CONFIDENZE

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Quando mi sveglio sono sdraiata nel letto. Sbatto le palpebre. La stanza è completamente buia. Mi stiracchio, cercando di abituarmi all'oscurità.

-La mia bella addormentata si è svegliata- dice una voce con una dolcezza che mi sorprende.

-Ho dormito molto?- chiedo, strofinandomi gli occhi con il dorso della mano.

-Abbastanza- esce dall'ombra. Non ha più i capelli scuri, ma sono fulvi. Indossa una camicia bianca e un paio di jeans.

-Cambiato tinta?- chiedo ironica.

-Oh, questo è il mio colore naturale, ma quando vado tra i mortali preferisco cambiarli- scuote la testa e un attimo dopo i suoi capelli tornano castano ramati -meglio?- mi chiede.

Annuisco.

Si siede sul bordo del letto –Hai fame?-

Solo ora mi accorgo che, beh, sì, ho fame. In effetti non ricordo quando ho mangiato l'ultima volta. Annuisco.

-Ottimo, perché io muoio di fame, ti porto qualcosa- si alza ed esce.

Io ne approfitto per recuperare la mia borsetta. È appoggiata sul comodino. L'apro e prendo il cellulare. Ci sono un paio di chiamate di mamma e un messaggio di Grace. Mi mordo le labbra. Detesto far preoccupare le persone.

Chiamo subito mia madre. Non so esattamente cosa le dirò. Non posso certo spiegarle cosa sta succedendo.

-Tesoro- esordisce lei –tutto bene?-

-Sì, scusa, ieri ero esausta, mi sono addormentata subito- e le rifilo una bugia –purtroppo non posso restare molto al telefono, devo accompagnare Grace in biblioteca per fare una ricerca- sto diventando come Loki. Sto imparando a ingannare.

-Va bene... se hai bisogno di qualcosa chiamami, okay?-

-Certo- ho il cuore in gola.

-Non si tratta di esseri magici, vero?- mi chiede mia madre, preoccupata.

-No, nulla del genere- mento.

Quando riattacco vedo Loki entrare con un vassoio. –Non sapevo cosa portarti così ho preso varie cose-

Mi sfugge un sorriso. –Sembri quasi umano così-

-Lo prendo per un complimento- si siede sul letto.

Prendo una tazza di caffè. Vicino c'è un bicchiere con un liquido dorato. –Cos'è quello?-

-Idromele- dice prendendolo –ne vuoi provare un sorso?-

Scuoto la testa.

-Meglio, ce n'è di più per me- ne beve un sorso. Non sembra particolarmente felice. In realtà a pensarci bene i suoi sorrisi non sono mai pieni di gioia, ma c'è sempre un velo di malinconia. Mi chiedo se non nasconda la sua infelicità dietro una parvenza giocosa. Mi si stringe il cuore. È una cosa che faccio spesso anch'io. Nascondere la tristezza, evitare così che mi mangi viva.

Mangiamo in silenzio. In realtà io non so cosa dire. Prima di tutto perché, in effetti, non sono una gran chiacchierona. E poi improvvisamente mi sento triste.

Loki sembra percepire il mio cambio di umore. –Posso chiederti chi è il ragazzo che è stato così sciocco da non capire che sei una vera perla?-

Mi sfugge un sorriso. Non dovrei dirglielo, ma lo faccio. –Mia madre frequenta dei mezzielfi... è complicato, lo fa perché crede che non bisogna mai allontanarsi troppo da chi si è- sospiro -una volta ha insistito perché uscissi con un ragazzo, crede che sia meglio frequentarsi tra simili- do un morso alla crostatina che ho in mano.

-Tipo un fidanzamento combinato?-

-Non proprio... okay, forse un po'- ripenso al primo incontro con Stuart. Suo padre era stato un corteggiatore di mia madre... una situazione molto imbarazzante. Stuart è un ragazzo divertente e amabile. Un mezzelfo che ha ereditato ben poco dei poteri di suo padre.

-E questo mezzelfo non ti capiva?- indaga, comprensivo.

-Credeva che non dovessi usare i miei poteri... non voleva neppure che guardassi le creature magiche quando ne incontravamo una... ma io non posso negare chi sono-

-Non devi farlo- la sua voce è seria –sei davvero molto brava, diventerai una maga potente se lo vorrai... io potrei continuare a insegnarti-

Lo fisso. –Perché lo fai?-

-Perché non dovrei?- aggrotta la fronte e si finge sorpreso.

-Nascondi qualcosa, lo sento- sussurro.

-Tutti nascondiamo qualcosa... magari voglio sedurti- dice ironico. Il suo sguardo però brilla.

-Forse... oppure c'è qualcosa che non vuoi dirmi- non abbasso lo sguardo.

-Chi lo sa... comunque posso dirti che ho in mente un bel programmino per oggi- esclama Loki, sorridendo.

-Perché questa cosa non mi piace?-

-Perché non ti fidi di me, prima però dobbiamo passare a trovare una persona- borbotta Loki e senza preavviso mi afferra per la vita.

Lancio un urlo di sorpresa, inutilmente.

-Al castello di Folkvang- urla.

NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao ❤

Questo in realtà è un capitolo di passaggio. Il prossimo, che se riesco lo pubblicherò già stasera, sarà più lungo.

A presto!

A Norse Myth: L'amore ingannevoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora