IL SERPENTE

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Sono esausta. Ho la gola che mi brucia e anche la pelle. È come se avessi preso troppo sole. Cerco di non grattarmi, anche se ne ho la tentazione. Il fastidio è orribile. Faccio una smorfia.

-Sei leggermente rossa- mormora Loki, i capelli che gli ricadono sugli occhi.

Sono seduta nella tenda con lui. –Mi fa male- borbotto.

-La runa Kenez può dare questi effetti le prime volte che viene usata- mi rassicura lui.

Annuisco. –Sei sicuro che nessuno ci abbia sentito?-

-Non si è svegliata nessuno a parte tuo fratello- mi accarezza la guancia, quindi mi bacia sulla fronte –sei stata molto brava-

-Non dirmi che era una prova-

-No, non la era-

-Altrimenti non ti avrei mai perdonato- gli faccio la linguaccia - c'è un modo per far smettere questo prurito?- chiedo.

-Potrei provare qualcosa- si spinge in avanti e mi bacia sulle labbra.

-Non è qua che mi fa male- dico, ridendo.

-Ah, no?-

Scorgo qualcosa con la coda dell'occhio muoversi nella tenda. M'irrigidisco e Loki si accorge subito che qualcosa non va.

-Cosa succede?- mi chiede.

-C'è qualcosa- lo scavalco e mi nascondo dietro di lui. Okay, non è molto coraggioso, ma per questa notte non ho proprio voglia di altre sorprese.

La cosa striscia e finalmente lo vedo. È un serpente che sembra avere delle squame fatte di ghiaccio. Avanza lentamente, facendo saettare a mezz'aria la lingua.

-Skadi- sussurra Loki –è un serpente di ghiaccio- sento la paura nella sua voce –esci di qua-

-Usciamo insieme- mi metto in ginocchio per alzarmi.

-No, io resto qua a sistemare questa cosa-

-Allora resto anch'io-

Loki non fa in tempo a rimproverarmi. Il serpente si alza sulla coda e si getta in avanti. Ci metto un attimo a comprendere che non sta mirando Loki, no, sta mirando me. Mi riesco ad abbassare appena in tempo per non essere colpita. Rotolo sul fianco. Batto la fronte.

Loki lancia un grido furioso. Colpisce il serpente con il fuoco e lo incenerisce.

Tutto resta immobile per alcuni istanti, poi lui si volta verso di me. Per un attimo ho paura. Ha lo sguardo iniettato di sangue. È terribile. Mi fissa alcuni istanti, batte le palpebre e torna normale.

-Stai bene?- mi chiede, chinandosi su di me –Non ti ha morsa, vero?-

-No, sto bene- mormoro. La voce mi trema. Sono terrorizzata.

-Sei ferita- sussurra lui.

Mi porto una mano alla fronte. Sento che è bagnata. Quando guardo le dita vedo che sono macchiate di sangue. –Non è nulla di grave- mormoro –devo aver sbattuto la testa quando mi sono buttata per evitare il serpente-

-Ti ha attaccato per ferire me- c'è qualcosa di strano nella sua voce.

-L'importante è che ce la siamo cavati- dico -siamo una vera squadra-

Lui resta in silenzio. Sta pensando e questo non mi piace per niente.

-Va tutto bene- allungo una mano per accarezzarlo. Lui si lascia toccare, ma c'è qualcosa nello sguardo. Ha preso una decisione e so che non mi piacerà per niente. Potrei dirgli qualcosa, ma non ci riesco.

La mattina dopo se ne va. Mi ha lasciato un biglietto in cui mi dice che non può mettere a rischio la mia vita. Lo fisso senza sapere cosa fare, mentre una gelida sensazione mi stringe lo stomaco.


NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao ❤

Cosa ne pensate?

A presto

A Norse Myth: L'amore ingannevoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora