CARE SERPI

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Avevamo finito di fare la doccia.
Una doccia abbastanza calda.
Ci asciugammo e ci vestimmo.
Mettemmo la divisa scolastica per essere impeccabili.
Guardavo Tom mettersi la camicia.
Mi sono sempre chiesta se lui fosse umano.
Sembra una divinità.
La sua bellezza abbaglia più della luce del sole. Lo guardi e pendi dalle sue labbra.

-Posso metterti la cravatta?-
Si girò e me la porse.
Gliela misi al collo tirandolo a me.
-Sbaglio o tu odi metterti la cravatta!?-
-Appunto, metter"mi". Però se la devo mettere a te la questione cambia- gli sorrisi maliziosamente.
-Ah ecco, questo spiega tutto-
Finito di allacciargliela, misi le mani sul suo petto -Fatto-
Si guardò allo specchio, si sistemò i capelli -Ora possiamo andare-

Uscimmo dalla stanza e andammo in sala comune.
Io e Tom non avevamo "amici".
Siamo sempre stati io e lui.
Anche perché i pensieri di questi comuni mortali, non ci appartengono.
Noi volevamo il mondo.
A loro basta una vita felice, con un lavoro rispettabile, una famiglia e la ricchezza.
Che monotonia.
Io Tom forse siamo pazzi, ma abbiamo un ideale.
Per noi le persone che ci circondavano erano un modo per passare il tempo. Prendere in giro velatamente, usarli per degli scopi, insomma erano come pedine.
Poi c'erano le prende.
Le mie preferite.
I sangue sporco, e i marmocchi del primo anno.
Mi divertivo a prenderli in giro.
Ma non potevo mai fare altro, perché dovevo salvaguardare la mia reputazione di ragazza educata, e studiosa.

Tom prende la parola -Care serpi- tutti si girarono -Finalmente siamo di nuovo qui riuniti. Volevo avvisarvi che come ogni anno si terrà la nostra festa privata!- si lanciarono sguardi di intesa -Che si terrà tra poche ore! Nessuno può rifiutare! E ricordate ciò che si fa in sala comune..-
-Rimane in sala comune!- concludemmo la frase.
-Esatto!- sorride -Quindi ora andate pure a prepararvi! Ci vediamo stasera- si girò verso di me -Come sono andato?-
-Divinamente-

Uscimmo dalla sala comune, e andammo in biblioteca.
Tom diceva che gli servivano per studiare dei nuovi incantesimi, come se lui non fosse già bravo e potente con quelli che conosce.
Voleva approfondire ogni segreto.
Per lui non era mai abbastanza.
Abbiamo perfino preso dei libri nella sezione proibita.
Tornammo in sala comune.
Preparammo le bottiglie di alcolici, i bicchieri, e dei piccoli "giochetti".
Tornammo nel dormito per posare i libri e per cambiarci per la serata.

-Come sto Riddle?-
Io misi un maglioncino a maniche lunghe, una gonna corta plissettata, delle calze corte fin sopra il ginocchio con i reggi calze, e delle Mary Jane con un leggero tacco.
Tutto rigorosamente nero.
-Mmh..- dice avvicinandosi.

Lui invece non ha il bisogno di chiedere.
L'uomo ha sempre lo stesso abbigliamento.
Pantalone, camicia, giacca e cravatta.
Niente di più semplice, l'unico dilemma sarebbe "oggi che colore metto? Nero o grigio? E la cravatta?".
Noi donne dobbiamo sempre agghindarci come se fossimo un pacchetto da regalo, questa cosa mi da tremendamente fastidio.

Mi si para davanti -Manca qualcosa- mi guarda dalla testa ai piedi, poi si gira per prendere qualcosa.
Quando ritorna davanti a me dice -Alza le braccia- lo faccio, e mi toglie il maglioncino -Sotto metti la camicia, e quando rimetti il maglioncino fai uscire fuori il colletto e i polsini- e me la porge.
Tom non tralasciava mai i dettagli.
Faccio quello che dice, per poi guardarmi allo specchio.
Lui mette una mano sulla spalla e mi sussurra all'orecchio -Adesso è perfetto-
-Se lo dici tu- sorrido al riflesso nello specchio.
A Tom piaceva vestirmi.
Lo amavo perché mi dava delle attenzioni particolari.
Lui è così, preciso, abitudinario, e tremendamente perfetto.
Tra l'altro ha il controllo su quello che metto.

Perché?
Perché chiunque mi guarda dal primo anno, il pensiero fisso è "lei è la ragazza di Tom" proprio per questo devo essere perfetta..devo essere come lui.
Solo che con questa affermazione, le persone credono che tra di noi ci sia una storia d'amore.
Povere teste di cazzo.
Stiamo parlando di Tom Riddle e di Isabella Smith.
L'amore è il sentimento più inutile che possa esistere.
Non so neanche cosa sia l'amore, e non mi interessa.

-Devo solo aggiustare i dettagli-
Andai in bagno.
Misi la matita sotto l'occhio, il mascara, e il rossetto nero.
Sistemai i miei mossi e lunghi capelli in una coda lasciando due ciocche davanti.
Poi vidi Tom appoggiato al lato della porta con le braccia incrociate, che mi fisava.
-Che c'è?- gli chiesi.
-Hai finito?-
-Tranquillo mancano solo gli accessori-
-Permetti?-
Mi girai verso di lui, appoggiandomi sul bordo del lavandino -Come posso dire di no-
Mi prese la mano destra facendomi girare, portando la mia schiena sul suo petto.
Aprì l'altra mano e vidi un anello, un paio di orecchini e una collana, tutti d'argento.
Lui mi mise l'anello sul dito anulare della mano destra, era semplice, sottile e liscio senza particolari.
Gli orecchini erano dei cerchi di piccola dimensione, li presi e mi sporsi in avanti per vedere meglio allo specchio.
Nel mentre lui mi mise la collana.
Era bellissima, lunga come piaceva a me, e come ciondolo presentava un serpente.
-Ora sono pronta- mi guardai allo specchio sorridente e compiaciuta di me stessa -Sono bellissima non credi?-
Lui si mise a ridere.
Feci il broncio e incrociai le braccia.
Con la mano destra mi avvolse il mento, con la sinistra mi teneva stretta la vita, e spiaccicò le sue labbra sul mio orecchio con i suoi occhi fissi sullo specchio a guardarmi -Se non mi fossi andata bene credi che adesso staresti in camera con me?-
-Voglio che tu mi dica "si sei fottutamente bella" senza tutti questi giri di parole-
-Non è troppo facile così?-
-Cosa ti costa?-
-Niente, ma mi piace vederti supplicare-
-Chissà perché mi aspettavo questa risposta-
-Perché mi conosci ormai-
Beh caro Tom, quando è così..
-Tom..- inarcai la schiena -..ho messo il completo nero-
Sorrise maliziosamente -Beh cara Isa cosa speravi di ottenere?-
-Hai fatto questa domanda alla persona sbagliata-
-Spiegati meglio-
-Stasera scordati lo spettacolino di mezzanotte-
-Non ci sei soltanto tu come ragazza nel dormitorio-
-Non ci sei soltanto tu come ragazzo nel dormitorio- sorrisi e mi girai prendendogli la cravatta per avvicinarlo al mio viso -Per di più vuoi davvero distruggere la credibilità della nostra relazione? E di conseguenza "Tom Riddle il ragazzo perfetto" che tradisce la sua ragazza..che caduta di stile-
Mi guardò le labbra, e fece una risatina -Altre minacce?-
-Ne conservo un po' per dopo-
-Uuh..quando fai così si sei fottutamente più bella-
Ci baciammo, ma ci staccammo subito.
Mi riguardai allo specchio per l'ultima volta.
Lui mi sistemò il colletto della camicia -Si va in scena-

[SPAZIO AUTRICE]
Siete curiosi di sapere cosa succederà alla festa?😏
Vi volevo avvertire di una cosa, dal prossimo capitolo, inventerò dei personaggi, visto che dell'epoca in cui è andato a scuola Tom non conosciamo nessuno.
Questa sarà l'unica modifica che farò alla storia.🐍✨
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.🥰
CI VEDIAMO AL PROSSIMO♥️✨

Male senza fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora