-Amore!- vedo la mamma agitare un braccio in mezzo alla folla.
-Mamma!-
Corriamo l'una verso l'altra per abbracciarci.
-Come mi sei mancata piccola mia-
Ci stacchiamo e lei mi accarezza la guancia.
-Resterò sempre piccola per te!?-
-Si- mi sorride.
Mary Taylor, sempre impeccabile.
Trent'anni, ed ha il viso di una ragazzina.
Ha delle sopracciglia folte, dei grandi occhi azzurri che danno alla figura un aspetto dolce ed elegante, un piccolo naso alla francese seguito dalle sue labbra carnose dal colore rosso vivo.
I lunghi capelli biondi sono raccolti da uno chignon basso e ha dei boccoli che scendono sul volto.
Indossa un abito morbido celestino come il mio maglioncino, con un lungo cappotto bianco e delle scarpe col tacco celestino.-Io non sono degno di un saluto?-
-Papà!-
Jamie Smith, un uomo stupendo.
Ha un viso ovale, con dei lineamenti dolci, uno sguardo intenso con degli occhi verde chiaro e delle sopracciglia folte e simmetriche, un naso dritto all'ingiù, labbra carnose, barba ispida, e i capelli ricci neri.
Indossa un completo di giacca pantalone e il panciotto color cammello, una camicia bianca e le scarpe nere.Corro ad abbracciarlo -Pensavo che avessi da fare al ministero-
-Volevo farti una sorpresa-
-Ma è il tuo compleanno-
-Mia figlia sarà sempre più importante- mi bacia la fronte.
-Auguri papà- mi stacco, prendo uno scatolino dalla borsa e lo porgo a mio padre -Visto che siamo qui-
La mamma mette una mano sulla mia spalla e mi da un bacio sulla fronte.
-Vediamo di cosa dovrò vantarmi quest'anno con i miei colleghi- lo apre -Isabella..è bellissimo-
La sorpresa è un anello.
Un serpente nero e grigio che forma la "S" di Smith.
-Provalo..è un anello particolare. Vedi in questo periodo sono stata molto al lago Nero, è diventato un po' il mio posto segreto, e voi mi avete fatto sempre compagnia con le vostre lettere. L'anello è fatto con uno dei sassi che ci sono in riva al lago. Così mi penserai ancora di più-
Vedo mio padre commuoversi -Sei la figlia migliore che si possa chiedere amore mio-
Ci abbracciamo tutti e tre.
-Voi invece siete i genitori migliori che si possano avere-Tempo fa, dire queste cose mi faceva vomitare.
Adesso lo penso davvero.-Bene, ora torniamo a casa, che muoio dalla voglia di parlare con mia figlia- dice mia madre stritolandomi.
-È anche mia figlia-
-Hai già avuto il tuo momento caro- lo bacia e mi prende per mano iniziando a camminare.Come fai ad essere così felice mamma?
Mi volto a guardare papà, e sta sorridendo come fai tu.Arriviamo alla villa smaterializzandoci.
L'ho sempre amata, già da fuori.
Elegante, curata..da ricchi schifosi, non giriamoci intorno.
Dal cancello bisogna attraversare il vialetto delimitato dal prato e dai cespugli come decorazione.
Ci troviamo al lato nord, quindi arriviamo alle scale che ci conducono al portone.
L'architettura è simmetrica, quasi rettangolare, con un frontone a forma triangolare, posto nella parte alta sulle baie centrali, dove vi è lo stemma della casata Smith.
Le mura sono in mattone bianco, e il tetto è di colore nero.
Si notano molte finestre che in realtà alcune sono false, sono posizionate solo in modo da fornire simmetria.
La villa è composta da due piani, non ricordo neanche quante stanze ci sono.
Appena entriamo vedo il cambiamento che mia madre ha portato.
Tutti i mobili adesso sono sui toni del bianco, del verde scuro, legno di colore scuro, nero, e dettagli in oro.
-Sembra quasi la sala comune- dico affascinata.
-Ti piace?- chiede la mamma ansiosa di sapere la mia opinione.
-Come sempre, madre-
-Amore vuoi posare la borsa in camera?- chiede mio padre mettendo una mano sulla mia spalla.
-Si, torno subito- salgo le scale e vado in camera mia.Sulla porta nera è inciso il mio nome.
Tocco con la punta delle dita l'incisione per poi decidermi ad entrare.
Respiro l'aria di camera mia, quel tipo di odore che conosci solo tu.
Poso la borsa sull'attaccapanni, e guardo il letto.
Mi porto i capelli dietro l'orecchio, mi siedo e poggio sulle gambe la scatola posta al bordo del letto.
È una scatola beige con un fiocco nero.
-Non la apri?- è la mamma che chiude la porta ed entra nella stanza.
-Qualsiasi cosa sia, non dovevi-
-Sei mia figlia, certo che dovevo! Dai apri che voglio vedere la tua reazione-
Sorrido e controllo l'interno della scatola.
Vi è un libro, e un quaderno.
-Ultime lettere di Jacopo Ortis- leggo il nome dell'opera.
Il libro ha una copertina ricamata, e presenta dei leggeri acciacchi.
-È un romanzo epistolare di Ugo Foscolo- si avvicina ancora di più a me -Vi sono raccolte 67 lettere che il protagonista manda ad un suo amico. Racconta la storia di questo ragazzo che non potendo vivere la sua storia d'amore con la sua Laura, arriva al suicidio-
-È un libro babbano?-
-La lettura non ha razze..leggilo e capirai-
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Male senza fine
Fanfiction~"Siete davvero sicuri di conoscere tutta la verità? Sciocchi. Vi hanno mai raccontato cosa è successo nel passato? Vi hanno mai spiegato come si sono susseguite le vicende? Vi hanno mai reso partecipi del lato più oscuro della storia? Avete conosci...