STASERA

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Tornai in biblioteca, fingendo di aver dimenticato un libro.
Potevo scegliere chiunque.
Ma se dovevo far arrabbiare Tom, non potevo scegliere il primo che capitava.
Eccolo, ho la preda perfetta.
Victor McGregor.
Studente figo dell'ultimo anno.
Ovviamente serpeverde.
Purosangue, che cerca da sempre di competere con Tom.
Oggi avrai la tua occasione.
Uscì e aspettai fuori alla porta.
Dopo un po' si diresse anche lui all'uscita da solo.
Era il momento perfetto.
*-Imperio-*

Grazie Tom.
A volte servi a qualcosa.

Lo condussi nella stanza delle necessità.
Per farla apparire bisogna passarci per tre volte davanti pensando alla "necessità" molto intensamente.
La mia necessità?
L'attenzione di un uomo.

So che mi stai guardando Tom, esci allo scoperto.

La porta si apre.
Faccio entrare il ragazzo.

Ultima chance.

Non arriva.

Fottiti.

Stavo per entrare quando qualcuno mi blocca per il polso.
-Sei impazzita!?- era Tom.

Mi stai leggendo la mente? Allora leggi bene quello che sto pensando..vaffanculo.

-Isabella!-
-Che c'è? Sei arrabbiato?-
-Cosa intendevi fare?-
-Quello che ho fatto-
Mi spinge nella stanza, buttando fuori Victor.
-Mi dispiace non mi supererai neanche oggi!-
Si chiusero le porte, e rimanemmo soli io e lui.
-Se qualcuno ti avesse visto?-
-E sti cazzi? Mi sono stancata di essere sempre io, quella che si deve sacrificare!-
-Tu ti sacrifichi?-
-Si!- mi metto le mani tra i capelli e mi avvicino a lui -E sai perché ho fatto tutto questo? Perché hai confermato ciò che ho detto venti minuti fa! Credi tanto che io non possa stare senza te e il tuo gioiello, ma guardami Tom..guarda come la situazione si è ribaltata! Una persona non fa quello che vuoi, e tu, perdi la testa! Non dicevi, che io ero una marionetta? Non dicevi, che io ero inferiore? Non dicevi, che ero manovrabile per via del tuo bel faccino? Allora Tom? Fammi sentire! Chi è che adesso è alla mercé dell'altro? Tu non puoi fare più a meno di me! Ti nascondi con le parole "tu sei mia, perché mi hai dato il consenso". Sei un falso. A te non è mai fregato un cazzo, non solo di me! E sai un'altra cosa Tom. Mi è piaciuto. Avresti dovuto vedere la tua faccia. In mezzo al corridoio, con l'attenzione rivolta solo verso di me. Tralasciando il fatto che ci sei rimasto talmente sotto, che mi hai spiata. E io non mi sono sfogata portandoti a letto. Ti ho voluto far incazzare. Ho voluto giocare con il tuo orgoglio e prenderlo a calci. È stato stupendo sentire i tuoi occhi addosso aspettando che facessi qualcosa. Mi hai fatto sorridere tutto il tempo. Se non ti dispiace adesso vorrei portare al termine ciò che ho iniziato-
Mi diressi verso la porta.
-Hai maturato questo?-
-Si-
Si mise a ridere.
Mi fermo e mi giro -Che cazzo vuoi Tom!? Parla facci sentire!- dico infastidita.
-Nemmeno tu sei tanto indifferente, stai aspettando che dica qualcosa. L'hai fatto apposta a portarmi qui-
-Anche- mi avvicino, prendendogli bruscamente la cravatta -Ma a differenza di quello che la tua mente possa pensare, non sono una morta di cazzo. Il fatto è che mi sono rotta le palle di dover stare ai tuoi comodi. Pensi che se avessi avuto voglia di scopare ci avrei messo così tanto?-
-Con me hai aspettato anche di più-
-Appunto!- lo spingo -Riddle da oggi non sei solo tu che decidi-
-Stai scherzando vero?- si avvicina minaccioso.
Gli punto la bacchetta -Non ci provare Tom- si fermò -Sono in grado di pronunciare ogni tipo di maledizione, quale dovrei usare?-
-Isabella metti..-
-Sai è una sensazione strana stare da questa parte sai, sento un energia diversa dal solito. Mi piace- dico interrompendolo.
-Isabella stai esagerando-
-No, no, no, questa non è esagerazione, questa è ribellione!- giocherellavo con una ciocca di capelli-Sono imprevedibile vero? Il giorno prima faccio il cagnolino, il giorno dopo voglio diventare il padrone-
-Non lo diventerai mai completamente-
-Infatti voglio un cinquanta e cinquanta. Tom tu hai bisogno di me, quanto io ho bisogno di te, è sempre stato questo il nostro rapporto, usarci e non cambierà. Ma visto e considerando che in questa relazione malata, siamo in due, voglio anche io ciò che mi spetta-
Continuo a tenere la bacchetta alzata, puntata su di lui.
-E cosa otterrei in cambio?-
-Non credi di aver già avuto abbastanza!?-
-Lo sai che non mi accontento mai- sorride beffardo.
-Tom faccio sul serio!-
-Volevi sfogarti o sbaglio?-
Si avvicina, e stava parlando troppo per i miei gusti *-Stupeficium-*
Eravamo in una stanza piena di oggetti vari.
Andò a sbattere contro a un tavolo con sopra appoggiati dei libri, che caddero tutti a terra.
-Ci vai giù pesante- si mise a ridere.
Mi avvicinai e mi abbassai per mettermi sopra di lui -Tom questo è solo l'inizio- gli tenevo la bacchetta puntata al collo.
Iniziai a muovermi sensualmente su di lui.
Ansimavo per rendere il tutto più eccitante.
Lui mi guardava sorridendo in quel modo.
Mise una mano sulla mia vita, e l'altra sulla coscia.
-Tom ti piace?-
Si mise a ridere.
Lo sentivo irrigidirsi.
-Tom- continuavo ad ansimare.
Gli presi il viso con una mano, e mi avvicinai, così tanto che le nostre bocche si toccavano -Adesso ti va?-
Sorrise, e mise la mano dietro la schiena sotto la camicia, portandomi più vicino.
Iniziammo a baciarci.
Poi all'improvviso mi staccai.
Iniziai a ridere, poi mi avvinai al suo orecchio -Adesso abbiamo cose più importanti da fare Tom..magari stasera-
Mi alzai.
Lo guardavo dall'alto, seduto a terra, sotto di me.
Tom di certo non è uno di quelli che si fa scoraggiare o sconfiggere da chiunque, quindi non mi aspetto chissà che reazione.
Mi voltai e iniziai a camminare.
-Riddle io non dimentico, e non perdono mai-
-Bella vendetta-
-Prendila come una rivincita..un sassolino che mi sono tolta dai tacchi- dissi in maniera beffarda.
Lo sentì alzarsi, facendo cadere altri libri a terra, camminava a passi veloci verso di me.
Mi voltai con la bacchetta puntata, ma lui mi prese il polso con una mano, e il viso con l'altra.
Mi muovevo per cercare di liberarmi.
-E va bene- diceva in preda a rabbia e eccitazione, continuando a tenermi ferma -Avrai il tuo cinquanta percento- trascinò la mano dal volto alla nuca stringendo i capelli -Da quando vuoi iniziare?- mi guarda sorridendo.
Gli guardai le labbra, mi avvinavo sempre di più, poi lo guardai negli occhi -Stasera!- gli sorrido beffardamente e lo spingo -Visto!? Avevo ragione..pensa alle mie parole-
Camminavo all'indietro, e continuavo a guardarlo negli occhi -Non te la prendere, sono sempre disponibile per lo spettacolino di mezzanotte-
Mi sistemai e uscì dalla stanza.

Questo è solo l'inizio Tom.
Credimi non ti ho ancora mostrato di che pasta sono fatta.

[SPAZIO AUTRICE]
Se ti è piaciuto almeno un po' ti va di votare⭐️
Al posto di Is..sareste state sottone? Rispondi sinceramente😌
Tom..mi sa che stasera vai in bianco.
Vi è piaciuto il capitolo?🥰
AL PROSSIMO🖤✨

Male senza fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora