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Mel

Sono passati un paio di giorni da quella sera, quasi una settimana.
Non ho più ne visto né sentito Axel da allora. È tutto un fottuto casino.
Sono stata una stupida quella notte avrei dovuto fermarlo o dare una spiegazione qualunque, una bugia era meglio del silenzio che ho dato.
Non sono mai stata così, non mi sono mai sentita debole e impotente.
Nemmeno quel giorno...

Jay è stato al mio fianco, dopo che gli ho raccontato ciò che era successo con lui nei giorni precedenti, mi ha chiesto scusa e mi ha capita.
È il mio migliore amico, e ora più che mai ho bisogno di lui.

Ha cercato di convincermi più volte ad andare da lui per parlare e chiarire tutta questa situazione, ma inutilmente, mi sono sempre rifiutata.

Io non so perché ma il solo pensiero che vada come penso, mi fa venire voglia di rinchiudermi in camera e rimanere lì per sempre. «Mel non puoi rimanere qui per sempre, ridotta così.» dice il mio amico dalla porta della mia camera. «Non sono sempre qui, ho anche lavorato...» improvviso.

«Adesso mi hai stancato, alza il culo, lavati, vestiti e preparati mentalmente perché adesso ti porto da lui.» sbotta lui «Non ho alcuna intenzione di andare da lui.» senza preavviso mi prende sulla spalla ed esce di casa, corre fuori dalle Terre degli Esiliati, anche con me sulle spalle si muove agile tra gli alberi.
Non mi oppongo alla sua stretta ferrea da lupo, dentro di me so che è la cosa giusta da fare, eppure ho una strana sensazione.

Ondeggio mentre lui corre per un tempo che mi sembra lunghissimo e in effetti è così, se non erro sono passate quasi tre ore di corsa. Contando che Jay è uno dei lupi più veloci che conosco e posso dire con certezza che normalmente ci sarebbe voluto di più. «Eccoci.» sussurra a se, al confine del branco ci sono degli uomini di pattuglia.

Ci avviciniamo, o almeno lui, io sono ancora a penzoloni sulle sue spalle. «Chi siete?» chiede uno di loro «Vogliamo parlare con l'Alpha. Potete farci passare?» uno di loro si allontana per poi tornare dopo qualche secondo.

Da quello che so i lupi sono in grado di parlare telepaticamente sia da umani, che nella forma di lupo, visto che in forma di animale non hanno l'abilità di parlare.

È un potere concesso loro dalla fantomatica Dea.
Pff. Pagliaccia.

Ci fanno passare e dopo qualche minuto di corsa arriviamo al centro di un villaggio, in lontananza si intravede una grande abitazione, probabilmente la casa branco. Jay riprendere la corsa e in un battibaleno ci ritroviamo davanti al portone.

Entra e chiede a chi incontra dove si trova l'Alpha, seguendo le indicazioni arriviamo davanti a un'altra porta. Bussa e dopo il permesso di una voce entra.

Molla la presa e vado con il culo per terra «Brutto coglione mi hai fatto male.» urlo «Che cosa volete?» chiede l'uomo dietro di me. «Niente ora ce ne andiamo.» dico provando a uscire di qui invano, visto che uno stallone si è posizionato davanti alla porta non permettendomi di varcare la soglia. «No. Devi parlare con lui.» «Jay spostati.» sentenzio, ma lui niente rimane lì. «Non ho tempo da perdere, parlate o andate via.» il tono freddo mi congela sul posto, mi volto rivolgendo tutta la sua attenzione a lui.

«Io... io...» di nuovo, non ci riesco. «Allora?» chiede lui insistendo. «D'accordo parlo io. Quello che è successo è stato un malinteso. Non sapevo che fosse la tua compagna, ne che ne avesse uno in realtà. Bhe sai, essendo una strega... Io e Mel abbiamo avuto questa relazione per un po', ma sin da subito siamo stati chiari che non ci sarebbe stato altro. Io aspetto la mia compagna in un certo senso e lei la persona giusta. Stava per dirmi che forse l'aveva trovato ma non gli ho lasciato il tempo per farlo. La colpa è mia...» spiega Jay mente io resto muta in un angolo.

«Perché non me l'hai detto quella notte?» chiede «Io...io non lo so...» si alza e gira intorno alla scrivania, viene verso di me. Cerco di arretrare ma il muro blocca la mia fuga.«Lo sai invece, dimmelo. Perché?» lo spingo lontano, con un incantesimo faccio volare dall'altra parte della stanza Jay, e corro fuori.

Schivo ogni persona che mi si para davanti, corro senza fermarmi fuori dalla casa branco. «Mel fermati!» mi intima Axel afferrandomi per una mano. Cerco di allontanarmi inutilmente, la mia forza fisica è pari a zero a causa del sigillo, mi sono perlopiù concentrata sul mio potere magico da quando mi hanno sigillato parte dei poteri ed ora eccomi qui che non riesco a liberarmi dalla presa di un uomo.

«Cosa vuoi che ti dica? Lo so anch'io che ciò che è successo è stato un errore considerando la situazione ma, non puoi pretendere che da un giorno all'altro rinunci a tutto per te. A malapena ti conosco, non puoi aspettarti che da un giorno all'altro diventi la tua fedele compagna e diventi la Luna del branco perché se è questo vuoi adesso, mi dispiace ma non posso farlo. Ho delle responsabilità verso il villaggio e so che puoi capirlo perché anche tu le hai verso il branco.» scuote la testa e fa un passo avanti «Non ti chiedo tutto questo, sono disposto a dimenticare, se almeno permetterai a questa relazione di funzionare. Sai come funziona per noi, e per me rinunciare a te equivale alla morte. Ti chiedo solo questo.» mi tira verso di se e mi abbraccia per poi sussurrargli all'orecchio «Posso provarci.» posa le sue labbra sulle mie dopo una carezza all'angolo della bocca.

Mi sento così strana ed euforica allo stesso tempo, tutto questo è surreale.
Non mi abituerò mai a questo.

Deadly Embrace - Abbraccio Mortale Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora