Daniel ci ha accompagnati nelle nostre camere e poi è andato nella sua.
Tra poco devo già iniziare a prepararmi per uscire che Pierre, perciò decido di iniziare a farmi una doccia calda.
Sento il campanello della camera, esco dal bagno con in intimo con un asciugamano addosso e apro la porta.
«DEVI RACCONTARMI TUTTOO» mi dice Dan esaltato
«cazzo ora? dai entra»
«cosa ti metti stasera?» mi dice aprendo l'armadio
«come lo sai... te lo ha detto pierre... maledetto»
«ti aiuto io dai»
«metti questo» dice prendendo un vestitino bianco corto attillato
«mh beh non è troppo? è una semplice uscita»
«NO CARA» dice facendomi sedere sul letto
«pierre ti ama, voi dovete tornare insieme, fallo per mee» dice il ragazzo mettendosi in ginocchio davanti a me
«ma non è vero non mi ama, usciamo per parlare e basta» dico alzandomi «metterò questi pantaloni e questo corsetto» dico facendogli vedere
«io rimango dell'idea che sia meglio il vestito»
«eh va bene Ricciardo metto il vestito»
Inizio a prepararmi e a truccarmi, Daniel è rimasto tutto il tempo con me a farmi compagnia e a darmi consigli.
Dopo un'oretta circa mi arriva una chiamata da Pierre
«ehi Erika.. sono giù ti aspetto»
«va bene arrivo giusto il tempo di scendere»
dico chiudendo la chiamata
«è arrivato!»
«dai divertiti e fammi sapere» dice dan abbracciandomi
«ti voglio bene dan» dico stringendolo
«anche io scricciolo ora vai o fai tardi»
Scendo e trovo Pierre davanti alla mia portiera
«cazzo...» dice a bassa voce «sei stupenda»
«anche te non scherzi» dico andando verso di lui
«prego entra pure» dice aprendo la portiera
Entra anche lui in macchina e partiamo verso un ristorante qua vicino.
«sono molto felice che tu abbia accettato di uscire»
«anche io sono felice di essere qua» dico sorridendogli.
Il resto del tragitto lo passiamo in silenzio.
«siamo arrivati» dice parcheggiando
«beh andiamo dai» dice mettendomi un braccio intorno alla vita «oddio scusa... non era mia intenzione»
«tranquillo fa strano anche a me uscire e stare così distante da te» dico guardandolo
«non sai quanto mi è difficile starti lontano »dice avvicinandosi sempre di più a me
«pierre...»
«Erika non dire nulla, segui solo il tuo cuore»
«se dovessi seguirlo non saremmo qua a parlare davanti a un ristorante» dico
«e dove andresti allora» dice mettendomi le mani sui fianchi
«in un qualsiasi posto... con te»
«ok andiamo» dice prendendomi le mani
«dove pierre»
«dove ci porta la macchina, non mi interessa dove basta sia con te, dai salta su»
«sei pazzo, e la prenotazione?»
«fanculo non mi interessa, voglio solo passare questa sera con te... prima che tu parta»
«non pensiamoci godiamoci la notte»
«ottimo si parte» dice mettendo in moto la sua Honda.
Prendiamo un autostrada che porta in direzione Bruxelles, nel mentre ascoltiamo della musica e parliamo del più e del meno.
«ottimo usciamo qua» dice girando
«e dove porta?»
«non lo so, ma ci interessa seriamente saperlo? »
«no» dico ridendo
«perfetto giriamo a sinistra»
Arriviamo in un parcheggio sopra una collinetta
«Ci fermiamo qua?»
«va bene» dico
Parcheggia e si gira verso di me
«mi sei mancata» dice avvicinandosi alle mie labbra
«pierre... non è giusto...»
«abbiamo detto che stasera ce la saremmo goduta, fino all'ultimo momento»
si avvicina ancora di più e posa la sua mano sulla mia guancia
«sei l'unica che desidero»
«pierre... no» dico cercando di trattenere le lacrime, averlo così vicino e sapere che tra poco non sarà più così mi spezza.
Il ragazzo però si avvicina fino a baciarmi.
Si stacca per un attimo e mi guarda con quei suoi bei occhi blu luccicanti.
«quanto mi mancavano le tue labbra» dice per poi tornare a baciarmi.
Mentre ci baciavamo con più passione mi sono spostata e mi sono messa a cavalcioni sulle sue gambe.
Inizia poi a baciarmi il collo e a succhiare alcune parti
«pierre... cazzo» dico a bassa voce
«Non dire niente goditi il momento» mi dice per poi tornare a baciarmi con passione, le sue mani mi accarezzavano dolcemente la schiena e allo stesso tempo mi tenevano stretta a lui.
«mi sei mancato anche a me» gli dico quando ci stacchiamo dal bacio
«rendiamo speciale questa sera tesoro» dice iniziando ad abbassare il sedile
inizia a slacciarmi il vestitino con calma e io faccio lo stesso con la sua camicia bianca
poi ricominciamo a baciarci, i nostri respiri si fanno sempre più affannati e l'atmosfera sempre più calda e passionale.
«Pierre non possiamo qua in macchina» gli dico con poco fiato
«stai zitta, sei mia stasera e nessuno potrà portarti via da me» dice poi portandomi più vicina a se
«voglio essere solo tua» gli sussurro all'orecchio
«lo sei e lo sarai sempre» mi dice baciandomi dolcemente.
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Qui per caso ||Pierre Gasly
FanfictionUna giovane giornalista milanese viene mandata a un gran premio di formula 1 per sostituire un suo collega assente per un imprevisto last minute... Qualcosa cambierà per sempre nella sua carriera e nella sua vita dopo questo incarico.