ATTIMI

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Cari lettori ben tornati.
Spero di esservi mancata.
Buona lettura.
🖤

~

Siamo arrivati alle fasi finali di questa piccola e tragica commedia.
Curiosi di far combaciare i pezzi mancanti?
Attimi.
Vi chiederete dove si andrà a parare.
Attimi.
La nostra vita è formata solo da questo.
Attimi che rimarranno nella nostra memoria.
Indelebili.
Attimi che non capiamo di dover vivere.
Attimi che ci distruggono.
Attimi che non potremmo vivere più.
Costituiscono quello che siamo.
Viviamo questi famosi attimi e ci comportiamo di conseguenza.
Leggiamoli questi attimi.
Vediamo se Pirandello aveva ragione.

~

POV BRAD
11/12/1944
Biblioteca.
Sono seduto di fronte a Katrine che continua a straparlare, ma la mia testa è altrove.
Ho gli occhi vuoti mentre faccio finta di leggere le pagine di un libro per la quale non ho il minimo interesse.
Mi tengo la testa con una mano, sospiro, apro e chiudo gli occhi e mi volto verso sinistra.
Ed eccola.
Seduta sempre allo stesso banco con il suo ordine e la sua compostezza.
Ciao Melissa.
Come vorrei poter avvicinarmi a te.
Vorrei essere libero di  amarti e invece ti devo lasciare sola.
La mia unica consolazione è che tu stia bene.
-Brad mi stai ascoltando?- Katrine mi riporta alla realtà.
-Katrine, per favore, sto studiando- rispondo seccamente mentre giro una pagina del libro con lo sguardo verso Melissa.
A un certo punto Katrine si alza ed esce dalla biblioteca, e io rimango indifferente al suo carattere infantile.

Mi dispiace Katrine ma lo sapevi già che saremmo tornati insieme solo perché mi hai costretto.
Ti lamenti che io non ti dia amore, ma tu sei la prima a non avere rispetto per me.
Hai detto di amarmi e che non avresti lasciato che qualcuno mi portasse via.
Purtroppo non capisci questa è possessione perché se fosse amore mi lasceresti libero.
Continuo con questa farsa per il bene di Melissa, ma altrimenti da me non avresti nemmeno il buongiorno.
E pensare che una volta, ho provato davvero qualcosa per te.

Flashback
23/12/1942
Camera della villa di Katrine.
-Brad è meglio che ti metti anche la giacca e la cravatta- mi dice Katrine preparando gli abiti per la cena di Natale su una stampella.
-Dai Kat non mi va, siamo in famiglia, non c'è bisogno di queste formalità- mi metto seduto sul letto appoggiando le braccia sulle cosce.
-Decido io cosa ti metti- dice in tono prepotente.
-Non sei mia madre- controbatto.
-No, ma sono la tua futura moglie-
-Non mi sembra di avertelo già chiesto-
-Beh fra qualche anno lo farai-
-Solo perché lo vuoi tu?-
-Non ti seguo- si gira verso di me.
-Tu già stai programmando tutto ma non è detto che ci sposeremo solo perché siamo fidanzati-
-Perché fai tanto il complicato? Non posso fantasticare?- fa qualche passo verso di me.
-Fantasticare è una cosa, pianificare è un'altra-
-Brad, da quando in qua non la pensi più come me?- si mette di fronte a me rimanendo in piedi.
-Da quando in qua hai queste idee strampalate?- alzo lo sguardo per guardarla.
-Da sempre, voglio avere una famiglia con te, fin da quando ero bambina- mi accarezza il viso.
-Vuoi-
-Si-
-Ma non vogliamo-
A questa frase il suo sguardo cambia diventando quasi malefico -Quindi non vuoi stare con me!?- si allontana di qualche passo.
-Non voglio decidere adesso cosa vorrò-
-Quindi non mi ami abbastanza da dirmi che mi vorrai per sempre!!?- alza la voce.
Mi alzo -Perché deve sfociare tutto in una dimostrazione d'amore? Non posso avere il mio fottuto pensiero!? Poi non puoi cambiare argomento!-
-No caro mio! Stiamo parlando della stessa cosa! Io ti ho sempre amato così tanto da volere un futuro con te! E tu? Ci hai mai pensato? Oppure per te tutto questo è un viverti la vita per come viene!?-
-Katrine abbiamo diciassette anni. Tu stai davvero pianificando tutto questo da quando avevi dieci anni?- dico con tono confuso.
-Sette per l'esattezza- si mette a braccia incrociate.
-Allora finisce qui-
-Cosa?- sbatte le palpebre.
-Ho detto, che se pensi questo, possiamo anche finirla qui- mi incammino verso la porta -La verità Katrine!? Probabilmente è vero io non ti ho mai amato più della mia vita. Ma il tuo non è amore. Lo era, adesso è solo possessione. E ormai mi stai dando sempre di più la conferma che non vale pena andare avanti, ma non perché io non ti ami, ma perché tu mi stai portando al limite- dico di spalle senza il coraggio di guardarla in faccia
-Mi butto giù- dice seccamente.
-Cos-?- mi giro e vedo Katrine in piedi sulla finestra -Katrine!- spalanco gli occhi e mi avvicino velocemente a lei.
-Sta fermo! Non ti avvicinare o mi butto!- urla.
Fuori sta piovendo a dirotto, ci sono tuoni e lampi, lei si sta bagnando, e se fa qualche movimento sbagliato potrebbe scivolare.
Mi fermo tenendo la mano tesa verso di lei -Ok, ok, non mi avvicino se non vuoi, però ti prego dammi la mano..-
-A quale pro? Tu non mi vuoi più!-
-Calmati! Ti prego Katrine, non fare sciocchezze..dammi la mano..-
-Promettimi che non mi lasci-
-Katrine..-
-Promettimelo!- un tuono fortissimo rimbomba nella stanza.
-Te lo prometto! Te lo prometto!- dico velocemente.
Sorride tristemente con le lacrime agli occhi, mi prende la mano e il primo istinto è quello di portarla a me e stringerla.
-Brad..-
-Non farlo mai più!-
-Sento il tuo cuore..-
-Si sarebbe potuto fermare da un momento all'altro. Non fare mai più una cosa del genere Katrine..mai-
-Questi battiti..- si stacca dal mio petto per mettere la sua mano, per poi guardarmi negli occhi con uno sguardo che non sembra avere sanità mentale -..sono miei Brad- un altro tuono si fa spazio nella stanza.
Spalanco gli occhi.
Mi stacco da lei e vado verso la porta.
-Non scapperai mai da me Brad..non te lo permetterò-
-Tranquilla, me ne sono reso conto- apro la porta ed esco dalla stanza.
Inizio a correre nel corridoio.

Male senza fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora