Io e Rita siamo finalmente arrivate nel nostro appartamento qui in Cina.
è un semplice bilocale arredato con mobili sui toni del beige e marrone chiaro, la mia camera è composta da un letto matrimoniale posizionato a sinistra vicino alla finestra che da sulla strada, poi appena si entra vi è sulla destra una scrivania con delle prese e un armadio per metà aperto e metà con dei cassettoni, la camera di Rita è molto simile ma ha un armadio chiuso e più grande; poi il salotto è insieme alla cucina l'unica cosa che divide le due zone è un muretto basso.
«finalmente siamo arrivate»
«si davvero io ora vado a riposare»
«va bene cara io vado a sistemarmi, poi quando ti svegli andiamo a fare la spesa»
«va bene, a dopo» dico ritirandomi nella mia camera
Prendo in mano il telefono e prima di tutto decido di sistemare la sim mettendo quella col numero nuovo, poi inizio ad avvisare i miei famigliari e i ragazzi per dire che sono arrivata e che sto bene, lì saranno le 12 dato che qua siamo 6 ore avanti.
Dopo aver fatto un giro di chiamate mi stendo sul letto e mi addormento.
qualche ora dopo
«Erika... Erika» sento dire in lontananza sveglia è ora di cena
«ouc Rita ci sono»
«lo so che ci sei» dice ridendo
«che ore sono?» dico alzandomi lentamente
«sono le 20»
«e la spesa?»
«sono già andata io, stai tranquilla, il supermercato è qua vicino! e con l'inglese ti capiscono abbastanza bene dai»
«meglio» dico «adesso arrivo»
«Roger» dice Rita uscendo da camera mia
Dopo aver mangiato torno in camera, domani sarà una giornata impegnativa, il primo giorno.
Rispondo a qualche messaggio di Dan e Anto e poi mi metto nel letto e purtroppo la mia mente inizia a vagare.
Penso a Pierre, a ciò che potevamo essere e diventare, le sue parole mi rimbombano nella mente "io ti aspetterò amore mio, anche se dovessi aspettare per sempre".
Nessuno mi aveva mai detto queste parole, mi manca molto, ma sarei incoerente cercandolo, sono stata io a dirgli di no.
Sconfortata inizio a piangere, non pensavo di poter piangere per la mancanza di un ragazzo, non sono mai stata una ragazza molto sentimentale, anche con Filippo non lo sono stata, quella con lui è stata una relazione che mi ha formata e che mi ha fatto anche tanto male.
Sento bussare alla porta
«posso entrare?» mi chiede Rita a bassa voce
«si certo» dico cercando di soffocare i singhiozzi
«Ti ho sentita non far finta che stia andando tutto bene, che succede tesoro?» mi chiede la ragazza avvicinandosi e sedendosi sul letto di fianco a me
«mi manca Pierre»
«ma tesoro vieni qua» mi prende e mi abbraccia «capisco sia molto difficile questa situazione, e comprendo che quello che gli hai detto ti ha fatto male anche a te»
«si.. un sacco, lui è l'amore della mia vita, non voglio altri se non lui»
«e perché ci hai voluto chiudere, da quello che mi hai raccontato anche lui voleva una relazione seria con te, anche lui ti ama»
«perché sono scema Rita!»
«un pochino si ma ora seriamente perché l'hai allontanato»
«perché siamo lontani, non potrebbe durare, io sarei solo un peso per lui, lo limiterei»
«ma in che modo? se vi amate non esistono questi problemi! beh certo la distanza sarà un ostacolo ma è una cosa risolvibile»
«mi sento una merda» dico piangendo
«no non piangere ancora, se vuoi rimango qua con te a dormire non ti lascio sola»
«grazie davvero, non so come farei senza te»
«Dai ora sciacquati la faccia che poi andiamo a dormire.»
«va bene» dico andando in bagno per sistemarmi per la notte.
giorno dopo
io e Rita siamo appena tornate da lavoro, questo incarico è molto stimolante, oggi abbiamo un po' esplorato il posto e capito qual è il metodo lavorativo che adottano.
Sono sicura che lavorativamente parlando mi troverò molto bene, scrivere di moda è sempre bello.

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Qui per caso ||Pierre Gasly
FanficUna giovane giornalista milanese viene mandata a un gran premio di formula 1 per sostituire un suo collega assente per un imprevisto last minute... Qualcosa cambierà per sempre nella sua carriera e nella sua vita dopo questo incarico.