IL GIORNO DOPO🔴

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Cari lettori ben tornati.
Spero di esservi mancata.
Buona lettura.
🖤

~

Victor si svegliò nella sua stanza con il mal di testa.
Aveva la nausea e faticava ad alzarsi.
Quasi non riusciva a pensare.
Come mai si sentiva così male?
Pensava che qualcuno gli avesse giocato un brutto scherzo.
Cercò di mettersi almeno seduto nel letto.
Fuori era già giorno e la luce del sole gli dava fastidio, però almeno lo faceva svegliare.
E - con grande sorpresa - Diomira uscì dal bagno con una vestaglia blu, e sotto aveva i pantaloncini e una maglietta bianca.
Si stava facendo una coda ai capelli e sorrideva <<Buongiorno>> si sedette accanto a lui e lo baciò.
Victor si staccò di scatto - facendo un leggero sorriso per la confusione che aveva in testa <<Hey..>> si grattò la guancia <<Hai..hai dormito.. qui!?>>.
<<Quando mi sono svegliata eravamo abbracciati..>> si voltò imbarazzata <<Cosa è successo ieri sera?>>.
<<I-Io non lo so Diomira..vorrei saperlo. L'unica cosa certa è che mi fa malissimo la testa>>.
<<Anche a te?>> domandò scioccata.
A Victor scappò una risata <<Non mi sento solo, grazie>> si stese di nuovo <<Io ricordo di essermi addormentato..da solo>> sorrise.
<<E nient'altro?>> si sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<<No..>> la guardò <<Tu ricordi altro?>> le mise una mano sulla coscia.
Sembrò tentennare <<N-No..non ricordo nulla>> gli strinse la mano <<Mi sono svegliata qui abbracciata a te, ma..>> Victor la vedeva turbata.
<<Diomiara stai bene?>> si sedette di scatto e le accarezzò il viso.
<<Si>> sorrise <<Si certo..è che io ricordo di essermi addormentata in camera mia>>.
<<Allora l'unica spiegazione è che sei sonnambula>> cercò di scherzare.
<<Chissà>> si mise a ridere poi si inumidì le labbra <<Victor..posso..posso stendermi di nuovo con te?>>.
<<Si>> disse debolmente e le poggiò la mano dalla guancia alla spalla, poi si spostò per farle spazio sul letto.
Lei si tolse la vestaglia, posandola sulla sedia della scrivania, e si distese poggiando il viso e una mano sul petto coperto di Victor.
<<Qualsiasi cosa sia successa..ti ha portata qui..e-e..>> faticava a finire la frase lui.
Lei alzò un po' la testa per guardarlo <<E!?>>.
<<E..sono contento..che sei qui, con me>>.
In quel momento Victor non seppe mai se stava mentendo, perché un fondo di verità c'era; era davvero contento che Diomira - nonostante sapesse di essere seconda - era comunque al suo fianco.
<<Anche io sono contenta>> sorrise come una bimba e a Victor venne spontaneo toccarle le labbra con il pollice.
Lei lo guardava negli occhi <<Ti ho già dato il buongiorno?>> si avvicinò.
<<Non ricordo>>.
<<Allora..rimedio>> chiuse gli occhi e lo baciò.
Victor con l'altra mano le tenne la schiena.
Lei si staccò <<Victor..io..>> si leccò le labbra mettendo una mano sul cuscino e con l'altra si sistemava ancora quella fastidiosa ciocca di capelli.
<<Non ti costringo Diomira..sono cose che mi vengono spontanee..non voglio farti sentire a disagio..>>.
<<No..no è che..>> guardava in alto.
<<L'hai mai fatto?>> domandò schiettamente Victor.
Tornò sui suoi occhi <<N..no>> arrossì.
Fece un leggero sorriso <<Ti ammiro>> la baciò di nuovo.
Victor si sentiva strano, stava bene, ma gli sembrava di aver già vissuto quella scena.
<<Voglio chiederti solo una cosa..>> disse lei a occhi chiusi.
<<Dimmi>>.
<<Voglio essere Diomira..>> si alzò per coprire la finestra e far entrare solo qualche spiraglio di luce che mostrava la polvere che arieggiava nella stanza, poi si tolse l'elastico dai capelli liberando i suoi lunghi capelli <<Ti voglio Victor..ma ho bisogno che tu mi faccia..sentire unica>> gli fece cenno di alzarsi <<Poi puoi tornare da lei..ma adesso io voglio essere tua..>>.
Victor si alzò scrocchiando le ossa della schiena <<Cosa vuoi che faccia?>> la prese per i fianchi portandola a se.
<<Quello che vuoi. Basta?>> gli mise le mani sul petto e gli guardò le labbra.
Victor le tolse lentamente la maglia e la baciò.
In quell'istante si era dimenticato tutto, credeva che Diomira si meritasse quel momento almeno una volta, lo fece per lei.
Colse l'attimo.
Pensò che quel momento doveva essere loro, esclusivamente loro.
E pensò che doveva essere così la sua vita, che voleva fosse così -magari era questo il suo posto giusto - pensava.
Ma sapeva perfettamente che quello sarebbe stato il posto giusto solo se ci fosse stata un'altra persona.
Però non voleva nominarla; non voleva nemmeno pensare al suo nome, non voleva pensare a niente, altrimenti nella sua mente l'avrebbe tradita..avrebbe tradito entrambe.
Gli faceva così male stare con due piedi in una scarpa, ma non sapeva come uscire da quella situazione; allora chiuse gli occhi, e si immaginò di avere chi voleva.
<<Se questa scena fosse già capitata ieri sera?>> le chiese Victor, mentre iniziò a mangiarle il collo di baci.
<<In quel caso cercherò di non arrossire>> portò la testa all'indietro inarcando la schiena, mentre si teneva aggrappata al collo di lui.
Victor la guardò negli occhi e con voce affannata le disse <<Ma io voglio vederti>> le diede un bacio <<Voglio vederti arrossire..>> le diede un'altro bacio <<Voglio vederti mentre mi vuoi ancora>>.
<<Victor..>> gli tolse la maglia <<Ti prego>>.
<<Sei sicura?>> le prese il volto.
<<Si>>.
Si inginocchiò.
Continuava a guardarla, mentre le baciava la pancia e faceva cadere il pantaloncino a terra, poi prese le mutandine e le sfilò piano, provocando la pelle d'oca a Diomira che era tesa per la sua prima volta.
Poi Victor fece entrare un dito e Diomira tenne una mano sulla spalla di lui <<Rilassati>> le baciò l'interno coscia <<Non essere tesa>> muoveva il dito su e giù poi lo tolse; iniziò a usare la lingua.
<<Victor..>> si mise una mano sulla bocca.
Non credeva che potesse essere così l'amore.
Queste sensazioni così forti non sapeva come interpretarle, era felice nonostante le scoppiasse il cuore.
Le gambe sembravo cedere dall'imbarazzo, e lei si teneva più stretta a Victor; lo voleva ancora più suo.
Si fermò, la guardò dal basso, le accarezzò la gamba <<Tremi!?>>.
Diomira lo fece alzare e lo baciò con una foga che non aveva mai avuto.
Sentiva Victor sorridere e questo la eccitava ancora di più.
Lui la prese in braccio e la portò sul letto.
Diomira non ci aveva fatto caso ma Victor si era già spogliato.
Si mise sopra di lei - e come per magia - riapparve di nuovo quella maledetta collana, che a contatto con la pelle la fece rabbrividire.
Lui continuava a baciarle il corpo, e lei gli strinse i capelli.

Male senza fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora