Il giorno seguente succede l'inevitabile. Sto passeggiando lungo uno dei viali di Asgard con mia madre quando vedo Loki. Ci fissiamo un attimo. L'immagine di lui e Nanna mi percorre la mente. La scaccio. Vorrei parlargli, ma so che mia madre non me lo permetterebbe. Lo saluto con un lieve movimento del capo.
Lui indugia un attimo, poi viene verso di noi.
-Cosa vuoi?- esclama subito mia madre, spingendomi dietro di sé.
-Sono venuto a salutare Pearlly-
-Pearl, per te è Pearl- gli ricorda Freya.
Loki posa lo sguardo su di me, ignorandola. Mi sorride. -Come stai?-
-Bene, tu?- ho il cuore in gola. Lui mi fa sempre questo effetto. Faccio un passo avanti per essergli più vicina.
-Abbastanza bene, a parte il fatto che mi hanno messo al bando dalla maggior parte dei palazzi-
Rido. -La cosa non mi sorprende-
-A pensarci bene non sorprende neppure me- mi sfiora il braccio con la mano.
-Cosa fai?- esclama mia madre.
-L'accarezzo, problemi?-
La scena potrebbe anche essere comica. Mia madre però non ha molto senso dell'ironia.
-Guardie!- urla e due Valchirie, grandi e grosse lo afferrano.
-Ehi, lasciatemi!-
Non lo ascoltano. Loki viene trascinato via sotto il mio sguardo impotente.
È mio zio Freyr a dirmi dove lo tengono rinchiuso. Un pomeriggio viene in visita al castello di mia madre e abbiamo modo di parlare, seduti di fronte a un laghetto.
-Mia sorella non vorrebbe che te lo dicessi- mette subito in chiaro. Il suo riflesso nell'acqua tremula. Ha lo stesso sguardo di mia madre. In pratica è la sua versione maschile.
-Io devo vederlo- mormoro.
-Lo so- sospira –credo che Odino abbia ascoltato le tue parole-
-Pensi che lo libererà?- chiedo speranzosa.
-Sì, vuole solo minare un po' la sua sicurezza- sospira –sei stata sconsiderata, sai cosa ti farà Odino se Loki ci tradirà?-
Mi stringo nelle spalle. Nel laghetto nuotano degli agili pesciolini rossi.
-So bene cosa vuol dire rinunciare a tutto per amore-
-La tua spada... senza di lei... - non riesco a terminare la frase. Al momento Freyr è l'unico che si è dimostrato in grado di farmi sentire in famiglia.
-L'ho fatto per un buon motivo- gira la testa e mi sorride.
Gli sorrido anch'io. Forse siamo più simili di quanto pensi.
-Lo tengono nel castello di Odino, parlerò con lui e ti farò avere il permesso di vederlo, va bene?-
-Grazie-
Lui annuisce. –Spero solo che tu sappia quello che stai facendo-
Freyr mantiene la promessa e ottiene il permesso per farmi vedere Loki. Mi accompagna fino a una rampa di ripide scale che conducono verso un sotterraneo buio.
-Lui è là sotto-
-Va bene, grazie di tutto- gli appoggio una mano sul braccio.
-Nulla, su, vai, io ti aspetto qua... e ricordati di non dire nulla a tua madre-
-Certo, certo- e inizio la discesa.
Appoggio una mano sul muro alla mia sinistra e procedo lentamente, con calma. Mi gira la testa, ma procedo comunque. I miei occhi si abituano lentamente al buio. La cella compare all'improvviso. È una piccola stanza composta da tre pareti di pietra e una di sbarre. Procedo lentamente, stringendomi nel mio mantello.
Loki è seduto sul letto. Se ne sta fermo lì, lo sguardo perso per terra.
-Loki- lo chiamo con un filo di voce.
Lui alza la testa. È strano vederlo dietro quelle sbarre. Lui deve essere libero, la sua natura è libera.
-Perché sei venuta?- mi chiede. Si alza e fa un passo verso di me.
-Credevi che non sarei venuta?- percorro rapidamente l'ultimo tratto, fino a quando non sono a un paio di passi dalla cella.
-Avrebbe avuto più senso, io porto solamente guai-
-Freyr ha chiesto udienza a Odino, penso che ti lascerà andare-
-Non devi entrare a compromessi con lui, è troppo pericoloso-
-Non ti posso neppure lasciare qua- mi avvicino alle sbarre e passo una mano tra di esse.
Loki mi fissa per un attimo, poi si avvicina e intreccia le sue dita con le mie. I suoi occhi sono scuri. Mi spingo in avanti e ci baciamo tra le sbarre.
-Come stai?- gli chiedo, quando ci stacchiamo.
-Diciamo che questa cella è un miglioramento rispetto all'ultima prigione in cui mi hanno messo-
-Non dovrai restare molto-
Lui si limita a sorridermi.
-Quando sarai fuori troveremo un modo per vederci- continuo, il cuore in gola.
-Temo che il nostro gioco sia finito- fa una smorfia.
-Non possiamo arrenderci-
Non mi risponde. Restiamo in silenzio, avvolti nel buio.
La notizia che Loki è stato liberato mi arriva la sera. Mia madre è furiosa e da subito ordine di alzare delle protezioni intorno al castello.
-Non voglio che lui si avvicini-
-Lo odi così tanto?- le chiedo.
-Tu non sei obiettiva, tesoro-
Resto in silenzio. Io lo amo, questa è l'unica cosa che so, l'unica cosa che ha importanza.
NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao ❤
Cosa ne pensate di questo capitolo? Non sono riuscita a rileggerlo per cui spero che non ci siano errori.
A presto
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A Norse Myth: L'amore ingannevole
Fanfic(COMPLETA) Non gli dico nulla, non voglio rovinare questo momento. È malinconicamente perfetto. Ed è ingannevole. Fa quasi sperare che tra noi ci possa essere il lieto fine. ❤❤❤ Pearl è sempre stata una ragazza strana. Timida, malinconica, inquieta...