Capitolo 31.

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"Adil, davvero, sto bene!" cerco di convincerlo da quasi tre ore ma lui non vuol sentir ragione e non ha nessunissima intenzione di andarsene.

"Non mi convinci, dici sto bene con la bocca ma con gli occhi è tutt'altra cosa" afferma guardandomi con apprensione.

Ha ragione, non so che dire ma non posso e non voglio trattenerlo qui con me, non ha alcun senso.

"Ho solo bisogno di dormire un po' e solo allora mi vedrai rigenerata" la butto lì sperando che mi creda.

"Ok, vai a dormire" annuisce comprensivo.

"Io aspetterò qui il tuo risveglio e, quando mi sarò reso conto che stai davvero bene, me ne andrò" si siede sul divano aprendo un app per leggere libri posandosi un paio di occhiali dalla montatura nera sul naso, non lo avevo mai visto con gli occhiali, probabilmente li usa solo per leggere.

Mi arrendo alla sua presenza chiudendomi in camera mia, mi lascio cadere all'indietro sul letto con le braccia spalancate.

Tre ore a reprimere le lacrime ogni volta che le parole pronunciate da Adil mi tornavano a galla. Una storiella. Una storiella. Eppure io in noi ci vedevo qualcosa di speciale, di unico ma forse è proprio vero che quando si è innamorati non si vede ad un palmo dal proprio naso.

"Stupida, stupida, stupida!" mi sbatto una mano sulla fronte più volte prima di prendere il cellulare e perdermi ad osservare le nostre foto insieme, soffermandomi su una in particolare che mi è stata inviata dalla madre di Can.

Lui inginocchiato davanti a me, che mi chiede di sposarlo, come può un uomo solo avere così tanta falsità in corpo?

Blocco il telefono nauseata e lascio che le lacrime mi scivolino sulle guance calde, salate, amare.

Inizio ad urlare tutto il mio dolore, soffocandolo nel cuscino mentre sbatto i pugni con violenza sul materasso.

Mi sento lacerata dentro.

"Zaira!" Adil irrompe nella stanza, mi prende dai fianchi con prepotenza rimettendomi dritta.

"Va tutto bene" mi assicura abbracciandomi, mi dondola tra le sue braccia e vorrei solo urlare più forte.

"Va tutto bene" ripete stringendo la mia testa contro il suo petto, il suo profumo mi invade le narici, sconosciuto, diverso, estraneo.

"È tutta una merda!" sputo con rabbia spingendolo indietro.

"Adil, non fraintendermi, apprezzo il tuo volermi aiutare ma non puoi ok? Io sono solo una ragazza semplice, non sono fatta per fare la vip, per stare sotto i riflettori, non sono fatta per sottostare alle regole dei media" concludo con le lacrime agli occhi.

"Una storiella... Sai Zaira sei una brava attrice ma una pessima bugiarda!" esclama scuotendo la testa, inizia a camminare avanti e indietro con le mani sui fianchi.

"Cosa vuoi che ti dica Adil?" esplodo allargando le braccia.

"La verità, Zaira, voglio sapere cosa provi per lui" mi fronteggia, abbassandosi per essere alla mia altezza.

Cosa provo per lui?

"Sono follemente, irrimediabilmente innamorata di Can dalla prima elementare" ammetto in un sussurro, Can ha avuto il coraggio di prendermi in giro ma io no, io ho sempre agito con amore e istinto.

"Dalla prima elementare?" Adil spalanca la bocca sorpreso mentre io annuisco con veemenza.

"Pensavo di avere una possibilità" mormora Adil sedendosi sul letto, le mani sulla nuca e i gomiti poggiati alle ginocchia.

Scordarmi Chi EroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora