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Mel

Completo un perfetto pentalfa, i genitori di ogni bambino mi hanno portato un oggetto appartenente al figlio.
Sono quasi sicura che tutti i bambini scomparsi si trovano nello stesso luogo, se così non dovesse essere, dovrò rintracciarli uno ad uno.

Un procedimento lungo e noioso...

Ogni Capo Clan si posiziona sul posto assegnatogli sul disegno, all'interno del cerchio viene posizionato ogni oggetto in forma circolare e al centro di quel cerchio mi posiziono io. «Siete pronti?» chiedo ai cinque intorno a me. Annuiscono tutti. Una volta in posizione inizio l'incantesimo.

Poggio le mani al suolo «Et invocabo te, Ecate. - la terra inizia a tremare seguito da una folata di vento - Et invocabo te virginem, in omni immensa potentia. Et invocabo mater tua in omni divina potentia. Ego invocabo te Megera in Arcanum Sap. Dea ex tribus facies peto propter auxilium tuum. Mater tenebris. Custos autem clavem quod aperit ostium inter mundos, redire omne puerum ad suum parens et erit in fide in perpetuum.Triplex deam reveals quod visus est praecludas, ostende mihi, ubi innocens peribit in tenebris.» un boato sovrannaturale si propaga tutt'intorno, facendo fremere la terra e ululare il vento.

Intorno a me una luce dorata s'impadronisce dei pupazzi, rendendoli marionette. Si sollevano per aria tutti insieme formando un triangolo.

All'interno di esso vengono mostrate le immagini dei bambini, privi di sensi con simboli magici disegnati sulla fronte.
Una croce capovolta.
Una figura incappucciata si aggira fra loro cantando una filastrocca infernale.

«Se non ci sbrighiamo moriranno tutti.» dice Ametyst. «Non sappiamo dove sono.» afferma Tifeo. «Si invece. Guardate. - compare l'immagine di un palazzo posizionato sull'orlo di un burrone. - Quella è La Gola Profonda. Si dice che ciò che finisce tra le sue ombre non ne esca mai più.» creo un portale dimensionale. «Dobbiamo fermarlo.» uno dopo l'altro attraversano il portale.

I genitori che hanno assistito sono fermi in preda alla paura per i figli. «Li riporteremo a casa.» Al mio passaggio il portale si chiude dietro di me.

Mi ritrovo senza parole.

I bambini fluttuano nell'aria in modo preciso e calcolato come fossero comandati. In piedi sotto di loro c'è la figura incappucciata ormai circondata dai cinque. «MelAel'zi Lirinys Bloodshead ti stavo aspettando. Sono passati decenni dal nostro ultimo incontro.» Axel mi guarda confuso, seguito dagli altri.

Quella voce come potrei non riconoscerla. «Avevo qualche sospetto su chi ci fosse dietro a tutto questo. Ti prego mostrati, sorella.» rimuove lentamente il cappuccio mostrando il mio stesso volto.

Credevo di non vederla mai più...
Credevo...

«Che significa tutto questo?» chiede il mio lupo. «Così mi ferisci sorella... Ma come, non hai raccontato ai tuoi amici di me? Di come sono nata e abbandonata? O di come mi hai imprigionata e cancellata? Avanti sorellina racconta loro di che mostro sei destinata a essere, o sarebbe meglio dire, di che mostro sei sempre stata.» urla con lo sguardo vitreo e furente, cerco lentamente di avvicinarmi a lei. «Sai che non è così e ti prego devi fermarti. Sono tua sorella, non farmi questo.» la supplico.

I ricordi tornano a impadronirsi della mia mente.

Con un movimento della mano, mi schianta contro il muro e in men che non si dica è a un centimetro dal mio viso con la mano stretta al mio collo. «Stare troppo tra questi esseri ti ha indebolita molto. La sorella che ricordo era più forte del re dei giganti, più crudele del re dei demoni e più spietata di una fata oscura. Dov'è adesso quella donna?» ricordo quella persona, e ho giurato che mai più avrebbe preso il sopravvento su di me. «È morta.» sussurro a denti stretti.

Una spada le trafigge il corpo «Sta lontana da lei.» Axel la scaraventa contro una parte lontano da noi. «Stai bene?» chiede lui «Si» ci rialziamo e la fronteggiamo, veniamo affiancati dagli altri. Uno dopo l'altro usano i loro poteri invano. Non possono fare nulla, non possono fermarla. Solo io posso...

Esausti si fermano, tutti i loro attacchi? Inutili, era illesa.

Al massimo i capelli spettinati.

«Come ci si sente Mel? - scaglia saette contro ognuno di noi, uno dopo l'altro cadiamo come pezzi del domino - Sei solo una traditrice.» se non la fermo è la fine.

Attiro tutti loro accanto a me creando uno scudo protettivo a ultrasuoni. Mentre con una mano alimento la barriera con l'altra curo le ferite più gravi dei cinque.
Lentamente si riprendono tutti.

La barriera impedisce a chi è all'estero di sentire ciò che diciamo. «Che significa tutto questo?» Axel, con la magia lo attiro a me e lo bacio. Le sue labbra sulle mie, le sue mani sul mio corpo, il contatto con lui è così intenso.

Il legame dei compagni che lui sentiva in modo così intenso, lo percepivo appena all'inizio. Adesso è più intenso.
Molto più intenso.
Cos'è cambiato?
Ogni singolo contatto anche quelli casuali o accidentali, scatenano miliardi di brividi come scariche elettriche che mi pervadono.

«Dopo ne riparleremo.» dico sapendo che merita la verità, anche se una delle mie paure si realizzerà.
Lui non mi vorrà più.

«Stanne certa mezzosangue.» sputa contrariata Agatha. Il suo odio per me è profondo e insensato... non so per quale ragione ma è così fastidiosa. «Ti pentirai di avermi parlato così, megera.» sibilo verso di lei. «Non c'è tempo per questo.» si lamenta la fatina. «Mentre noi combattiamo, l'incantesimo di mia sorella continua. Se non lo fermiamo non solo i bambini non si risveglieranno più ma nessuna creatura su questo pianeta arriverà a domani. Dovete fermare l'incantesimo a qualunque costo.» «E tu cosa farai?» chiede il mio alpha. «Ho lei a cui pensare.» dissolvo la barriera e mentre loro di allontanano io raggiungo la mia ombra.

«Ti ricordi che nome scelsi per te al tempo del nostro primo incontro?» chiesi rivangano alla memoria quel giorno «Nyx, come la dea della notte.» con lo sguardo perso nei ricordi, il suo animo lentamente si placa. «Non ti ho mai abbandonata. Eri una parte di me, sei una parte di me. Sei la sorella che non ho mai avuto.» sono a un passo da lei, i suoi occhi si inumidiscono all'improvviso cogliendomi di sorpresa. «Quindi... tu mi vuoi bene?» annuisco lasciandomi sfuggire una lacrima «Ti prego fermati, possiamo tornare come prima e essere di nuovo unite. Torna a casa con me.» cade in ginocchio di fronte a me, in lacrime. «Mi dispiace tanto sorellina.» mi inginocchiò vicino a lei, mi giro e sospiro di sollievo nel vedere i bambini risvegliarsi uno ad uno.

Ha annullato l'incantesimo non avendo più la rabbia che attanagliava il suo animo. «Posso abbracciati? Voglio sentirmi come un tempo.» annuisco. Il suo corpo è freddo come il ghiaccio come la sua natura. Un dolore atroce si espande su tutto il mio corpo facendomi urlare come una dannata. «Credevi davvero che delle belle paroline mi avrebbero fatto cambiare idea? Povera illusa.»

Un dolore senza fine è ciò che mi sta pervadendo. «No...fer-» intrappolata tra le sue braccia con i miei poteri annullati in balia di lei, sento l'oscurità insediarsi dentro di me.
È un abbraccio mortale.
Pronuncia una formula al mio orecchio, la sua voce incantata risuona vibrante squassando il terreno.

Un fischio assordate mi costringe a stringere gli occhi e la presa su di lei. Sento male ovunque, un soffio e potrei cadere a pezzi. Mi adagia sul terreno, mi racchiudo in posizione fetale.

Vengo subito circondata, e afferrata dalle braccia forti del lupo.
La sua stretta ferrea non allevia il mio dolore.
Tutto rallenta, tutto si fa ovattato, tutto si fa buio e tra atroci e silenziose sofferenze, cado in un oblio oscuro persa tra le centinaia sfaccettature della mia oscurità.
Tra le sue braccia...

Deadly Embrace - Abbraccio Mortale Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora