IN RIVA AL MARE

61 11 2
                                    

Loki mi porta con sé, stringendomi la vita con un braccio, in una casa su una scogliera che da sul mare. Lo spettacolo è incredibile. Le onde si gonfiano, alzandosi come spumosi destrieri.

-Che meraviglia!- esclamo.

-Uno dei miei rifugi- mi lascia la vita.

Mi volto verso di lui. –Grazie per avermi salvata-

Lui si stringe nelle spalle. –Te la stavi cavando bene- ridacchia –gli hai dato la borsetta in faccia, credo che non fosse mai capitato prima-

Cala un silenzio imbarazzante, rotto solamente dal rumore delle onde che s'infrangono contro lo scoglio. L'aria profuma di salsedine. La luna c'illumina. Questo posto è molto bello. Faccio un giro su me stessa. All'orizzonte si vede solo il mare.

-Mi dispiace di averti messa nei guai-

Mi volto e gli sorriso. –Tu che ti dispiaci di qualcosa?- chiedo ironica. Ho il cuore che mi batte forte. Vorrei andarmene dopo il modo in cui lui mi ha trattata, ma vorrei anche che lui mi baciasse. Ho voglia di baciarlo.

-Ogni tanto mi dispiaccio anche- esclama Loki.

-Come facevi a sapere che ero in pericolo?-

-Io so tutto- risponde con un sorriso fastidioso.

-Tu mi spiavi- lo correggo.

Loki ride. –E secondo te io perderei tempo a spiarti?-

-Certo- mi metto le mani sui fianchi e assumo un'espressione minacciosa.

-E ti dispiacerebbe se lo facessi?- il suo tono cambia.

Mi mordo la lingua prima di rispondere di no. La verità è che se fosse un'altra persona, beh, mi farebbe arrabbiare, ma con Loki è tutto così strano, così imprevedibile. –Solo se non mi permetterai più di aiutarti nella tua missione- dico infine.

-Vuoi davvero aiutarmi? Tu sei pazza- ma sorride mentre lo dice e noto qualcosa nel suo sguardo. Lui è felice che io lo voglia aiutare.

-Senti chi parla- lo provoco.

-Touché- si porta le mani al cuore come se lo avessi colpito a morte, quindi barcolla all'indietro come se stesse per cadere.

-Smettila di fare il pagliaccio-

-Ma questa è la mia natura... una delle mie tante nature- è serio –Pearl, non è semplice trattare con me- non sta più sorridendo. Le cicatrici brillano sulle sue labbra.

-Sono abituata a trattare con i casi difficili- dico, ironica.

-Sei ben più comprensiva degli dei-

Sorrido. –Quindi ti odiano praticamente tutti-

-Sì... sono tutti invidiosi, diciamo la verità. Nessuno di loro ha il mio fascino e il mio carisma... però piaccio molto alle donne-

-Di questo non avevo dubbi- borbotto sarcastica. La brezza mi porta il profumo di salsedine del mare. –Io scendo sulla spiaggia- decido e senza attendere altro m'incammino verso la scaletta che porta al bagnasciuga.

Loki non mi risponde, ma sento i suoi passi dietro di me. Faccio un gradino per volta. Di fronte a me posso vedere le dune mosse dal vento e il mare scuro. Sento il dolce rumore delle onde che s'infrangono e mi ricordo di notti d'estate passate sulle spiaggia. Quando scendo dall'ultimo scalino la mia ballerina affonda nella sabbia. Mi sollevo leggermente il vestito e, toltami le scarpe, m'incammino verso il mare. Mi fermo solo quando sono sul bagnasciuga. Resto immobile a osservare.

Loki mi si è avvicinato. Lo guardo con la coda dell'occhio, come si guarda il sole per paura di rovinarsi la vista. Eppure sento la sua presenza comunque, come se lo guardassi direttamente.

A Norse Myth: L'amore ingannevoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora