Mel
Molti anni fa durante uno dei miei viaggi, mi ritrovai di fronte un portale con una forma curiosa, sembrava un labirinto a spirale. Convinta di dove conduceva lo attraversai per poi ritrovarmi di fronte al Consiglio degli Anziani Superiori.
Dieci stregoni seduti in cerchio su troni simile a quelli dei re, avevano l'aspetto di chi avesse vissuto per secoli. Avevano appreso ogni tipo di magia, almeno così si diceva. Dalle voci che ho raccolto, gran parte dei maghi li crede ciarlatani o vecchietti senza cervello che segue le direttive della Dea Suprema.
Possedevo poca autonomia ma la sfruttai il più possibile. Non potevo abbassare la guardia con loro...
Mi trovavo al centro della sala, al centro del loro stemma impresso sul pavimento. Un flusso opprimente di magia mi sconsigliava di essere incauta, erano si vecchi ma non stupidi. «Perché sono qui?» interruppi il silenzio «Sai chi siamo?» chiese uno di loro seduto esattamente di fronte a me «Gli Anziani Superiori del Labirinto a Spirale.» annuisce enigmatico «MelAel'zi Lirinys Bloodshead, strega mezzosangue. Gli Anziani vogliono la tua lealtà, in quanto strega il tuo potere deriva dal labirinto a spirale, luogo di origine di ogni tipo di magia.» opporsi a loro era come chiedere morte certa, dalle mie informazioni ogni strega e stregone ha giurato.
La mia scelta era o giurare lealtà a loro e andarmene restandogli legata per essere adoperata quando volevano o tentare la fuga e rischiare morte certa.
La risposta fu facile. «Perché io?» «Non sei nessuno, come altri prima di te è tuo dovere.» Mi ero sbagliata, un po' stupidi e illusi lo erano. «Ho fatto la mia scelta.» tranquillamente come se non ci fosse una barriera di alto livello a impedirmi di uscire, me ne andai.Per loro quella fu una dichiarazione di opposizione al loro potere.
Negli anni avevo peccato di gola e quindi appreso ogni tipo di magia conosciuta e proibita, il mio potere era immenso. Al pari se non superiore agli Anziani. Tanto grande da spaventare coloro che avevo alle mie spalle, peccando un quel momento di superbia fui imprigionata in una stanza oscura, dove subito dopo comparvero di nuovo loro.
Per il mio affronto e la mia opposizione volvano privarmi della mia magia, del mio essere. Il posto in cui mi trovavo mi opprimeva, consumava la mia magia e mi privava di tutto ciò che avevo conquistato con fatica e dedizione. «Pagherete a caro prezzo questo gesto, è una promessa.» persi il controllo della mia magia, tutto si fece scuro mentre gli anziani intorno a me combattevano contro ombre oscure di loro stessi.
Uno degli incantesimi che avevo imparato anni fa, sfruttava il potere avversario al massimo per sconfiggere il nemico. Ho infuso quest' incantesimo nelle mie ombre. Rendendoli imbattibili. Cadendo uno dopo l'altro esalarono il loro ultimo respiro.
Quando tutti loro perirono miseramente dieci figure varcarono la soglia, impreparata mi lanciarono un incantesimo di confinamento impedendo a me e ai miei poteri di uscire fuori da quella stanza.
In pochi minuti sigillarono metà della mia magia, impedendomi di usare al cento per cento tutto il mio potere.
Stremata mi abbandonai di peso, uno di loro mi afferrò al volo. Dinnanzi a me c'era il nuovo ordine degli Anziani, uomini dal potere immenso in grado di tenere testa al Re dei demoni. In quel momento ero niente dinnanzi a loro. Contemporaneamente pronunciarono la mia condanna a morte.
«Noi siamo i nuovi Anziani del Labirinto. MelAel'zi Lirinys Bloodshead, per ordine della Dea Suprema il tuo potere è stato sigillato perché considerato troppo pericoloso persino per te, quando sarà il momento ti verrà restituito. Una profezia, un filo rosso del destino ti porteranno ad un bivio, dovrai scegliere che strada intraprendere, il bene o il male. Dovrai scegliere se combattere per il bene di tutti, a discapito della tua felicitá o schierarti con il male, distruggendo vite ma realizzando il desiderio che covi nel tuo cuore da più di un decennio. Quando sceglierai da che parte stare torna qui e decideremo se restituirti ciò che ti appartiene o privarti di tutto. Per sempre.» Un sigillo fu applicato sui miei poteri, un sigillo tanto forte da non poter essere distrutto da chiunque.
Persi i sensi per risvegliarmi nello stesso punto dove prima c'era il portale.
Alcuni mesi dopo quell'evento trovai l'incantesimo adatto, con una pozione di mia invenzione bloccai lo scorrere del mio tempo, mantenendo l'aspetto e la vitalità di una venticinquenne. Sono passati più di trent'anni da allora.«A che pensi?» mi chiese una voce. Jay mi stava abbracciando da dietro. «Ero immersa nei ricordi. Che ci fai qui?» piano piano si allontanò da me, sembrava in trans.
La sua attenzione era volta verso la porta, immobile come se non fosse qui per davvero. Un bussare alla porta attirò anche la mia attenzione. «Entra.» una ragazza molto giovane varcò la soglia, a testa china venne di fronte a me, si inchinò per poi presentarsi.
«Annabeth Sheley al suo servizio. Sono stata incaricata dall'Alfa di essere la sua dama da compagnia da oggi in poi. È un piacere conoscerla.» disse impacciata. Il suo viso arrossato risaltava sulla pelle pallida. Sembrava una bambola di porcellana, delicata e regale senza la freddezza che contraddistingue le bambole. Dopotutto non lo è.
«Il piacere è mio Annabeth, puoi chiamarmi Mel.» sorrise dolce per poi sollevare il capo, i suoi occhi sembravano una cascata di miele in dolce sintonia con i capelli rossicci. Il suo sguardo andò a posarsi su Jay, in piedi come uno stoccafisso dietro di me.
Il mondo si era fermato per entrambi, e li capì ciò che stava succedendo. «Annabeth» sussurrò Jay incantato. «Prendetevi una stanza vi prego, qui non si respira.» esclami ridendo.
La poveretta divenne ancora più rossa.
«Zitta tu.» disse lui imbarazzato. «Sono felice di averti incontrata mia cara, vi lascio soli piccioncini!» esco ridendo diretto verso il mio lupetto.
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Deadly Embrace - Abbraccio Mortale
Random«Perché dovrebbe aiutarvi?» chiede Jay al posto mio «Ce lo deve.» dice la fatina sicura di sé «Che belle ali che hai...» mi complimento mentre lei sorride compiaciuta e fiera di sé.«Chissà cosa proveresti se te le strappassi una ad una.» sbianca sub...