LETTERE

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Cari lettori ben tornati.
Spero di esservi mancata.
Buona lettura.
🖤

~

"31/12/1994
Perché mi fai questo Isabella.
Non riesco a staccare gli occhi da te.
Non riesco ad allontanarmi da te.
Non riesco a pensare a nient'altro.
Quale tipo di incantesimo mi hai fatto?
Che brutto scherzo mi ha giocato?
Come posso io darmi pace?
Ti amo, e non c'è cosa che desidero di più al mondo che poter stare con te.
Potermi svegliare nello stesso letto dove dormi, vederti con nessun altro ti vede.
Vorrei poterti amare, e non dover trovare scuse del contrario.
Vorrei poterti ascoltare per ore ed ore mentre leggi, e chiedermi cosa ho fatto nella mia vita per meritarti.
Invece per il resto della mia vita mi condanno a chiedermi cosa ho fatto di male per non poterti avere.
Sono dannato a guardare questa busta che ho lasciato sulla mia scrivania avendo la tentazione ogni giorno di doverla aprire ma non ci riesco.
Non riesco perché so che qualunque cosa tu abbia scritto, mi farà tornare da te.. e non posso.
Lasciami andare Isabella.
Lascia che io possa andare avanti..
Mancano pochi secondi alla fine dell'anno, e questo sarà l'ultimo dei pensieri che ti dedico.
Lo trovo ingiusto, perché so che dovrebbe essere destinato a qualcun altro, ma mentirei se dicessi che vorrei Diomira adesso, davanti a questo cammino, con un bicchiere di vino in mano, a brindare la fine dell'inizio.
Desidero te Isabella.. i tuoi capelli, il tuo viso, la tua voce, i tuoi occhi.
Ma mi rassegno.
Ti amo.

Tuo Victor"

~

*02/01/1945*
Mi sveglio.
La tenda filtra i raggi del sole tranne per qualche spiraglio che mi puntano in viso.
Sbatto le palpebre velocemente e sbadiglio.

-Ti amo-

Mi alzo a mezzo busto stropicciando gli occhi.
Mi rendo conto di star abbracciando un cuscino e ridacchio tra me e me portando indietro il capo -Ah Isabella-
Lentamente scendo dal letto.

-Non si torna più indietro-
-Va bene così-

Noto che la stanza è in perfetto ordine.
I vestiti al proprio posto, la sedia della scrivania sistemata, la porta del bagno chiusa..probabilmente, se avesse potuto, Isabella avrebbe rifatto anche il letto.
Sorrido, mi stiracchio e vado in bagno.
Decido di farmi la doccia, quindi mi spoglio ed entro nella cabina.
Inizio a far scendere l'acqua e aspetto che da fredda diventi tiepida.

Mi sto facendo così tante domande.
Sarà riuscita a dormire?
Si sarà svegliata?
Mi starà pensando?
Cosa succederà adesso?
Come mi devo comportare?
E non finisce qui.
Mi sento un ragazzino alle prove per la sua prima cotta.
Ho la testa che svolazza tra le nuvole.
Solo una domanda mi tiene con i piedi per terra.
Come devo fare adesso con Diomira?
Non posso lasciarla.
Ma come posso fare finta che non sia cambiato nulla?

-Ti amo Victor-

Per me è cambiato tutto.

Esco dalla doccia, mi asciugo, e mi vesto.
Pantalone marrone, dolcevita bianco e maglione della casa serpeverde.
Mi metto il profumo mi sistemo i capelli e prendo la borsa per uscire a fare colazione.
Vado vicino alla scrivania, noto una lettera e il libro di Ugo Foscolo.

Possibile che abbia dimenticato il libro?

Mi siedo e inizio a leggere.

"Buongiorno cercatore.
Quando leggerai questa lettera sarà già mattino, e ti sarai svegliato senza di me.
Sappi che non era un sogno.
Sto scrivendo mentre ti guardo dormire, e non ho il coraggio di andarmene.
Hai stregato il mio cuore e la mia mente Victor.
Spero che tu non debba più patire per colpa mia.
Mi chiedo se non averti fatto dimenticare un'altra volta sia stata la scelta giusta.
Non perché mi penta di ciò che è successo, credo solamente che tu meriteresti di meglio.
Avrei fatto in modo che tu vedessi Diomira e non me.
Si..arriverei a tal punto per vederti felice, anche se ciò significasse guardarti da lontano mentre muoio un pochino ogni volta.
Eppure eccoci qua.
Io che faccio finta di esserci mentre tu mi assecondi.
A volte mi chiedo come tu riesca ad amarmi.
Certo riconosco di avere un certo fascino, di essere un buon partito, ma amarmi senza guardare il mio sangue, il mio passato e il mio presente..il nostro presente.
Mi chiedo come tu faccia.
Perdere i tuoi anni per una ragazza che li ha solo rovinati.
Vorrei avere la tua pazienza.
Qualcun altro al posto tuo avrebbe portato rancore e non gli avrei dato torto.
Quello che è successo mi è sembrato un'opportunità.
Ti voglio raccontare un altro segreto.
Da tre mesi a questa parte la mia testa ha iniziato a farmi vedere la me bambina.
Mi sono resa conto di quanto snob fossi già a quell'età.
Vedevo il carattere della ragazza che ero fino a quando non sei arrivato tu.
Ogni volta che me ne stavo da sola al lago Nero a deprimermi, lei mi giudicava dicendo che ero diventata una pappa molle, che non ero all'altezza dei miei obiettivi, che mi stavo completamente lasciando andare per un ragazzo che avrei perso da sola senza fare troppi sforzi, perché diciamocelo Victor non sono una ragazza facile.
Il 20 novembre lei mi incitava a ritornare la vecchia me, quando tu te ne stavi andando lei mi ha preso la mano, come a raccogliere gli ultimi pezzettini di cuore che erano rimasti.
Mi è sembrata la chiusura di un cerchio, per sette anni ho dimenticato di essere chi sono, e adesso che pian piano ho scoperto chi ci fosse dietro questa maschera, è come aver deciso di chiudere i conti con Isabella Smith e di essere Isabella.
E cos'è che Isabella vuole più di ogni altra cosa?
La libertà.
È da quando ho iniziato a capire quale fosse la mia vita che lo desidero.
Isabella è tutto.
Sono la ragazza stronza che tutti conoscono e amano, sono quella cattiva, quella che non si pente delle brutte azioni che fa, ho tutti i difetti che una persona possa avere, e mi sta bene pensare che gli altri mi temano.
Questa è la ragazza snob che hai visto per sette anni.
Ma Isabella non è solo questo.
Non mi pento delle mie azioni ma capisco i miei sbagli e a modo mio cerco di rimediare.
Sono egoista ma quando ho capito che saresti stato meglio senza di me, ti ho lasciato andare.
Sono una ragazza che se le dai la possibilità di amare, lo fa nel modo più sincero, perché non c'è altro modo per me..e io so amare.
Me ne sono resa conto con Jamie e Mary, con Corinne, con il mio gufo, con i libri..e soprattutto con te.
Mi sono sempre negata il diritto di amare.
E tu mi hai dato uno spiraglio di libertà.
Potrei continuare all'infinito e forse non basterebbe.
Un'ultima cosa e poi la finisco di torturati.
Ovviamente ti scrivo questo perché non ho il coraggio di dirtelo.
A tua volta, sei stato il mio ultimo pensiero dell'anno 1944.
Guardavo i miei genitori ballare, ridere, baciarsi, guardarsi, e non ti nascondo che mi sono immaginata la scena di noi due abbracciati a ballare sulle melodie dolci di un pianoforte; tranquilli, sorridenti..mi sono immaginata quanto fosse bello essere affiancati da una persona che ti fa stare bene e ti mostra per quello che sei in mezzo alla folla, in mezzo alle maschere della società.
E mi è tornato alla mente quando alla festa di Lumacorno non riuscivo a mangiare, e tu sei riuscito a non farmi sentire sbagliata.
È stato come essere solo io e te, ma seduti a un tavolo insieme ad altre persone.
E in quel momento ho capito quante cose mi sono persa.
Ti ho lasciato il nostro libro, voglio che lo tenga tu.
Non lo leggo da quella sera.
Mi raccomando trattalo bene, ci sono dei segnalibri importanti che non voglio assolutamente perdere.
Adesso devo andare amore mio..non voglio lasciarti, ma ti prometto che tornerò.
Ti amo.

Male senza fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora