8.

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«Guarda chi c'è qua! la bellissima Erika e il suo fidanzatino famoso»

«Filippo cosa vuoi?» dico girandomi di botto verso di lui «puoi lasciarmi in pace una volta ogni tanto? sei tu il bastardo che mi ha fatta licenziare, è colpa tua lo sai benissimo... e io e pierre siamo solo amici, evita di rompere il cazzo e vattene»
Pierre sta li fermo impassibile che ci guarda.

«che paura che mi metti eh bella mia» dice avvicinandosi a me, forse troppo... dopo poco mi trovo attaccata a lui con la sua faccia quasi contro la mia.

Vedo pierre che sta iniziando a infastidirsi, ci continua a guardare con uno sguardo pieno di nervoso e di fastidio, ma rimane lì fermo.

«lasciami... ti ho detto di lasciarmi» dico quasi iniziando a piangere

«sennò che mi fai eh... non ho paura di te stupida ragazzina che non sa tenere la bocca chiusa» dice prendendomi per la faccia.

«di me dovresti aver paura invece, brutto figlio di puttana» dice Pierre buttandolo a terra «lasciala in pace e vattene prima che sia troppo tardi... e giuro che se non lo fai da solo ti butto fuori a calci» dice il ragazzo venendo poi verso di me

«stai bene?» dice prendendo delicatamente il mio viso tra le mani
«si... si» dico iniziando a piangere, lui sentendomi così mi stringe forte a sé avvolgendomi in un abbraccio.

«che succede qua?» entra la signora Rita in studio

«il signorino qua non vuole andarsene» dice pierre alla mia segretaria

«oh bhe lei ora viene con me e ne sente quattro dal capo... non lavorerò più qua ma le mancanze di rispetto non le tollero»

«come non lavorerai più qua? dove andrai Rita?» dico staccandomi leggermente dal ragazzo

«signorina erika io la seguirò ovunque! lei è la migliore e sarei onorata di farle da segretaria e da braccio destro in qualsiasi avventura intraprenderà»

«oh Ritaaa certo che ti vorrò sempre con me! e ti prego dammi del tu»

«ora devo portare il Signor Finucci dal capo però... dalla sua faccia sconvolta so cosa è successo... non preoccupatevi ci penso io» dice Rita uscendo dallo studio tenendo Filippo per mano

«grazie per prima» dico stringendo forte Pierre

«non ringraziarmi, con me sarai sempre al sicuro» dice per poi darmi un bacio fra i capelli «ora però muoviamoci dobbiamo sistemare tutto e portare le cose a casa»

«hai ragione muoviamoci»

dopo 1 oretta

«Bene abbiamo finito» dico con una faccia preoccupata

«stai tranquilla dai, sono sicuro che troverai un posto migliore» dice Pierre prendendomi la faccia tra le mani

«ora sorridi che sei molto più bella quando lo fai» sorrido alla sua affermazione «bene ora salta in macchina che andiamo»

«parcheggio qua va bene?»

«sisi perfetto»

Dopo aver parcheggiato saliamo in casa e mettiamo a posto gli scatoloni.

«vuoi fermarti da me a pranzo? se vuoi chiamo anche Mariachiara e Daniel» propongo al ragazzo dagli occhi blu

«qualcosa di leggero che poi ho gli allenamenti»

«pasta col sugo?»

«vada per la pasta col sugo» dice il francese lanciandosi sul divano

«massì fai come se fossi a casa tua eh» dico ridendo

«è casa mia»

«non proprio direi, anche se sei qua quasi sempre da quando ci conosciamo»

Nel mentre metto su l'acqua e mi metto in cucina a cucinare.

«va che brava questa ragazzina anche la cuoca fa»

«non ci vuole una laurea per della pasta al sugo»

«Erika dovrei dirti una cosa però..» dice il ragazzo avvicinandosi al bancone della cucina

«dimmi tutto e infretta mi fai preoccupare così»

Qui per caso ||Pierre GaslyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora