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Axel

Lei è incinta.
Porta in grembo il nostro bambino.

«Di qualcosa...» sussurra con gli occhi lucidi. Già lo riesco a immaginare, un piccolino con gli occhi verdi smeraldo e i capelli uguale ai miei, un sorriso luminoso come quello di Mel, e con il suo solito lato biricchino che amo da impazzire. «Axel!» E se è una piccolina, la vedo uguale alla madre, capelli rossi, occhi verdi, determinata e sempre sorridente. La vedo correre in giro per la casa e fare marachelle di qua e di là. «Axel, parlami! So che non era previsto e che forse non sei pronto, e che un bambino adesso è... Ma-» senza lasciarle il tempo di finire la frase, mi aggrappo alle sue labbra come se fossero il mio scoglio di salvezza.

Non potrei mai essere più felice di come lo sono adesso per questa notizia. «Ti amo, ora più che mai.» abbassa lo sguardo con un leggero sorriso «È un brutto tempismo vero?» dice ironica «No no, il tempismo è più che azzeccato.» scoppiamo in una breve risata.

«Mel farò qualsiasi cosa per salvare te e il nostro bambino. Anche l'irrealizzabile.» annuisce e mi afferra le mani con forza «Lo so! Ma Axel! Non ti dimenticare che il parto tra streghe e lupi è molto diverso, soprattutto per la durata. Le streghe partoriscono dopo nove, massimo dodici mesi mentre i lupi-» annuisco avendo dimenticato questo dettaglio «Dopo sei mesi... Oh dea! E i primi tre mesi sono determinanti.» annuisce meno sicura di prima. «Se in questi tre mesi succedesse qualcosa, qualsiasi cosa, potremmo non essere in grado di conoscere nostro figlio o nostra figlia.»

Oh dea.
Questo non può accadere davvero...

«Mel. Il piano che hai dato a Ophir ha dei tempi di scadenza?» annuisce leggermente «Si, ho provato ad accorciare i tempi il più possibile ed è prevista per l'eclissi lunare. Più di così era impossibile.»

Per l'eclissi lunare?

«Ma è il giorno della tua incoronazione!» la sua espressione confusa mi chiarisce le idee. Lei non ne era a conoscenza. «Della mia cosa? Quale incoronazione? Axel che significa?» Quindi è veramente così?

Merda!

«Quando Melisandre è venuta da me per informarmi del nostro appuntamento, mi ha anche riferito dell'invito alla tua incoronazione prevista per la notte dell'eclissi.» scuote la testa sempre più confusa. «No è impossibile... Se l'incoronazione è la notte dell'eclissi, questo vuol dire che prevedono che la mia coscienza morirà poco prima. Non rischierebbero mai che il mio io resti fino all'ultimo...»

«Allora i tempi sono troppo lunghi, ma è impossibile accorciarli oltre giusto? - annuisce arresa e affranta - Mel basta!» concludo. «Da qui in poi ci penso io. L'eclissi lunare avverrà tra due mesi e ventitré giorni, se loro prevedono di sconfiggerti poco prima, adesso io qui ti prometto che tornerai da me tra esattamente due mesi. Te lo giuro su di noi. Due mesi. » annuisce in lacrime «Oh dei! Ti prego...» annuisco abbracciandola.

Vorrei poter prendere il tuo dolore amore mio.
Vorrei che fossi soltanto felice.
Sempre.

Il sole all'orizzonte si era fatto sempre più basso, e il cielo tutto intorno si era ormai tinto dei colori intensi del tramonto.
Sembrava di essere in un dipinto.
Ed era incredibile poter avere tra le braccia la mia donna con il nostro bambino in grembo.

«Ci resta un'ora. Devo essere nella stessa stanza di prima per fare in modo che non se ne accorga. Solo un'ora...» e così facciamo.

Ci dedichiamo solo a noi.

Prendo in braccio Mel di spalle e tra risate e urla da parte sua, la porto fino alla sponda del lago e di colpa la lascio cadere in acqua.
La sua faccia una volta emersa è qualcosa di unico, un misto tra stupore e inaspettatezza.

Scoppio in una fragorosa risata, mentre i crampi allo stomaco mi travolgono.
La vedo uscire dall'acqua e dirigersi verso di me, faccio dei passi indietro per creare più distanza.
La conosco bene, le sue piccole vendette sono terribili per me.
Ne esco sempre perdente...
È una donna incredibile!

Le sue labbra acquistano un tono birichino - Ah, lo sapevo! - mentre con lentezza, si libera di un indumento alla volta. Sul suo corpo da dea rimane solo la sottoveste celeste che fa risaltare il suo corpo. Faccio qualche passo verso di lei, accorciando sempre più la distanza che ci separa. «Sai mia regina?» emette una piccola risata dolce «Dico che senza questi...» afferro il poco che indossa «Sei una vera tentazione.» la spoglio del resto, e della corona.

Si, non l'ha persa nel tuffo nel lago...
Non mi faccio più domande ormai...
Mh...

«E tu? Hai intenzione di rimanere così?» dice mentre mi vortica intorno, come un predatore con la sua preda. «Vuoi rimediare al mio errore?» sorride diabolica mentre con uno schiocco di dita, polverizza i miei vestiti in un attimo. «Poi me lo insegni eh...» rido leggermente, e in un attimo la afferro e la sollevo in aria come una bambina. Avvinghia le gambe alla mia vita e le braccia al mio collo. «E adesso?» sorride sornione «Adesso sei mia.» un bacio bollente e bisognoso, pieno di amore e di desiderio.

Le sue mani tirano leggermente le punte dei miei capelli, intanto che i nostri respiri si fondono l'uno nell'altro. Il silenzio intorno a noi è flebile, accompagnato solo dai leggeri suoni provenienti dalla foresta.

La tengo ancorata a me così che non scivoli via in un soffio di vento.
Le sue labbra si spostano dalle mie fino a creare un dolce percorso fino al collo e in su per il lobo dell'orecchio.

Faccio qualche passo verso la riva fino a immergermi nell'acqua gelida fino alle ginocchia, e senza fermare il suo dolce tormento alla mia pelle, mi abbasso fino a sedermi nell'acqua.
Con una leggera pressione delle mani mi spinge verso il basso così da farmi sdraiare sull'erba bagnata che contorna il lago.

I suoi baci percorrono il mio petto fino al ventre, i nostri sguardi si incontrano per un lungo istante e in un attimo decide di farmi toccare il cielo con un dito.
Il suo tocco e il suo calore mi fanno scorrere il sangue a più non posso.
È una sensazione inebriante...
«Oh dea!» afferro Mel per la vita e capovolgo la nostra posizione, bloccandola sotto di me. «Axel» sospira arrossata.

Le mie labbra mappano ogni centimetro della sua pelle dalle labbra al solco fra i seni, al ventre. Mi abbasso sempre di più senza distogliere lo sguardo dal suo, le divarico le gambe così da farle provare il massimo piacere. «Ti prego...! Axel!» immerge le dita fra i miei capelli tirandoli leggermente, gemendo e muovendo sensualmente i fianchi mi chiede di più.
Un piacere più intenso.
Emozioni più forti.
Tutto ma di più.

«Dimmi cosa vuoi!» sussurro a pochi centimetri dalla sua intimità.
Annaspa mentre con le dita non fermo gli stimoli alla sua femminilità. «Te. Voglio te. Fammi tua. Adesso!» Come la mia signora desidera.

Con una spinta decisa la faccio mia. Dapprima mi muovo lentamente così che si abitui, ma senza perdere tempo muove i fianchi con sempre più bisogno e desiderio. Seguendo il suo ritmo aumento la velocità con spinte sempre più vigorose e rapide.

«Non ti fermare...» ascoltando i suoi desideri, proseguo baciandola sul collo, sul viso e tra le clavicole. Questo contatto tra di noi mi era mancato, come anche ogni suo lato caratteriale.

Raggiungiamo l'apice insieme, intrecciati fisicamente e astrattamente come mai nessuno.
Due respiri in uno.
Due cuori all'unisono.
Due sguardi intrecciati.
Due entità legate indissolubilmente.

«Il nostro tempo è scaduto.» sussurra. «Un mese, quando tornerai sarò qui ad aspettarti. Te lo prometto.» sorride con una luce che non avevo mai visto.
Sembra diversa. «Grazie lupetto.»

Ci scambiamo l'ultimo bacio.
In pochi secondi scompare tra le mie braccia come una folata di vento primaverile. «Ti amo.» rimane solo questo sussurro lasciato al vento.

Parole dolci e potenti che colmano il mio cuore di lei.

Tornerai da me e cresceremo nostro figlio o nostra figlia come merita.

È una promessa.

Deadly Embrace - Abbraccio Mortale Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora