui si mise sul letto a leggere, mentre io mi appoggiai alla finestra.
Era la mamma.

Male senza fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora