DIFFERENZE🔴

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La stanza era semi buia.
Quel poco di luce che c'era, era data da un paio di candele accese qua e là.
Tom mi stende sul letto mettendosi sopra di me.
Inizia a lasciarmi baci umidi sulla pancia mentre mi toglieva le mutandine.
Io gli tenevo una mano tra i capelli mentre l'altra la tenevo sul seno.
Mi prende i polsi e mi alza.
Mi fa fare una giravolta, e mi tira a se mettendo la mia schiena sul suo petto.
Sposta i miei lunghi capelli, e inizia a lasciarmi i suoi segni sul collo, mentre una mano viaggiava dalla vita fino in giù, e l'altra era fissa sul seno.
Lo guardavo attraverso lo specchio.

È giusto?
È giusto che debba essere sempre tu il vincitore?
È giusto adesso, darti quello che vuoi?
È giusto che io ti debba desiderare così tanto nonostante tutto?
Dio, Tom..come hai fatto?
Non mi sono resa conto di nulla.
Le lettere.
L'imperio su Victor.
La tua presenza al pub.
Il tuo trattenerti.
Sono stata davvero così stupida?
Cos'è stato a confondermi?
La mia voglia di potere su di te?
Si..volevo disperatamente di più.
E alla fine..sei riuscito a negarmelo..facendomi credere di avere torto su tutto.
"Sei frettolosa, per questo non hai potere decisionale" che scusa è?
Facendo questa cosa hai voluto prendere due piccioni con una fava.
Hai fatto in modo che io cedessi tornando da te, e mi hai dato la dimostrazione del perché tu sei l'unico a decidere.
Ti odio.
Ti odio perché mi fai sentire viva.
È strano vero!?
Mi fai perdere le staffe per il tuo comportamento di merda.
A volte mi piacerebbe dirtene e dartene quattro.
E poi?
Poi ti avvicini così.
Mi sussurri all'orecchio.
Giochi con i miei capelli.
Mi tocchi nel tuo modo delicato.
Sento i tuoi respiri addosso.
Mi baci il collo.
E mi perdo.
È questo il tuo potere su di me.
Mi attrai, come a te attraggono i tuoi amati libri.
14 giorni senza uno sguardo, senza una parola, senza niente..tu a cosa hai pensato?
Stavi già attuando un piano?
Stavi aspettando questo giorno quanto me?
No..volevi solo riavere il mio corpo, la mia reputazione, e la mia mente.
Infondo mi sta bene così.
Però..una cosa è cambiata Tom.

Si stacca dal collo, e io ne approfitto per prendergli il volto e baciarlo.
Mi lascia libera di girarmi, e metto anche l'altra mano sul viso.

Si è diverso.
Mi hai sempre fatto credere che fare sesso è così.
Un piacere, nient'altro.
Ma quando ho baciato Victor, lui mi assaporava, sentivo quello che provava.
Il tuo è un bacio freddo.
Il bacio di piacere, il bacio di chi non prova niente.
Anche gli occhi.
Lui mi guardava imbambolato.
Tu mi guardi come se al mio posto ci fosse un oggetto da possedere.

Ci stacchiamo un attimo.
-A cosa pensi?- mi domanda.
-A te-
Lo guardo. Il suo viso è per metà scuro e per metà chiaro. Sembra la maschera che indossi giornalmente. Però solo a me mostri tutto il lato oscuro che hai.
-Isabella guardami negli occhi-
-Lo sto già facendo-
-Parlami, dimmi a cosa pensi-
-Tutto quello che fai, è semplicemente uno sfogo? Il tuo tocco, i tuoi baci, tutte le parole, i tuoi sguardi, trasmettono solo freddezza-
Sorride -Iz, quello che hai fatto con Victor è amore. Il calore di un sentimento non potrò mai dartelo, dopotutto io sono nato da un filtro d'amore- mi solleva da terra, e io incrocio le mie gambe dietro la sua schiena -Noi abbiamo sempre fatto soltanto sesso. Non dicevi che tu non provavi amore!?-
-La smetti con questa storia! Semplicemente ho notato questa cosa, e non capivo-
-Non capivi?-
-Non so cosa sia l'amore di cui parli, e nemmeno mi va di sapere. Ora se non ti dispiace..- passo una mano fra i suoi capelli e li tiro indietro -Voglio scopare-
-Ti accontento subito-

Mi riporta sul letto, facendomi stendere nuovamente, e si toglie pantaloni e mutande.
Rimane alzato ai piedi del letto, mi prende per le cosce e mi tira a se.
Avevo la parte inferiore sollevata, e appena entrò inarcai la schiena.
Comincia con movimenti lenti per poi velocizzare pian piano, mettendo sempre più forza.
Ansimavo, ma mettevo una mano davanti alla bocca per via dell'orario.
Ogni tanto portava la testa all'indietro e passava la lingua sulle labbra, questa cosa mi faceva impazzire.
Si stacca, mi fa segno di alzarmi, si siede e io mi siedo sopra di lui ricominciando a muoverci.
Mi tenevo sulle sue spalle, e lui teneva la testa alzata per guardarmi godere.
Gli lasciai dei graffi e mi rendeva fiera vederlo eccitato per questa cosa.
Venimmo entrambi e io appoggiai le mani sulle sue ginocchia e portai indietro la testa ansimando per quegli ultimi movimenti veloci.

Male senza fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora