Mel
Sono tornata a casa da due giorni, Axel non poteva seguirmi dovendo occuparsi del branco ma è meglio così.
Devo capire quali sono i miei sentimenti per lui, come dire la verità a tutti e soprattutto come impedire che la profezia si realizzi.Squilla il telefono di casa, abbandono la tazza di caffè sul tavolo e rispondo. A parlare è Terence Hillth, ha preso il ruolo di portavoce degli Esiliati molti anni fa, è amato da tutti per il suo impegno nell'aiutare coloro che non hanno più un posto da chiamare casa. «È successo qualcosa?» chiedo «Il figlio dei Lee è scomparso stanotte, nessuno l'ha visto ne sappia che fine ha fatto. Altri quattro bambini sono scomparsi negli ultimi giorni uno dopo l'altro, non sappiamo cosa fare.» «Sto arrivando.» prendo la borsa ed esco di casa.
In tempo record raggiungo casa Hillth, al suo interno insieme a Terence ci sono anche i genitori dei vari bambini. «Che diavolo succede?» chiede una delle madri «Dov'è il mio bambino?» chiede un'altra «Rivoglio la mia Grace.» le madri sono nel panico, i padri nel taciturno silenzio di impazienza e preoccupazione perpetua. «Silenzio!» urlo spazientita.
Il silenzio cala nella stanza, mi siedo e chiedo spiegazioni. «È successo tre giorni fa, era notte fonda, un urlo ha svegliato me e mio marito. Siamo corsi in camera di Mike e stava in piedi alla finestra, un'ombra lo stava trascinando via mentre lui urlava. Sono scomparsi quasi subito in una nube nera.» mi racconta Melissa in lacrime.
Tutti i bambini sono scomparsi così.
«Non hanno lasciato tracce? Niente che ci aiuti a ritrovarli?» alcune di loro tirano fuori qualcosa «Il mattino ho trovato questo, dipinto sulla finestra di mio figlio.» mi mostra una foto raffigurante uno scarabeo egizio. Amuleto simbolo di morte. «Quanti di voi avete trovato questo simbolo dove i vostri figli sono svaniti?» confermarono tutti.
Devo averne la certezza ma credo che non siano gli unici bambini scomparsi.
«Io non ho un figlio e non so cosa voglia dire per voi non sapere dove si trova o come stia, ma vi prometto che li troverò. Questo è un simbolo di morte egizio. È un avvertimento. Una minaccia. Sono quasi certa che i vostri bambini non sono gli unici a essere stati rapiti. Se quello che penso è vero, l'obbiettivo del nostro nemico è qualcosa di inimmaginabile. Troverò i vostri figli a qualunque costo.» detto questo abbandono quella casa diretta verso la mia.
Scrivo un biglietto con una richiesta urgente di una riunione, con un incantesimo la spedisco ai Capi Clan. Mi rinchiudo nella Camera concentrandomi su pozioni e nuovi incantesimi. «Giovane padrona qualcuno ha attraversato il confine della casa.» mi avverte Randalmoon.
La Camera è un luogo magico, che si trova su un'altra piano dimensionale. Le sue fondamenta sono state fatte con la magia più arcana.
È una stanza che appartiene alla mia famiglia da generazioni, da parte di mamma. Solo io e chi ha il sangue dei Whiteblood nelle vene può accedervi.
Per mia volontà ho concesso a Randalmoon di entrarvi, e grazie a un incantesimo, lui può vedere chi entra e esce da questa casa.
Abbandono tutto per poi uscire, bussano subito alla porta a ritmo accelerato.
La porta si apre grazie alla mia magia. Entrano tutti semi allarmati. «Perché questa riunione di emergenza? Ho altro a cui pensare.» dice Geread.
Le lancio un'occhiataccia e si ammutolisce. «Accomodatevi.» si siedono sulle poltrone e sul divano.
Mi metto di fronte a loro accanto ad Axel. «Che succede strega?» la mano dell'uomo accanto a me si poggia sulla mia coscia in una presa rassicurante, sorprendendo i presenti.«Nelle vostre terre sono scomparsi dei bambini?» annuiscono tutti dopo pochi secondi «Nella terra degli esiliati sono stati rapiti cinque bambini.
Ognuno a distanza di pochi giorni.
A distanza di qualche ora nelle case delle vittime è stato trovato un disegno.» li informo «Che significa questo?» a parlare è Ametyst - attuale regina delle sirene. «Il disegno raffigurante era uno scarabeo egizio, è un simbolo di morte. Esiste solo un incantesimo così, questi bambini di varie specie saranno usati come sacrifici.» silenzio, dopotutto cosa si può dire in certi casi.«Colui che vuole compiere questo massacro ha intenzione di risvegliare I Sei Adepti, così che la profezia si realizzi.» spiego guardando ognuno di loro. «Costui chi è?» chiede stavolta Agatha, la regina delle streghe, sospiro accasciandomi sul divano. «Non lo so, ma di certo uno dei Sei. Se riuscirà in questa impresa è la fine. Non saranno solo quei bambini a essere massacrati.» informo loro.
«Chi sono questi adepti?» chiede la fata.
«Esseri rifiutati dai clan e non riconosciuti dagli dèi. Dopo essere stati traditi da chi per loro era caro, giurarono lealtà al caos e al male in cerca di vendetta. Sono i seguaci del male, coloro che preannunciano la fine di ogni cosa.» subito dopo arrivò la domanda che mai avrei voluto udire, non da lui. «Come sai tutte queste cose?» chiede Axel.Per la prima volta nelle ultime due ore non voglio rispondere. Non so cosa dire.
Vedere il riflesso della delusione sul suo viso sarebbe troppo per me.«Per trovare i bambini devo attingere a una grande quantità di magia, dato che non ho più la mia di un tempo. Se volete salvarli dovrete prestarmi il vostro potere.» uno dopo l'altro annuiscono concordi tranne Axel contrariato. «E sia.» pronuncia senza voltarsi dal mio lato, prendo il telefono e chiamo Terence.
«Posso trovarli ma mi serve l'aiuto dei genitori. Dì loro di portarmi un oggetto appartenente al figlio.» chiudo la telefonata.
Alle mie spalle il corpo del lupo mi blocca, la sua voce sul mio collo è roca e tagliente. «Voglio che mi dici la verità. Recuperati i bambini ti chiedo totale sincerità e trasparenza.» annuisco poco convinta e dopo aver posato un bacio sul mio collo si allontana.Non voglio mentirgli eppure non so perché pensare al fatto che potrei deluderlo mi fa impazzire.
Se sapesse cosa sono, cosa accadrà, rimarrebbe con me? Al mio fianco? O mi odierebbe per sempre.
Questi sentimenti che provo, questa preoccupazione, questa paura non sono da me. Cosa provo per lui?
Questo non sarà...?
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Deadly Embrace - Abbraccio Mortale
Random«Perché dovrebbe aiutarvi?» chiede Jay al posto mio «Ce lo deve.» dice la fatina sicura di sé «Che belle ali che hai...» mi complimento mentre lei sorride compiaciuta e fiera di sé.«Chissà cosa proveresti se te le strappassi una ad una.» sbianca sub...