Scendiamo tutti e 6 dalla Terrazza Martini e ci incamminiamo verso corso Emmanuele per fare una passeggiata insieme.
«domanda importante ma voi tre come vi siete conosciute? siete uno spasso, non mi divertivo così da tempo» esclama Daniel
«eravamo compagne di classe al Liceo» risponde Mariachiara per poi iniziare a raccontargli di tutte le avventure liceali che abbiamo passato, mi sembrano molto affini e penso si trovino, non li vedrei male insieme.
«Erika stai attenta» mi dice pierre afferrandomi per un braccio in modo da non farmi cadere.
«scusa ero con la testa tra le nuvole e non ho visto per terra... grazie» rispondo arrossendo leggermente
«ma di niente, figurati se ti lasciavo cadere in mezzo al corso» dice ridendo
«ragazzi io vado che domani devo andare a lavoro presto»
«si andiamo anche noi» dicono in coro Mariachiara e Daniel
«uhm okay ragazzi... allora se andate via tutti vado anche io» dico ridacchiando
«va bene allora alla prossima volta e inviateci mi raccomando» dice Max indicando me e le altre
«sicuramente! ciao ragazzi!» dico per poi incamminarmi verso la metropolitana.
«giornalista già scappi o posso offrirti una pizza o qualcosa da mangiare?»
«ancora qua sei! mi adori proprio» dico ridendo «comunque si va bene, in effetti ho un po' fame»
«ottimo, andiamo a prendere una pizza allora!»
«ma non hai paura che ti vedano in giro o che escano gossip al riguardo?»
«non mi interessa sinceramente, poi non c'è niente da nascondere, sto solo andando a mangiare una pizza con un'incredibile giornalista» sorrido leggermente e noto che anche lui sorride «questo posto va bene?»
Pierre indica una pizzeria molto carina, tutto sui toni del bianco, con dei tavoli fuori circondati da qualche pianta, così creando un po' di privacy, pur essendo in mezzo a una via.
«va benissimo! è molto carina»
«mi scusi un tavolo per due?»
«si prego»
ci sediamo al tavolo che ci ha indicato il cameriere che subito dopo ci porta i menù.
Decidiamo cosa prendere e lasciamo l'ordine a chi di dovere,che subito ci portano le bevande che avevamo ordinato.«propongo un brindisi» dice alzando il calice «a noi due e alla nostra conoscenza... che possa andare per il meglio»
«a noi due e allora» dico facendo battere i calici, beviamo un sorso e iniziamo a parlare del più e del meno.
Dopo 20 minuti ci arrivano le pizze, una margherita per me e una col prosciutto per lui.
«se passa velocemente il tempo eh» dico ridendo «è già mezzanotte e siamo ancora qua a parlare»
«tanto abbiamo di meglio da fare?» ridacchia «dai vado a pagare il conto e poi ti accompagno a casa»
«ma no si fa a metà»
«ah però vuoi che ti accompagno a casa eh» dice ridendo «e comunque no stasera offro io»
«prossima volta pago io sappilo.»
«siamo già arrivati a un secondo appuntamento?» dice avvicinandosi a me
«dai vai a pagare su»
va a pagare e ritorna da me«dove posso portarti bellissima giornalista?»
«non preoccuparti vado a casa da sola»
«ma no scusa ti accompagno, ho la macchina qua vicino se è lontano fino a casa»
«no tranquillo prendo la metro e arrivo a casa»
«Erika è tardi non mi va di lasciarti andare da sola in giro»
«pierre sei molto gentile ma non preoccuparti vado a piedi davvero»
«va bene non insisto» dice alzando le mani
«dai ci sentiamo allora, ciao Pierre»
«va bene, ciao Erika»
mi allontano da Pierre e vado verso la metropolitana, ho 8 fermate da fare arriverò a casa tra un po'.
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Qui per caso ||Pierre Gasly
FanfictionUna giovane giornalista milanese viene mandata a un gran premio di formula 1 per sostituire un suo collega assente per un imprevisto last minute... Qualcosa cambierà per sempre nella sua carriera e nella sua vita dopo questo incarico.