PATTINAGGIO SUL GHIACCIO

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Il giorno seguente al ballo Loki mi passa a prendere. 

-Non ci occupiamo del caso?- chiedo.

-No, oggi ci prendiamo un giorno di vacanza- mi risponde e sono certa che ci sia qualcosa che non mi dice.

Vorrei parlargli di quello che è successo tra di noi, ma è veramente successo qualcosa? Forse sto vedendo qualcosa che non c'è. Il posto in cui mi porta è una landa desolata. Ovunque mi giri vedo solo ghiaccio. Non ho mai visto un luogo così. Grossi fiocchi di neve cadono dal cielo bianchissimo.

-Mi chiedo perché non sto andando in ipotermia- mormoro quando mi rendo conto che non ho neppure freddo.

Loki ride. –Credi che non abbia pensato a tutto?- alza la mia mano, quella che ancora stringe nella sua, e me la mostra. Alcune rune sono disegnate sul palmo da una specie di inchiostro blu.

-Sono una protezione- capisco.

-Esatto- mi strizza l'occhio, orgoglioso.

-Dove siamo?- chiedo.

-A Jǫtunheimr, la terra dei giganti di ghiaccio- mi sorride.

-Voglio sperare che non verremo aggrediti- rispondo, fingendomi scettica al riguardo.

-Non dovremmo- non perde il suo buon'umore.

-Lo sai che non è una risposta rassicurante, vero?-

-Diciamo che potrebbe essere un problema se incontriamo Skadi, per me potrebbe essere un problema, probabilmente lascerebbe te in pace, ma io... neppure la protezione del Vecchio servirebbe a qualcosa se la incontrassi nel suo territorio-

-Chi è Skadi?- chiedo. Il nome non mi è nuovo.

-Una lunga storia-

-Raccontamela-

Sorride. –Diciamo che lei mi accusa di aver causato la morte di suo padre, in realtà io attuai solo il piano, ma con il consenso di tutti gli altri dei- sospira e fa una smorfia –sei certa di voler ascoltare questa storia?-

-Non puoi più tirarti indietro- mi metto le mani sui fianchi.

-Va bene, diciamo che un giorno io, il Vecchio e un altro dio eravamo in viaggio per Nove Mondi e io ho... per farla breve mi sono messo a discutere con un pennuto-

Non riesco a trattenermi e scoppio a ridere. –Un pennuto?-

-Un gigante trasformato in pennuto, ho provato a colpirlo con un bastone, volevo fare l'eroe, lo ammetto, ma l'uccello mi ha trascinato per chilometri e mi ha lasciato andare solo quando gli ho giurato che gli avrei portato Idunn-

-Ma è orribile!-

-Lo dici a me?-

-E tu non gliel'avrai... sì, gliel'hai consegnata sicuramente-

-Cosa potevo farci?-

-Qualsiasi altra cosa- sospiro –e com'è finita la storia?-

-Sono stato caldamente invitato ad andarla a prendere, quindi mi sono fatto prestare il mantello di Freya, che permette di trasformarsi in un falco e soprattutto nascondeva la mia presenza, e sono volato fino al castello del gigante- fa una piccola pausa –Idunn era da sola nel castello, così l'ho trasformata in una noce e sono partito per tornare ad Asgard, ma il gigante mi ha inseguito, così quando siamo arrivati ad Asgard un grande fuoco lo ha arrostito- sorride –Skadi è la figlia di quel gigante e non mi ha mai perdonato questa cosa-

-Diciamo che il gigante un po' se l'è cercata-

-Lo penso anch'io, ma se dovessimo incontrarla, beh, è meglio se non glielo dici-

A Norse Myth: L'amore ingannevoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora