FUGA (PRIMA PARTE)

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Loki mi tiene stretta a sè come se fossi la cosa più importante del mondo. Potrei stare per sempre dentro il suo abbraccio.

-Ho avuto paura- dico piano.

-Lo so, lo so, ma ora ci sono io- mi spinge un po' indietro per potermi guardare in visi –dobbiamo andare, te la senti di camminare?-

Annuisco. –Sì, me la sento-

-Allora andiamo- mi prende per mano e ci dirigiamo verso l'uscita della stanza.

-È stato lui a rapire i semidei- gli dico, mentre camminiamo nel corridoio buio. Ho il cuore in gola.

-Lo immaginavo, è sempre stato subdolo- fa una smorfia.

-Forse li tiene prigionieri da qualche parte- continuo.

-Forse- mi trascina lungo il corridoio.

-Se li ritrovassimo potremmo... -

-No, assolutamente no, è troppo pericoloso-

-Dobbiamo, abbiamo bisogno di una prova- mi fermo.

Loki si volta e restiamo immobili un attimo. Ci fissiamo. È una sorta di gioco a chi riesce a mantenere lo sguardo più a lungo. Alla fine Loki sospira. –Va bene, salviamo questi semidei-

-Dove può tenerli?-

-Non sai neppure dove li nasconde?- sembra divertito.

-Se lo sapessi non credi che te lo direi subito?-

-Sarebbe la cosa più logica- sospira –questi castelli hanno le prigioni nei sotterranei, come ogni buon castello che si rispetti- si guarda intorno –vieni- mi porta con sé.

Lo seguo.

Le scale conducono in un luogo che non riesco a vedere. Sento delle grida. C'è qualcuno là sotto. Loki fa un passo avanti, ma si ferma immediatamente. Aggrotta la fronte, scuote la testa. I capelli gli ricadono sul viso. Io stringo la sua mano.

-Non possiamo scendere- mormora.

-Cosa?-

-Barriere magiche, rune, probabilmente qualche mostro, forse delle manticore- scuote nuovamente la testa, quindi si gira verso di me –non possiamo rischiare-

-Ma dobbiamo... -

-Non se ciò potrebbe ucciderci- mi accarezza i capelli -Dobbiamo andare, a loro penseremo quando saremo fuori, okay?-

Ha ragione. Non mi va di lasciare quelle persone là sotto, ma non c'è scelta. –Usciamo di qua-

Loki annuisce, quindi ci dirigiamo verso l'uscita... un drago spunta dal nulla e ci sbarra la strada. Balzo indietro. Sul dorso del drago c'è Vali, il viso insanguinato. Sono certa che sia stato Loki a ridurlo così. I suoi occhi brillano di odio.

-Dove credete di andare?- chiede.

-Mi dispiace per te, ma la tua ospitalità è davvero pessima per cui ce ne andiamo- risponde Loki,  il tono è leggero, come se stesse parlando con un amico.

-Tu te ne puoi andare, ma Pearl resta con me- mi sorride –non credi di stare meglio con me?-

-Voglio andarmene, Vali, ti prego- mormoro.

Lui sbuffa. –Tutte pazze per Loki- ride, una risata folle, isterica –non ho mai capito queste cose... tutte pazze di lui tranne la bella Nanna, vero?-

Loki s'irrigidisce. –Lascia stare Nanna, lei non c'entra nulla- e dalla voce capisco che ha paura di ciò che potrebbe dire.

-C'entra invece- Vali si rivolge a me. È sorridente, stranamente calmo. –Lo sai che Nanna era una principessa umana prima di venire ad Asgard?-

Lo fisso sorpresa. No, non lo sapevo. –Com'è diventata una dea?-

-Balder, lui si è innamorato di lei fin dall'inizio, perfino quando lei era fidanzata con un altro- ride –c'è stata una battaglia per lei, se cerchi bene trovi ancora qualche mito al riguardo tra i mortali-

Guardo Loki. Lui non parla, fissa solo Vali. –Lei ha lasciato il mortale per Balder?-

-Assolutamente no, lei ha detto a Balder che non era degna di lui e tante altre sciocchezze, sapeva bene che il modo migliore per attirare un uomo è non rendersi disponibili fin da subito- fa una pausa prima di proseguire –in pratica Balder si era così infatuato di lei che ha convinto Odino a renderla una dea quando il fidanzato è morto in circostanze poco chiare-

Una dea. Nanna, la mortale, la principessa che diventa dea. Improvvisamente comprendo perché Loki si sia innamorato di lei. Appartenevano entrambi a un altro mondo e sono riusciti ad arrivare ad Asgard.

-Lei però non ha acconsentito subito a sposarlo, sono passati secoli- ride –Balder però non si è mai arreso, lei era l'irraggiungibile-

Loki continua a non parlare e questo mi preoccupa parecchio.

-Alla fine Nanna ha accettato, i due si sono sposati, dicono che il matrimonio sia stato molto bello, tu, Loki, avrai partecipato-

Non risponde.

-Nanna però ha sempre continuato a tenere aperto il fronte Loki- ride –così quando si è stufata di Balder non ha fatto altro che dare al nostro burlone qualche input, si è finta una povera fanciulla costretta a stare con un uomo che non ama-

-Non è vero- dico –Nanna si è uccisa per il dolore della morte di Balder-

-Così raccontano le storie... io lo chiamerei senso di colpa, vero, Loki?-

Sono certa che Loki non risponda, invece sbaglio.

-Lei non mi ha mai chiesto di uccidere Balder- dice, la voce tremante di rabbia.

Le parole mi sorprendono.

-Non a parole, ma ti ha indotto a farlo... il tuo debole sono sempre state le donne- sorride, sembra un predatore –perché pensi che ti abbiano affiancato questa ragazza?- mi indica con un gesto della mano –Bella, sensuale, tremendamente simile a Nanna-

-Io non sono Nanna- dico con rabbia. Le mie parole rimbombano nel corridoio. Io non sono Nanna e non voglio essere paragonata a lei.

-No, hai ragione, non sei Nanna- mi risponde Vali –la domanda è se anche Loki lo ha capito che non sei lei-

Loki è in silenzio. Qualcosa si muove nel suo sguardo, qualcosa che non riesco a identificare.

Non so cosa fare, non so cosa dire, poi, finalmente, Loki parla.

-Io amo Pearl perché è Pearl, non potrei mai amarla solo perché assomiglia Nanna-

Il cuore mi si stringe. Queste parole riescono a rassicurarmi.

-E ora spostati, Vali, perché fosse l'ultima cosa che faccio, ma io la porto fuori da qua-

-Vuoi davvero andare con lui?- mi chiede Vali –L'offerta è sempre valida, stare al mio fianco-

Resto immobile, mentre un'idea si fa strada in me. C'è solo un modo per riuscire a uscire da qua.

NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao ❤

Cosa ne pensate di questo capitolo?

Presto pubblico la seconda parte

A Norse Myth: L'amore ingannevoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora