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Jisung sta uscendo da scuola quando Minho lo ferma <<E’ un problema se mangiamo da qualche parte? O poi rimetti muovendoti?>> gli domanda scherzoso.
Jisung sorride <<No, possiamo uscire>>
Felix lo affianca un attimo <<Ehilà>> saltella nel suo tipico fare che contagia anche Jisung <<Io e Jinnie andiamo a mangiare a casa mia, volete venire? C’è anche Chan>> accenna e Minho corruga la fronte guardando per terra.
Jisung osserva la sua reazione e per questo sorride addolcito <<No, no. Usciamo anche noi>> Felix li saluta dirigendosi verso le fermate e Jisung posa la mano sulla spalla di Minho <<Andiamo? Dove vuoi portarmi?>>
Minho pare risvegliarsi e annuisce <<Sì, pensavo di andare a mangiare sushi, ti va?>>
<<Aw, sei la perfezione Lee Minho>> si scioglie Jisung e l’altro ride <<Cosa?>>
<<Ai miei amici non piace granchè il sushi e Chan hyung mangia più che altro carne quindi amo il fatto che tu hai pensato di andarci>> gli spiega mentre prendono quella strada e Minho sorride contento di aver fatto la scelta giusta.
<<Puoi dirmi tutte le cose che ti piacciono senza problemi Jisung, anche se non andassi matto per qualcosa la farei lo stesso per te>> gli sfiora la mano con le dita e Jisung sorride nascondendo il suo rossore abbassando la testa.
Minho è felice di essere con lui come nessun altro al mondo, quando aveva una cotta per Hyunjin era imbarazzante tanto che per un periodo aveva anche smesso di vederlo ma con Jisung è diverso, non riesce a stargli distante e spera che per lui sia lo stesso.
Camminano tranquillamente facendo sfiorare le loro mani insieme e Jisung si guarda intorno rilassato dalla primavera e dagli alberi in fiore. Gli è sempre piaciuto respirare aria pulita e forse questa cosa l’ha presa da sua madre con cui ha sempre fatto lunghe passeggiate estive...chissà se quell’anno le faranno ancora, si chiede mentre entrano nel ristorante.
Il luogo è molto tranquillo, ci sono dei separè a ogni tavolo appunto perchè è pieno di sedie e posti e c’è solo il classico sottofondo di mormorii. Non appena si siedono iniziano a guardare il menù in mezzo al tavolo e memorizzare ciò che prenderanno, Jisung sa che il sushi riempie molto- a dire il vero il riso in generale- però quando si tratta di pesce non sa resistere e per questo ordina più di Minho in ogni caso.
<<Avevi fame?>> ridacchia Minho e Jisung nega <<Non particolarmente ma il sushi è la cosa più buona sulla Terra perciò>> scrolla le spalle.
<<A me piacciono anche molto i nostri piatti e quelli italiani>> osserva Minho e Jisung annuisce <<Sì, una volta Binnie ci ha portato in una pizzeria fenomenale e la madre di Seungmin fa delle zuppe di ramen ottime>>
E quindi Jisung è un mangione eh? Però quel giorno al luna park ricorda di come abbia faticato a stare al suo passo nel mangiare così tanto cibo di strada.
<<Diventeremo obesi presto>> canticchia e Jisung sorride divertito.
Poi, forse proprio perchè i separè li coprono, Minho giocherella con le sue dita intrecciando pian piano la mano con la sua e Jisung arrossisce un po’. Gli piace quando lo fa, quando cerca contatto anche se “rischiando” e come riesca ad essere libero con lui.
Be’, gli piace tutto di Minho.
<<A che coreografia state lavorando?>> domanda poi Minho, staccando le loro mani per iniziare a mangiare quando gli arrivano i primi piatti.
Jisung mastica piano stringendo le bacchette tra le dita <<E’ una cosa lenta a dire il vero. Hai presente quei movimenti che sono rigidi ma che sembrano fluidi?>>
<<Aah, sì, anche io sapevo fare qualcosa in quel campo>> annuisce e Jisung prosegue <<Ecco, solo che...quei movimenti sono legati anche a delle prese e quindi in realtà ci stiamo ancora esercitando in coppia perciò…>> deglutisce leccandosi le labbra e bevendo per non proseguire.
Minho corruga la fronte guardandolo <<Perciò?>> farfuglia a bocca piena.
Jisung giocherella con il pesce <<Io e Chan hyung siamo in coppia come sempre. So che ho chiesto io a Felix di chiederti se volevi venire ma mi sono ricordato solo dopo quello che probabilmente avresti visto…>>
Minho sorride <<Ehi, mica vedrò chissà cosa. E’ solo hip hop no?>>
Jisung abbassa lo sguardo, <<Mh>> mugola ma è in dissenso. Questa volta il pezzo è molto hot a dire il vero e ora che ci pensa non sa neanche se mangerà cena da Chan.
<<Cosa pensi di fare dopo le prove?>> gli chiede quindi e Minho scrolla le spalle <<Non lo so, pensavo che potremmo anche solo girare per negozi o stare da te>>
A Jisung piace l’idea però vuole sapere che dire ai suoi <<Potremmo fare entrambe le cose e ceni da me,>> propone, anche se pensa che potrebbe essere un po’ imbarazzante, <<Però tua madre è d’accordo?>>
Minho prende il telefono e digita il messaggio per sua madre ma la risposta che arriva è diversa da quella che si aspettava.
<<A dire il vero...sai quando abbiamo mentito e ho detto che cenavo da te? Il giorno del luna park? Ecco lei dice che dovresti cenare tu da noi>> alza lo sguardo e Jisung scrolla le spalle <<Uhm, okay. A te sta bene?>>
<<Sì, sì>> torna a scrivere a sua madre che va bene e così anche Jisung avverte casa.
<<Okay allora ti avverto, mia madre può sembrare insistente sul cibo. Ti dirà sicuramente che devi mangiare di più e che ci sono altre cose che ha fatto ma lascia perdere>> inizia gesticolando con le bacchette e Jisung sorride divertito dal suo fare svogliato <<Non so che cos’ha in mente quella donna, non lo so mai a dire il vero e->> la suoneria del telefono lo distrae. Lo recupera e osserva il nuovo messaggio di sua madre che recita “vengono anche i nonni, è un problema?” per cui sospira <<Infatti>>
Jisung dondola le gambe sotto al tavolo e quando butta giù l’ennesimo uramaki domanda <<Cosa?>>
<<Dice che ci saranno anche i nonni. I nonni sono sempre in casa almeno tre volte a settimana e questo vuol dire che le due donne cucineranno il doppio>> sorride <<Cucinano bene quindi è okay ma noi stiamo mangiando sushi e ci riempiremo per stasera…>> riflette guardando i piatti in tavola e Jisung lo osserva senza sapere cosa dire.
Dovrebbe smettere di mangiare?
<<Oh be’>> sorride poi Minho <<Ti ruberò le cose dal piatto, ho lo stomaco più grande>>
<<Ehi, arriverò da dopo l’allenamento, avrò fame>>
<<Lo so, però forse andremo a fare merenda…>> gli sorride in quel suo modo sghembo per cui Jisung ricambia.
Poi gli ruba un hosomaki e allora Jisung se la prende <<Yah!>>
<<Scusa,>> ride a bocca piena <<Ma ne hai tipo venti! E qualcosa mi dice che non finirai tutto>> si scosta i capelli dalla fronte e Jisung sorride.
Non può avercela con lui in ogni caso. Minho è troppo...è troppo tutto per pensare anche solo male di lui!
Così Jisung lascia perdere e torna a mangiare, ascoltandolo parlare della sua famiglia.
<<Non suona così male comunque, vivere con tua madre>> si ritrova a dire mentre fa una pausa, pieno di riso e pesce crudo.
Minho scrolla le spalle <<Sì ma mio padre è altra storia>>
<<Ti da più libertà?>>
<<Mi tratta come suo pari, mia madre mi vede come un bambino>>
Jisung ci riflette a lungo prima di parlare, sa che hanno divorziato quando Minho era piccolo e per un po’ non ha visto suo padre quindi nella sua logica tutto torna…
<<Forse è perchè non ti ha visto per molto. E quando vi siete rivisti eri grande e si era perso un bel pezzo, forse non sapeva come trattarti e ha optato per la via più facile. Tua madre è severa e ti vede come un bambino perchè tutte le mamme sono così ma forse se andassi a vivere con tuo padre perderesti la cognizione di tante cose...Ad esempio lei ti fa piegare sui libri, ti mette in punizione, ti vieta di invitare gente se prendi voti bassi e questo ti sprona a fare di meglio. Tuo padre ha dei metodi perchè tu sia altrettanto efficiente? Perchè i genitori fanno tutto per il futuro dei figli, mio padre aveva paura per la mia sessualità per una futura carriera lavorativa e ora che me l’ha detto lo capisco di più>> parla a ruota libera e quando finisce nota che Minho è fermo a fissarlo stupito, la mano a mezz’aria ancora ferma sul temaki ripieno di salmone e avocado.
Solo allora Jisung si rende conto che forse ha esagerato e le sue guance si colorano un po’ <<Ho parlato a sproposito? Scusami>> si gratta il capo ma Minho nega <<No, no, anzi. Hai detto quello che in realtà succede. Trattandomi come un adulto mio padre non mi pone limiti e quindi forse lo preferisco per questo, oltre al fatto che mi manca spesso...Però sei bravo, cioè capisci le cose al volo>> sorride tornando a mangiare e Jisung sospira.
<<Be, ho imparato con una situazione come la mia>>
<<Non mi hai mai detto molto>>
<<Non c’è granchè da aggiungere, ora so che mio padre mi accetta ma non ho ben in chiaro mia madre. Credo che viva un po’ nel suo mondo e le lascio tempo per realizzarlo, mi sembra che stia migliorando, non so…>> scrolla le spalle <<Comunque a maggior ragione del fatto che sapessi di essere gay ho sempre dato il massimo perchè avevo paura che se gliel’avessi detto si sarebbero vergognati di me e volevo almeno lasciargli qualcosa per cui vedere positivo>> giocherella con le proprie dita guardandole mentre la sua voce si spegne e Minho vorrebbe solo avvicinarsi e stringerlo tra le braccia fino a vederlo sorridere.
Non dev’essere facile ma certamente Jisung è più coraggioso di lui sotto questo punto di vista, lui non sa come potrebbero reagire i suoi...Forse sua madre la riterrebbe l’ennesima delusione e suo padre gli direbbe che è colpa del fatto che non hanno vissuto insieme. I suoi si odierebbero ancora di più e sarebbe veramente un casino...infatti non è stato mica un divorzio semplice quello dei suoi genitori, è stato pieno di urla, grida e litigi per questo Minho non ha avuto un'infanzia molto spensierata...Quindi non ha idea di come glielo dirà prima o poi.
Però ora è lì con Jisung e vederlo così piccolo e fragile gli spezza il cuore per questo se ne frega della gente intorno e stringe saldamente la sua mano, facendogli rialzare lo sguardo.
<<Yah,>> sorride dolcemente <<Sei perfetto in tutto Jisung credimi, mia madre pagherebbe per avere un figlio come te e sono sicuro che questo tuo padre l’abbia capito. Anche tua madre sarà capace di vedere quanto sei unico>>
Sentendosi confortare Jisung torna a sorridere e ricambia la sua stretta riprendendo a mangiare, cosa che fa ridere Minho <<Cos’era, la pausa della ripresa?>>
<<Sì>> si riempie le guance e di nuovo Minho ride.
Sì, Jisung è unico e Minho vorrebbe che se ne accorgesse.
Lo stesso che pensa Minho lo sta pensando anche Jisung però. Infatti Minho è riuscito a consolarlo in due secondi nemmeno e non perchè abbia usato chissà quali paroloni ma perchè la sua presenza e la forza che gli dà nel volergli comunicare che sono in due in quella storia è veramente incoraggiante.
E’ tutto ciò di cui Jisung ha bisogno e lo apprezza davvero.
In ogni caso Minho aveva ragione perchè non riesce a finire tutti i piatti e alla fine se li mangia lui.
Quando termina Minho pensa che ha un po’ voglia di essere galante e di fare un bel gesto quindi si alza e annuncia che va un attimo in bagno ma in realtà, proprio come al luna park, va a pagare per entrambi. Al suo ritorno Jisung sta guardando il telefono e quando afferra la giacca di scuola e la cartella dicendo <<Andiamo?>>, annuisce e si alza.
Minho gli tiene il polso e lo porta fuori non badandoci mentre invece Jisung si allarma <<M-ma dobbiamo pagare->>
<<Ho già fatto io>> sorride furbo e Jisung sbuffa pestando i piedi <<Minhooo>> mugola <<Non voglio che paghi sempre tu>> sporge il labbro e Minho si maledice interiormente.
Aish, vorrebbe davvero baciarlo…
<<Pagherai tu la merenda se la faremo, e poi a me fa piacere>> fa scivolare la mano nella sua <<Forza. Andiamo>> lo trascina con sé e Jisung sospira lasciandolo fare.
Camminano piano passeggiando tranquilli e sono quasi vicini alla palestra quando Minho tira dritto cambiando strada.
<<Dove stai andando? Era da quella parte…>> indica Jisung ma quando si gira la bocca di Minho ha preso possesso della sua e chiude gli occhi confuso.
Si trovano dietro un muro di un edificio vicino alla palestra ed è chiaro che Minho volesse baciarlo da un pezzo però cavolo, non può farlo considerando l’effetto che gli fa… Jisung infatti si ritrova proprio come quella mattina: un po’ a corto di fiato a stringere i suoi vestiti, pregando che la smetta e che al tempo stesso vada avanti.
La bocca di Minho è morbida e perfetta, non troppo umida ma calda abbastanza per trasmettergli tutto il suo sentimento e le sue mani che gli accarezzano la schiena fanno venire dei brividi per tutto il corpo di Jisung.
<<Minho…>> ansima quando si stacca per cercare aria e Minho sorride <<Scusa, volevo farlo>> si giustifica.
Jisung si lecca le labbra annuendo distratto e continua a fissare la sua bocca che sembra così rossa e invitante. Senza neanche accorgersene si sta di nuovo avvicinando, così come Minho, per dar via a un secondo contatto. Ed è molto più veloce e sentito del primo nota con piacere, gli piace ricevere due baci diversi e sentire cose diverse.
Peccato che non siano stati così attenti a dove andavano perchè è proprio la strada da dove arriva Chan, che nel vedersi due tizi davanti a sè che limonano in fondo alla via fa una smorfia disgustata.
Ma che…?
Non può cambiare strada e poi manca poco…
Certo che sono proprio sprovveduti, che modi sono?
Farsela contro un muro...bah.
Riprende a camminare cercando di non guardare ma quando è abbastanza vicino nota le divise dei due che sono pure studenti e- maschi?
E’ ancora più rischis- un attimo, quello ha un’aria familiare…
Lee Minho?!
Lee Minho sta baciando un ragazzo contro il muro tradendo Jisung?! Cioè non sa che piace a Jisung però vale lo stesso come tradimento.
Sgrana gli occhi e non ci pensa due volte a posare la mano sulla sua spalla e Minho perde almeno vent’anni di vita dallo spavento.
<<Ma ti pare il luog…>> le parole di Chan si smorzano quando vede anche la faccia di Jisung <<Jisung?!>> sbotta e il ragazzo si copre il viso arrossato con le mani.
Aish! Che figura!



Rip per Chan-

Neighbors~ MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora