GUARIGIONE

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Fortunatamente Loki è ancora vivo. Posso vedere il suo petto che si alza e si abbassa. Mi avvicino al letto, il cuore in gola. Ora la paura di non farcela è quasi insopportabile. Mi tremano le gambe. Devo ignorare la mia ansia, devo concentrarmi su di lui. Gli appoggio una mano sulla fronte. È bollente. Lui apre gli occhi. Vedo due mezzelune verde pallido.

-Sei tornata- mi sussurra. La voce è debole. –Pensavo che mi avessi abbandonato-

-Come avrei potuto?- gli tiro indietro i capelli. Vorrei fare una battuta spiritosa, ma non ci riesco. –Tranquillo- appoggio una mano sulla sua ferita. L'onda di energia arriva quasi senza che me ne renda conto. Esce dal mio palmo e si riversa sulla sua ferita. La sento rimarginarsi e poco dopo vedo Loki riacquistare un po' di colore. Non so quanto duri questo processo. Alla fine mi lascio cadere sul letto, al suo fianco, sfinita.

-Pearl- sussurra lui. La voce è un po' più forte. Ed è piena di preoccupazione. Si spinge su un gomito e mi fissa. I capelli gli ricadono negli occhi, ma non se ne cura.

-Devi riposare- gli ricordo. Questa volta è la mia voce a risultare esile.

-Il potere di Eir, lo riconosco- mormora lui –cos'hai fatto, Pearl? Eir non da il suo potere per niente-

Non gli rispondo, decido solo di chiudere gli occhi.

-Non fingere di dormire... sei diventata una sua allieva, vero?- la sua voce è piena di dolore –Ti prego, Pearl, non dirmi che hai accettato di essere una sua allieva-

Deglutisco. –Saresti morto se non l'avessi fatto- sento gli occhi riempirsi di lacrime. Non li apro, non voglio che le veda, non voglio che capisca quanto sto male.

-Non dovevi- mi prende per le spalle e mi scuote delicatamente.

-Non potevo lasciarti morire- sto tremando. Apro gli occhi e incontro il suo sguardo. È viola scuro, preoccupato.

-Nessuno ha mai fatto una cosa simile per me- mi lascia le spalle. Un attimo dopo mi stringe a sé. Io gli avvolgo le braccia intorno al corpo. Mi sento stranamente confortata dal suo abbraccio. Come se nulla al mondo potesse ferirmi.

Il bacio arriva senza che me ne renda conto. Lui appoggia prima le labbra sulla mia guancia, poi si sposta fino ad arrivare alle labbra. Me le morsica dolcemente, me le stringe tra le sue, quindi si fa strada delicatamente con la lingua. Tremo, sento quasi che potrei sciogliermi. Mi accarezza lentamente il palato, la lingua, l'interno delle labbra, poi si ritrae. Ho le palpitazioni. Non so perché, ma ho la sensazione che questo sia un bacio segreto. Dato nel buio di una stanza, durante un muto abbraccio. Non dico nulla. Lui non dice nulla. Mentre me ne sto lì, il suo sapore ancora sulle labbra, non riesco a pensare ad altro che a quel bacio. Sono confusa, affascinata, eccitata. Mie pensieri mi passano per la mente. Mi chiedo se mi abbia baciata perché ha sentito ciò che gli ho detto prima di uscire. Sarebbe molto imbarazzante. Per un secondo penso a Nan, ma mi sforzo di concentrarmi su dell'altro. Mi vengono in mente le parole di Eir. Devo essere casta.

-Non ti preoccupare- mi sussurra Loki, come se percepisse il dubbio -il voto riguarda solo le unioni carnali vere e proprie, non i baci-

Non gli rispondo. Fingo di dormire. Lui mi stringe di più a sè e resta immobile.

Infilo il cucchiaio nella minestra e glielo avvicino alla bocca

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Infilo il cucchiaio nella minestra e glielo avvicino alla bocca. Loki mi fissa con un mezzo sorriso. È sempre seduto nel letto, ma sta visibilmente meglio.

-Non sono un bambino- borbotta, mentre apre la bocca per farsi imboccare.

-Appunto, non dovresti lamentarti- lo rimprovero -e visto che non vuoi mangiare ti costringo a farlo-

Mi sorride. –Ti piace prenderti cura di me, eh?-

-Certo, mi piace molto dover fare la babysitter- esclamo, sarcastica. Lo imbocco ancora.

-Chi è Nan?- non appena lo dico, beh, vorrei non averlo detto. Loki s'irrigidisce.

-Chi te ne ha parlato?- chiede. È atono.

-Sol- rispondo.

I suoi occhi diventano rossi. È arrabbiato. No, è furioso. –Piccola strega, non vedo l'ora che il lupo la divori- sbotta. C'è qualcosa in lui che quasi non riconosco.

-Chi è Nan?- ripeto, il tono che non ammette repliche.

-Nessuno, io non voglio parlare di lei- guarda altrove.

-L'amavi?- gli chiedo e ripenso al nostro bacio. Forse non vale nulla. Forse per lui questo è solo un gioco. Ama un'altra. Il pensiero mi stringe lo stomaco.

-Sei una caparbia, lo sai?- chiede, visibilmente teso.

Resto in silenzio. Non avrei dovuto permettergli di baciarmi. Abbiamo solo complicato le cose.

-Una ragazza a cui ero molto affezionato- dice solo. Scorgo il dolore nella sua voce. –Ora parliamo di una cosa più importante: cosa ti è venuto in mente di accettare di diventare l'allieva di Eir? Sei impazzita?-

-Volevo solo salvarti- mormoro, improvvisamente imbarazzata.

Il suo sguardo si addolcisce. –Sei stata comunque sciocca- mi accarezza la guancia –troveremo un modo per liberarti da questo problema, va bene?-

Gli sorrido. –Grazie- sussurro –ma sono disposta a prendermi le mie responsabilità-

-Le tue responsabilità? Hai voluto salvarmi, in un certo senso è colpa mia-

-Non prenderti la colpa quando non ce l'hai-

Non mi risponde, ma il suo sguardo brilla.

Appoggio il piatto sul comodino. Gli accarezzo i capelli. Restiamo in silenzio. È strano questo momento. Perfetto. È come se ci fosse una completa intesa tra di noi. Un attimo di perfezione.

-Dimmi- mormora Loki -a parte quello che hai promesso a Eir, a chi dobbiamo favori?-

Sorrido. -A Mani e Sol- e gli racconto rapidamente tutto quello che è successo. Quando faccio il nome di Hati, Loki strizza gli occhi. Faccio finta di nulla. Sto attenta a non nominare Vali e Loki non mi chiese come mi sia venuta l'idea di coinvolgere Mani.

-Mi dovrò dare da fare- conclude -e dovrò anche riportarti al campus prima che qualcuno inizi a spargere la voce che sei fuggita con un bellissimo e affascinante ragazzo-

-Saresti tu?- chiedo, sarcastica.

-Ovviamente-

E non posso fare a meno di scoppiare a ridere.

NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao ❤

Che ne pensate di questo capitolo?

A presto

A Norse Myth: L'amore ingannevoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora