IL DRAGO

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Ricevo alcune visite di Vali in questo periodo. Mia madre ci permette di passeggiare nel cortile, anche se non sembra molto felice della sua presenza.

-Vali non ti sta simpatico?- le chiedo sarcastica un pomeriggio, mentre siamo sedute a un tavolino sulla terrazza del suo castello, intente a sorseggiare il tè. Farfalle dalle ampie ali volano su di noi pigramente.

-Non è questo, Vali è un bravissimo ragazzo, ma è nato in circostanze particolari- fa una smorfia. I suoi occhi brillano di una strana luce.

-Per vendicare la morte di Balder- ricordo.

Mia madre annuisce e sorseggia un po' del suo tè. Sembra indecisa se dirmi o meno qualcosa.

-Ha ucciso Hoder- continuo, sperando che aggiunga qualcosa.

-Sì, Odino lo ha concepito per questo- sospira, quindi appoggia la tazzina sul tavolo e si spinge in avanti –non dovrei dirtelo, ma ci sono diverse storie su come Odino lo abbia concepito-

Mi sporgo in avanti per poterla sentire meglio. –Che genere di storie?-

-Dicono che Odino abbia ingannato la madre della ragazza per poter giacere con lei, che si sia vestito da donna, addirittura che l'abbia presa con la forza-

Penso a queste parole. Hanno uno strano peso. Mi mordo le labbra. So che il peggio deve ancora venire.

-Vali è strano, in giro dicono che lo sia proprio per questo- riprende la tazzina e sorseggia –come quando ha legato Loki con le interiora del figlio per esempio-

-Cosa?- chiedo, sorpresa.

-Hai capito bene- fa una smorfia –odio Loki, ma i suoi figli... una cosa del genere... lui era affezionato ai suoi ragazzi- s'incupisce, solo un attimo, poi torna a sorridere –ma non si dovrebbe parlare di queste cose a un tè-

Annuisco, ma è impossibile non pensarci.

Vali mi attende fuori dal portone. Mi sorride quando mi avvicino. Il vestito dorato che indosso, un regalo di mia madre, mi svolazza intorno.

-Sei incantevole- mi dice lui.

-Grazie- mi appoggio sul braccio che mi porge.

-Com'è vivere al castello di Freya?- mi chiede, mentre iniziamo a passeggiare lungo un viale alberato.

-Per ora è fantastico... apparentemente fantastico- mi correggo.

-Non è tutto oro ciò che luccica, vero?- mi chiede, il tono comprensivo. Non sembra un mostro.

-Per niente- do un calcio a un sasso che rotola, finendo tra l'erba –voglio tornare alla mia vecchia vita-

-Hai superato il confine, non si torna indietro-

Ho superato il confine. Questo pensiero mi fa rabbrividire. –Si stancheranno di me-

-Hai ritrovato il martello, hai salvato Sif, hai pregato Odino di lasciare andare Loki, hai offerto te stessa per poterlo fare... non ti lasceranno andare, Pearl, questo è solo l'inizio-

Deglutisco. –Lo so- sussurro.

-Scusa, non volevo spaventarti- la sua voce diventa dolce.

-Non mi hai spaventato- mento.

-A volte sono indelicato- mi sorride –il problema è che passo moltissimo tempo da solo, spesso non so come ci si debba comportare con una ragazza-

-Non sei stato indelicato- mormoro.

-Per farmi perdonare ti mostro una cosa... andiamo nel mio castello?-

Usciamo di nascosto, passando da una siepe. È divertente, quasi una fuga. Non ho mai fatto cose simili, sono sempre stata una brava ragazza. Vali mi aiuta a scavalcare un muretto, mi afferra per la vita e mi spinge su. Gli porgo una mano per ricambiare l'aiuto, ma lui salta su senza problemi e si lancia dall'altra parte.

-Scendi- dice, le braccia aperte -Ti prendo io-

Guardo il suo viso da ragazzo triste, quindi mi lascio scivolare tra le sue braccia. La sua presa è salda, forte. Mi appoggio al suo petto e inspiro il suo profumo. Per un secondo le nostre labbra si avvicinano. Io mi tiro indietro. Spero che non si accorga del mio movimento un po' brusco.

-Andiamo- mi lascia e mi precede.

Avanziamo in mezzo agli alberi. Succede all'improvviso.

-Ecco il mio piccolo- dice Vali.

Un drago avanza a quattro zampe. La terra sembra quasi tremare. È enorme, con ali ampie che tiene ripiegate sulla schiena.

Vali lo bacia sul muso squamoso. Resto sorpresa a guardare. C'è un Vali diverso di fronte a me. Dolce, amorevole. Accarezza la testa del drago.

-Dove lo hai trovato?- gli chiedo.

-In una foresta, era piccolo e ferito, l'ho curato ed è diventato grande-

Il drago lo lecca sulla guancia. Lo fisso sorpresa. Sembra un cagnolino.

-Vuoi accarezzarlo?- mi chiede.

-Io... perché no?- mi avvicino. Certo, quel drago m'incute un po' di timore, è enorme, ma avanzo comunque. Allungo una mano e l'appoggio sul suo fianco. Sento le ruvide squame sotto le mie dita. Si muovono sotto i miei polpastrelli.

-Lui è la mia famiglia- dice Vali, triste.

-Bellissimo- gli sorrido. Il drago piega lateralmente la testa e mi fissa curioso. È elegante, aggraziato, perfetto. I muscoli guizzano sotto le squame. Una vera macchina da guerra.

-Solo pochissime persone al mondo sono riusciti a educare un drago simile- continua Vali, la voce vibra di orgoglio.

-Sei stato bravissimo- dico.

-Non è bravura, è semplicemente destino- si stringe nelle spalle –certe cose devono succedere-

Annuisco. Certe cose devono succedere. Non posso fare a meno di pensare a quello che mi ha detto mia madre. Quello che questo ragazzo ha fatto ai figli di Loki. Mi fa venire i brividi. Cosa mi sta nascondendo?

NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao ❤

Cosa ne pensate di questo capitolo? Siamo verso la fine della storia.

A presto

A Norse Myth: L'amore ingannevoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora