DISTRAZIONI

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La vita.
Come è imprevedibile.
Il giorno prima hai ogni cosa, e il giorno dopo perdi ciò che avevi tra le mani.
Tutto cambia.
In primis le persone.
Si cambia il modo di pensare.
Si cambiano le abitudini quotidiane.
Si cambia..ma alcune cose restano.
Le distrazioni.
Quelle cose che ci rendono vulnerabili.
Ne sei così dipendente che non ne puoi fare a meno.
Dovunque, comunque e con chiunque tu ne sarai attratto.
Perché?
Nessuno lo sa.
Istinto?
Chissà.
Forse siamo troppo umanamente soli da dover per forza cercare rifugio in qualcuno o qualcosa.
Ci fa sentire pieni.
Soddisfatti.
Probabilmente sarà sbagliato.
Probabilmente ci farà del male.
Ma a noi poco importa.
Ci basta essere felici quel tanto che basta per continuare a vivere.
Come siamo stupidi vero?
Ci ridicolizziamo per una dose di coccole.
La cosa divertente?
Che non serve a niente.
Perché ci rende più tristi di prima.
Perché dopo quella dose di felicità ne vorrai ancora e ancora e ancora.
Un circolo infinito di male senza fine.

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*20/11/1944*
Diario di Isabella.
Stupidissimo diario,
Vorrei bruciare ogni pagina nella quale ho parlato di lui, di come mi faceva sentire, lo odio.
Lo odio.
Odio i suoi baci veri e finti.
Odio le sue belle parole che mi facevano sentire unica al mondo.
Odio tutti i suoi sguardi, i suoi sorrisi..tutto ciò che mi faceva sentire bene..falsamente bene.
Non esiste più.
Non mi tocca più..né lui, né la sua ormai attuale fidanzata.
Non mi interessa più.
Sono tornata ad essere piatta.
Lo avevo detto che dopo di lui nessuno più sarebbe entrato a far parte della mia complicata vita, non lo permetterò più.
Per il mio bene.
Era una distrazione.
Adesso non deve essere nient'altro che un'altra pedina.
Ora penso a me.
L'era di Isabella Smith è appena cominciata.
Grazie Victor, mi hai dato un motivo in più per odiare l'umanità.

*22/11/1944*
Diario di Isabella.
La vita va avanti?
Si, deve.
Deve per forza.
Non si può pensare ancora ad una persona della quale non devi avere ricordo.
Ma lui è lì.
C'è, e la sua sola presenza mi porta alla mente che..mi ha portato via tutto.
Si è portato via ogni cosa.
Ogni momento.
Ogni gesto.
Ogni parola.
Mi ha strappato via ogni sorriso.
Sembra si sia portato via anche le mie labbra con il suo ultimo bacio.
Ma non voglio che sia così.
Non voglio..perché alla fine so vivere senza di lui.
So che posso andare avanti senza voltarmi.
Ma..lui resta la distrazione che mi porta a farlo.
Diomira oggi ha confermato di essersi fidanzata con Victor.
Era raggiante.
Felice.
Parlava di lui sorridendo.
Quando qualcuno faceva una domanda, lei si imbarazzava, e cercava di non rispondere come a volerlo tenere per se.
Come per dire "i nostri momenti sono solo miei e suoi".
Alla fine avevo ragione.
Lei vuole davvero tanto bene a Victor..e se ne sta prendendo cura.
L'ho lasciato ad una ragazza che lo merita.
È la cosa giusta.
Continuo ad impormelo.
Ma nel profondo sarei voluta stare al suo posto.
Ma se non è andata così..un motivo c'è, bisogna solo farci pace.
Quindi si, la vita va avanti.
Solo se sei disposto a non tornare sui tuoi passi.

*24/11/1944*
Stanza delle necessità.
Sono in piedi a leggere un libro per cercare ancora informazioni sugli Horcrux.
Tom continua a fissarmi e a pressarmi e sto perdendo la pazienza.
-Isabella impegnati!- urla.
-Se mi facessi lavorare in pace magari!- chiudo il libro sbattendolo a terra.
-Crucio!-
-AAHH- lancio un urlo di dolore.
Una scossa sembra pervadere l'intero corpo facendomi cadere a terra.
È un dolore lancinante, che per quanto ne possa subire quotidianamente, farà sempre male.
-Pensavo non avessi più pensieri per la testa- prende un mucchio di capelli dalla nuca e li tira facendomi alzare -Sei inutile!- continua ad urlarmi all'orecchio.
Punto la bacchetta vicino al suo stomaco così da fargli allentare la presa ai capelli -Stupeficium!- e lo scaravento via -Sei un figlio di puttana Tom!- barcollo.
Si rialza a fatica -Ripetilo, e ti farò pentire di essere nata- dice con sguardo rabbioso.
-Non credo Tom! Io dico ciò che penso, e se vuoi che smetta di parlare dovrai tagliarmi la lingua!- lo provoco.
-Non è una brutta idea- dice con voce minacciosa.
Spalanco gli occhi e subito punto la bacchetta -Cosa vuoi fare?-
-Non farti parlare più- fa qualche passo verso di me.
-Impedimenta!- vado subito all'attacco.
-Protego!-
-Confundus!- riprovo ad avere la meglio.
-Fianto duri!-
-Fanculo Tom!- sbotto.
-Ti sei già arresa?-
-Arrendermi? Giammai!- mi guardo un attimo intorno poi inizio a correre.
-Scappi come sempre Isabella! Scappa! Scappa! Tanto ti troverò lo stesso!- urla.

Male senza fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora