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<<Bene, questa è la mia stanza>> termina Jisung fermandosi in camera sua dove posa lo zaino e Minho annuisce facendo altrettanto, guardandosi intorno.
<<Wow, hai una bella vista>> scherza notando la finestra che dà sulla sua e Jisung ridacchia <<Già>>
Minho si gira sorridendo furbo <<Quindi ti piace davvero ciò che vedi>>
<<C-cosa? No! Non intendevo->>
<<Sta calmo>> ride <<Stavo scherzando>> si siede sul suo letto e Jisung sospira passandosi le mani fra i capelli.
Aish, la vede dura…
Si siede alla scrivania girandosi con il libro d’inglese tra le mani <<Bene->>
<<Il bagno funziona?>>
Lo guarda confuso <<Eh?>>
<<Funziona?>>
<<Certo…>>
<<Ieri avevi detto di no>>
Jisung sgrana gli occhi. Ah! Che cretino! <<N-no è quello di sotto che non va>> butta lì perchè di sotto non c’è nessun bagno <<Va, va>> scuote la testa per riprendersi dal terribile rossore che ha sulle guance.
Minho sorride, gli piace metterlo in imbarazzo e vedere come reagisce, vedere che diventa rosso e s’innervosisce. Ha notato che con gli altri non lo fa spesso ma con lui sì...è forse un segno?
Terrà d’occhio Jisung, questo è certo.
<<Comunque, muoviamoci>>
<<Hai fretta?>>
<<No, però avevo detto a Felix che passavo da lui prima di cena. O magari se passassimo dopo potremmo prendere un gelato anche con Chan hyung…>> riflette ad alta voce e Minho si morde il labbro.
Perchè vorrebbe avere l’attenzione di Jisung solo per sè?
<<Oh be’, vedrò cosa fare, noi intanto iniziamo>>
E così da il via a un lungo pomeriggio di studio intenso dove ripassano qualsiasi cosa su cui Minho abbia dubbi. E’ talmente preso che non guarda neanche l’ora e non sente sua madre rientrare nè suo padre, non la sente salire le scale e solo quando bussano alla porta sobbalza accorgendosi dell’orario.
<<Jisung cosa vuoi per cen- oh>> si ferma sua madre, non pensando che l’ospite fosse ancora lì. Li guarda e vede che davvero stanno solo studiando, a debita distanza inoltre, perciò sorride <<Sono la madre di Jisung>>
Minho si alza per inchinarsi <<Lee Minho, il suo vicino di casa>> sorride affabile e lei annuisce <<Mi ricordo, comunque cosa volete fare?>>
Jisung picchietta la matita sul labbro guardando l’ora <<Non lo so…>> mangiare cena lì con loro e Minho, non se ne parla. Sarebbe tutto silenzioso ed imbarazzante ma non può neanche cacciarlo… <<Dopo cena pensavo di passare da Chan hyung e fare un saluto anche a suo cugino>> spiega e sua madre scuote il capo <<Verrebbe tardi e domani c’è scuola, puoi sempre fare domani pomeriggio. Minho ti andrebbe di fermarti a cena?>>
Jisung guarda Minho, “dì di no, dì di no” continua a pensare e Minho guarda entrambi <<Uhm, ok->> viene interrotto dalla suoneria del suo telefono <<E’ mia madre>> risponde affacciandosi alla finestra per vedere se scopre qualcosa anche da lì <<Ciao. Sì. Ah...per forza? No- okay, okay! Ho capito, arrivo>> sospira voltandosi <<Purtroppo non posso, ci sono i miei nonni a quanto pare quindi mia madre mi vuole a casa>>
La madre di Jisung sorride e lui sospira grato alla provvidenza divina <<Oh, capisco non preoccuparti. Allora è stato bello conoscerti>>
Minho annuisce e recupera le sue cose mentre la donna scende.
<<Ti accompagno alla porta>> mormora Jisung e lo spinge avanti in modo tale che non incontri suo padre, che sembra sempre saperla lunga.
<<Allora ci vediamo domani?>> domanda Minho tenendo lo zaino e Jisung annuisce sorridendogli <<Certo, se hai bisogno per inglese scrivimi>>
Minho si morde il labbro <<O...posso scriverti e basta?>>
Jisung ride <<Sì, certo>>
Si salutano e Minho rientra in casa fischiettando allegro.
<<Minho! Sei stato fuori tutto il pomeriggio!>> lo riprende sua madre e lui sbuffa <<Ero a ripetizioni qua davanti, te l’ho detto! Puoi chiedere ai genitori, si chiama Han Jisung!>> le urla dalle scale e la madre alza gli occhi al cielo sorridendo però. Suo figlio si sta impegnando, chiunque sia Han Jisung è benvenuto in famiglia, pensa ironica.
La stessa aria allegra non c’è in casa Han però, dove Jisung sta cenando come sempre in religioso silenzio mentre i suoi parlano di lavoro.
<<Era un ragazzo quello di prima Jisung?>> domanda suo padre e lui annuisce <<Uhm, sì>>
<<E chi?>>
<<Lee Minho, abita qua davanti. Avevo bisogno di una mano per inglese, va in classe con il cugino di Bang Chan hyung>> spiega nei dettagli e lui annuisce <<E non poteva farsi aiutare dal suo amico straniero?>> chiede curioso e Jisung sospira <<Chan hyung mi ha insegnato bene inglese papà, ha chiesto una mano a me perchè Felix oggi pomeriggio aveva delle verifiche>> dice una mezza verità.
<<Be’, la prossima volta presentacelo e digli di fermarsi a mangiare, non mordiamo mica>> sorride e Jisung annuisce lentamente, guardandolo stupito.
Perchè ora a suo padre sembra non importare più di come stanno le cose? Cioè della sua sessualità...sua madre si è allarmata subito non appena ha saputo che veniva in casa un ragazzo della sua età da solo e invece lui no? Solo qualche domanda?
Ah.
Forse il tempo sta davvero facendo miracoli?
Dopo cena si dirige in camera senza dire niente ai suoi e risponde a qualche messaggio di Felix sul suo test, leggendo anche quelli sul gruppo di amici e infine arriva al numero di Minho. Si morde il labbro indeciso sul da farsi, poi apre la chat e scrive veloce.

Neighbors~ MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora