DISPETTI

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Molti compagni erano già in sala.
Ma senza di noi la festa non sarebbe mai iniziata.
Appena entrammo, tutti gli occhi erano puntati su di noi.
Gli occhi delle ragazze passano da Tom a me.
Mi guardano invidiose, bramandomi, volendo essere me..solo Salazar può sapere quanto lo desiderano.

Tutto questo non fa altro cha aumentare la mia autostima.
Questo è il risultato degli sforzi fatti in questi anni.
Ci tengo a mantenere un fisico da modella, magro e formoso. Mi sono fatta crescere i capelli, fino a farli arrivare a metà coscia, curandoli a dovere, soprattutto perché piacevano a Tom. Le mani pulite, senza pellicine, con la stessa lunghezza delle unghie, che erano sempre colorate o di nero o di verde scuro. Una pelle perfetta, senza impurità, senza peli. In molti mi definivano come una statua, bellissima ma senza l'anima.

Tom prese una bottiglia, la alzò e disse -Cos'è questo mortorio? È una festa o una lezione di divinazione?-
Tutti ci mettemmo a ridere.
Io andai vicino a lui con un bicchiere in mano, che mi feci riempire.
Poi tutti alzammo in alto i bicchieri e urlammo -A noi serpi!-
Tom si girò verso di me riempiendosi anche lui un bicchiere -Salute Smith-
-Salute Riddle- gli sorrisi avvicinando il mio bicchiere al suo, per poi portarlo alle labbra e sorseggiare.
-Gli lasciamo un attimo di tregua?- mi chiese sussurrando all'orecchio.
-Sei magnanimo stasera? O hai un secondo fine?- gli sussurrai io.
Mi prese la vita per avvicinarmi a se -Io? Magnanimo? Mi meraviglio che tu l'abbia detto-
-Mi perdoni padrone, non volevo offenderla-

-Isabella!-
Sempre nei momenti meno opportuni.
Mi giro con ancora la mano di Tom sulla vita.
Era Corinne una mia "amica".
Famiglia purosangue, studentessa modello, bella presenza, gentile ma con un carattere di merda.
-Corinne tesoro!- le dico sorridente, andando a salutarla.
Le mi abbraccia mentre io le do qualche pacca sulla spalla.
Finalmente mi lascia e dice -Ti trovo più dimagrita-
-Dici? Effettivamente mi sembrava che la gonna fosse leggermente larga- dico ridendo leggermente -Tu piuttosto! Come stai?- le chiedo facendole credere che mi possa importante qualcosa della sua inutile vita.
Tom, dietro di me, fa una risatina.
Lei lo guarda, passando la sua attenzione da me a lui e dice -Ciao Tom-

"Ciao Tom" come se io non esistessi.

-Come hai passato le vacanze?- gli chiede.

Ti sei dimenticata chi sono, lurida snob!?

-Bene grazie. Come sempre la casa di Isabella è meravigliosa-
Il suo sorriso scompariva piano piano dopo quella frase.
-Tom casa mia è normalissima- cercavo di trattenermi per non sorridere maleficamente.
-Beh se lo dice Tom sarà sicuramente così, non fare la modesta- dice rivolgendosi a me -Qualche volta potresti invitarci, sarei curiosa di vederla- mi sorride.

Tanto lo sappiamo tutti che sei falsa.

-Certo, mi farebbe piacere- mi guardo intorno -Dove hai lasciato Walter?- le chiedo.
-Sta..salutando gli altri-
-Corinne- mi avvicino al suo orecchio -Walter è dietro di te e ti sta fissando. Se non ricordo male è molto geloso. Come prenderà il fatto che hai salutato Tom?-
-Non so di cosa tu stia parlando-
-Corinne, io ti sono amica..ho visto i lividi, non devi avere paura di nasconderti-
Lei mi guarda impietrita -Ti prego non dirlo a nessuno-
-Scherzi non lo farei mai! Ma ti consiglio di non farlo arrabbiare, quindi stai alla larga dai ragazzi. Non vorrei ti accadesse qualcosa-

Hai capito l'antifona puttana!?

-Si..certo..vado da Walter..comunque ho dimenticato di dirtelo, sei bellissima-
-Grazie tesoro- le tocco i capelli spostando una ciocca indietro -Anche tu-
E se ne va.

La verità su Walter?
È vero, ha un carattere geloso e ha alzato le mani alla sua ragazza.
È sempre stato violento, anche con i compagni della casata, non era una novità.
Ma è capitato tante volte che usassi la pozione polisucco per picchiarla.
Corinne non mi è mai andata a genio.
Ma dovevo tenerla stretta perché potevo ottenere molti favori dalla quella ragazza.
Questo non significa che deve restare impunita per il suo comportamento.

-Che paura- era Tom -Sei gelosa?-
-Se non posso avere qualcuno, non avrai nessuno neanche tu!- mi giro verso di lui.
-Per stasera- precisa.
-Ricordati queste due parole Riddle, domani io faccio il cazzo che mi pare-
Siamo faccia a faccia.
-Sei sicura che ti possa soddisfare chiunque?-
-Chissà, almeno sono sicura che nessuno di loro mi direbbe no-
-Come sei permalosa, se ben ti ricordi l'abbiamo fatto due volte-
-Mi hai rifiutata comunque, e io non dimentico facilmente-
-Mi piaci quando fai così- dice con un sorriso beffardo.
-Continuo se vuoi-
-Poche chiacchiere, fai il solito giochino-
Faccio una risatina -Finalmente!-
Gli mordo il lobo dell'orecchio e mi precipito dietro al banco dove c'erano le bevande.
Per distrarli, Tom li attira con delle cazzate che nemmeno sto ad ascoltare.
Prendo le boccette di pozioni diverse e le verso nelle bottiglie.
Ne stiamo combinando delle belle.
Feci segno a Tom di aver finito.

Mi precipito da lui porgendogli una bottiglia vuota.
-Che ne dite di raccontare a turno qualcosa?- tutti si guardano incerti -Non avrete mica paura?-
Alla domanda tutti si fecero coraggio e si misero a sedere.
-La sorte colpisce..- Tom fece girare la bottiglia -Melissa..racconti o preferisci non parlare?-
Melissa è una mezzosangue, sta sempre sulle sue, è una brava studentessa, e ha carattere, a me personalmente non interessa -Preferisco non raccontare niente-
-Allora penitenza, devi bere- dissi io.
Mi guarda storto, prende un bicchiere e beve.
-Bene, continuiamo il giro- disse Tom.
Fece rigirare le bottiglia -Ian-
-Cosa scegli?- chiedo.
-Chiedetemi quello che volete- dice facendo il babbeo.
-Vogliamo la verità mi raccomando..- disse Tom.
Veniamo interrotti da Melissa, che urla per lo spavento.
Gli era capitata la pozione drizzacapelli.
Scoppiammo a ridere.
-Chi è stato?- chiese arrabbiata.
-Infatti ragazzi parlate! Chi è stato?- dissi ridendo.
Lei tornò in stanza.
-Ne riparleremo più tardi- rise Tom.

Continuammo a girare la bottiglia non so quante volte.
Ad alcuni era capitata la pozione confondente.
Ad ogni domanda, rispondevano come se fossero ubriachi marci.
Per non parlare della pozione restringente.

Girammo nuovamente la bottiglia e la sorte colpì..
-Corinne-
Lei sbarrò gli occhi.
-Parli, o paghi la penitenza- chiesi.
Esitò a parlare -Parlo-
-Uuh- bisbigliarono gli altri.
-Chi vuole fare la domanda?- chiese Tom.
Mi aveva invitato a nozze con quella domanda.
Walter alzò la mano, si girò verso la sua fidanzata e disse -Sei una troia?-
Tutti rimanemmo a bocca aperta.

Lei si mise a piangere e se ne andò.
Lui le corse dietro.
Si sentivano le urla e pugni di lui contro la porta.

Erano le 23:00, concludemmo la festa, e tutti tornarono nei dormitori.
Io e Tom restammo nella sala a sistemare.
Ad un certo punto mi alzò la gonna.
-Tom!- mi girai.
-Perché ti scandalizzi?- rise.
-Mi devo far desiderare sbaglio? Quindi abbassa le mai!-
Abbassò la testa e mise una mano davanti alla bocca ridendo.

Finimmo di mettere a posto.
Mi misi davanti al camino.
Poi Tom mi prese per i fianchi avvicinandomi a se, e mettendomi le mani sotto la gonna.
Mi stava toccando.
Io ansimai.
Allungai il braccio e gli passai la mano tra i capelli.
-L'hai mai fatto nella sala comune Isabella?-

[SPAZIO AUTRICE]
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Buona sera tesori, scusate il ritardo, però non volevo lasciarvi senza capitolo🖤
Cosa pensate di quello che è successo🌝✨

Male senza fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora