Mel
L'acqua che scorre su tutto il mio corpo scioglie i mie nervi. I pensieri che scivolano, aleggiando nell'aria come vapore, lasciando la mia testa libera da tutto.
Esco dalla doccia e avvolgo un asciugamano intorno al mio corpo, dopodiché tampono i capelli con un altro più piccolo.
Esco dal bagno della camera e trovo il lupetto che gira per la stanza toccando vari oggetti posizionati in modo sparso.L'ordine non è mai stato il mio forte.
«Cos'è?» mi chiede di spalle, mi avvicino e vedo l'oggetto che ha in mano «Il cuore di Kandrakar, si dice contenga un potere immenso come la guardiana da cui è stata estratta.» aggrotta le sopracciglia perfette, confuso. «Estratta da una guardiana? Intendi...» «Esatto. Lo hanno tirato fuori dal suo corpo prima della sua morte, in seguito fu messo in una teca magica per proteggerlo e oltre quello fu messo anche una nuova guardiana a protezione del cristallo. Il suo potere è qualcosa di incredibile. Se credi alle favole almeno.» mi allontano e frugo nell'armadio in cerca di vestiti puliti.
«Secondo te questo potere non esiste?» «La Pietra possiede dei poteri? Sì. Poteri incredibili? No. L'unica cosa che è in grado di fare quella pietra è annullare gli incantesimi di un certo livello.» si volta di scatto verso di me, so quello che pensa ma non funzionerà «Non ci sperare. Non ti restituirà la vista, il potere usato per oscurati gli occhi, è qualcosa che una semplice pietra non può annullare così. Sai cosa ti ha reso cieco?» chiedo «Uno stregone, se non ricordo male.» «No.» «Si... è successo...» avevo il vago sospetto che non sapesse chi fosse stato, ma come poteva...
Lei l'ha colpito a tradimento. «Si ti hanno lanciato l'incantesimo, ma non per renderti cieco. Quella che voi venerate come Dea Luna ha interferito, privandoti solo della capacità di vedere. Sono più di cinque decenni che sei in quello stato e dubito esista un modo semplice per tornare come prima.» poggia la pietra ed esce dalla stanza in silenzio, so di essere stata rude ma non c'è soluzione a quello che quella megera gli ha fatto.
Dea di sto cavolo.Scendo e lo trovo seduto sul divano con gli occhi chiusi «Senti io...» alza una mano zittendomi subito «In realtà non so perché ci ho sperato per un attimo. So che non c'è soluzione a questo. Lo so da anni ormai e l'ho accettato, o almeno lo credevo. Il branco ha continuato ad accettarmi anche se in questo stato e ne sono grato, ma anche se il tempo passa e la cecità persiste, è sempre più faticoso mantenere il ruolo. Sono io a non accettarmi così.» mi siedo accanto a lui e lo prendo per mano «Anche senza gli occhi tu resti un Alpha, questo è ciò che devi accettare.» lo lascio lì mi rifugio nella mia stanza privata.
«Giovane padrona guardi.» mi consegna la boccetta contenente un liquido bianco luminoso. «Hai fatto i dovuti test? Effetti collaterali?» «Nessuno giovane padrona. La pozione funziona perfettamente. Lo consegnerà?» Dopo settimane di prove e modifiche finalmente è riuscita.
Adesso potrò ricongiungerli. Metto la fialetta all'interno di una scatola per proteggerla.
Esco dalla stanza e ritorno indietro, trovo il lupo sulla soglia della porta. «Ti devo chiedere un favore.» senza voltarsi mi chiede di cosa ho bisogno «Riunisci tutti i Capi Clan qui e fa venire anche tuo padre. È importante.» «Ci aiuterai?» chiede di nuovo «Chissà.»
Nel pomeriggio inoltrato ogni capo siede nel mio salotto, compreso il padre di Axel. Aspettano tutti una mia parola, la tensione che aleggia nella stanza è palpabile. «Perché siamo qui?» chiede Tifeo - il re dei giganti - nella sua versione in miniatura. «Ho preso la mia decisione. Vi aiuterò contro questo male e bla bla bla - sorridono soddisfatti come se fosse merito loro il mio cambiamento di decisione - ma a una condizione.» i sorrisi muoio sui loro volti facendo sorridere me stavolta.
«Che cosa vuoi?» chiede la fatina, concentro il mio sguardo su di lei che inizia a tremare di paura. Il fatto che sappia cosa sono in grado di fare e mi tema, non fa che rendermi felice.
«Jonathan Shadowmoon - mi avvicino a lui fino a essergli di fronte, l'unico oltre al figlio a essere rimasto in piedi - ti ricordi di me?» guarda ogni centimetro del mio viso ricercando tra i ricordi anche la più piccola informazione. «Mel?» chiede in sussurro, annuisco e in un attimo avvolge il mio corpo in un abbraccio. «Come puoi avere ancora questo aspetto?» domanda sorpreso «Lunga storia, ma ho una cosa da chiederti.» annuisce e gli prendo la mano nella mia. «Vuoi raggiungere Christine?» la tensione si fa più palpabile, nessuno ha il coraggio di proferire parola.
«Quando era ancora in vita ha avuto una visione e mi ha chiesto di aiutarti.
Hai vissuto troppo a lungo senza una compagna. Tuo figlio è forte come lo eri tu, se non di più, è un grande Alpha e il tuo degno successore per il branco. Non hai più niente che ti trattenga qui.» gli rivelo ciò che già sapeva, i suoi dubbi vengono dissipati dalle mie parole. «Voglio rivederla.» dice, evitando lo sguardo del figlio «Tieni - gli consegno la scatola con la fiala - usala quando ti sentirai pronto. Mi ha chiesto di trovare un modo per annullare la maledizione e permetterti di morire, sapendo già che la vita eterna non era ciò che desideravi. Dopo ricerche continue ho trovato un modo e dopo vari test sono giunta alla soluzione. Questo non avrà effetti collaterali e potrai raggiungerla.» prende la scatola e mi ringrazia.Per i lupi perdere la propria compagna è un tormento senza fine che solo la morte può alleviare. Solo quando le due anime si ricongiungono, e solo allora saranno in pace. Conosco Chris e John da più di due secoli e posso dire con certezza che sono la coppia perfetta.
E non meritavano questo.
Con la coda dell'occhio, vedo una lacrima sfuggire dall'occhio sinistro di Axel.A essere sincera non ho considerato il fatto che magari, lui non fosse pronto a dire addio a suo padre. Forse sperava che almeno lui, rimanesse per sempre. Eppure non è così che deve andare. «Questa era una delle mie condizioni ed è stata soddisfatta. Parteciperò a ogni vostro incontro per decidere sul da farsi. Accettate questo e avrete un accordo con me. E ricordate posso cambiare idea in qualsiasi momento. A voi non devo niente.»
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Deadly Embrace - Abbraccio Mortale
Random«Perché dovrebbe aiutarvi?» chiede Jay al posto mio «Ce lo deve.» dice la fatina sicura di sé «Che belle ali che hai...» mi complimento mentre lei sorride compiaciuta e fiera di sé.«Chissà cosa proveresti se te le strappassi una ad una.» sbianca sub...