INTORNO AL FUOCO

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Si mangia intorno al falò. Prendo posto su una panchina e accavallo le gambe. Le fiamme danzano di fronte a me. L'odore del fuoco è forte. Non so come ma invece di mio fratello Kyle mi trovo accanto Loki.

-Adoro i barbecue- esclama.

-Io no- gli rispondo.

-Su, su, non fare così- cerca di accarezzarmi la mano, ma io la ritiro. Non voglio che mi tocchi. Ho il cuore in gola. Mi sembra di avere dei cocci di  vetro in bocca. La sua presenza m'innervosisce.

L'arrivo di Nathan, con un piatto di salsicce e patatine, m'impedisce di rispondergli. –Lo vuoi?- mi chiede.

Io fisso la salsiccia. Non posso mangiarla. –Puoi portarmi solo delle verdure?-

-Va bene- Nathan sembra sorpreso, ma fa quello che gli ho chiesto.

-Mi dispiace- sussurra Loki.

Deglutisco. –Non devi dispiacerti, ho fatto una scelta-

-L'hai fatto per me, hai fatto un patto con Eir, io... ti amo, non avrei mai dovuto permettere che facessi un accordo con lei- la voce gli trema. La sua dichiarazione mi lascia confusa. Mente? Dice la verità? Non lo so. Fisso il fuoco. Non gli rispondo, non so cosa dirgli.

-Sono riuscito a convincere Eir a lasciarti andare- continua Loki.

-Cosa le hai promesso in cambio?-

-Non ci pensare, non ha importanza ora- mi accarezza il braccio. Non lo ritraggo. Mi è mancato il suo tocco. Forse potrei arrendermi questa notte, forse potrei rifugiarmi nuovamente tra le sue braccia.

Nathan torna in questo momento con un piatto pieno di verdure. –Che poi a te neanche piacciono- borbotta, sedendosi di fronte a me.

Prendo il piatto. Afferro una forchettina e mi porto un pezzo di melanzana alla bocca.

-Dove sono mamma e papà?- chiedo.

-Stanno parlando con i genitori di Stuart-

Sento un groppo in gola. –Sì?- chiedo indifferente –E Kyle?-

-Fa una gara di corsa con altri ragazzini- dice con un certo disprezzo.

Mi sfugge un sorriso. –Kyle è un ragazzino- gli ricordo.

-In effetti sì- lancia uno sguardo a Loki.

-Io non faccio gare di corsa- si affretta a dire lui.

-Paura di perdere?- chiede una voce alle nostre spalle.

Non devo voltare la testa per capire che è Stuart.

-Io non ho paura di nulla- dice Loki, gelido. Lo sguardo si colora di nero.

Stuart si siede accanto a Nathan. –La sapete la storia del wendigo che abita questa zona?- chiede. Il suo sguardo è puntato su di me.

-Non la conosco- esclama mio fratello.

-Si narra che un mostro vaghi di notte in questi posti e divori i campeggiatori- lo dice con un tono di voce profondo, entrando completamente nella parte.

-Stai attento a non essere divorato allora- dice Loki.

Sorrido. Mi piace come gli risponde.

-Potresti essere divorato tu- gli risponde Stuart.

-Io sono parecchio indigesto-

Qualcuno attacca la musica. Stuart si alza e mi porge una mano. –Vuoi ballare?- mi chiede.

Scuoto la testa.

-Pearl ha promesso un ballo a me- interviene Loki. Si alza e mi offre la mano. La prendo e mi tiro su. Lascio che mi conduca dove altre coppie stanno ballando.

-Non ti ho perdonato comunque- gli sussurro all'orecchio.

-Lo so, ma mi hai preferito a quello, è già qualcosa- mi passa un braccio intorno alla vita –e io so che sono il tuo preferito- strizza l'occhio, complice.

-Egocentrico- gli butto le braccia al collo.

Lui sorride e mi stringe con decisione. Una stretta dalla quale non si esce. Non che io ne voglia uscire. Balliamo. Il tempo scorre senza che ce ne rendiamo conto. Alla fine restiamo solo noi in mezzo a quella pista improvvisata. Il fuoco si è abbassato, tutti iniziano a ritirarsi per la notte. Noi due però continuiamo a ballare. E non c'è nulla che mi renda più felice al mondo.

NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao ❤

Cosa ne pensate di questo capitolo?

A presto

A Norse Myth: L'amore ingannevoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora