Capitolo 10

966 82 17
                                        

-Ti verrà un malanno continuando ad abitare in questa casa così fredda.-Can entra dietro di me chiudendosi la porta alle spalle.

-Il tecnico non si è ancora fatto vivo.-constato con una smorfia toccando i termosifoni gelati.

-La casa è gelata, la tua amica non c'è, è una buona scusa per rimanere di nuovo da me, no?-mi accorgo della sua vicinanza solo quando le sue braccia si stringono al mio corpo e la sua barba mi solletica il collo.

-Nilù tornerà... Lei fa sempre tardi.-rispondo con la gola improvvisamente arida.

-Non vorrai aspettarla sveglia, domani abbiamo da lavorare.-

-In realtà dopo la nostra fuga di oggi dubito di avere ancora un lavoro.-commento rattristandomi.

-Omar vuole me, mi vuole a tutti i costi e io...-mi solleva come una bambina e mi fa sedere mettendosi tra le mie gambe.

-Io voglio te sul set con me.-conclude spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mi limito a sorridere ampliamente mentre lui è serio, così serio da sembrare arrabbiato.

-Mi ci vuole un autocontrollo fuori dal normale con te

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

-Mi ci vuole un autocontrollo fuori dal normale con te.-confessa pizzicandosi il labbro inferiore con due dita prima di poggiare la fronte sulla mia e poi il naso sul mio, i nostri fiati ormai si confondo come le note in una bella melodia.

-Zizzi sono a casa.-la voce di Nilù irrompe nell'abitazione all'improvviso.

-Che tempismo.-commenta aspro Can.

La rossa raggiunge la cucina accompagnata dal suo solito sorriso.

-Can, ci sei anche tu, che piacere vederti.-sistema le buste sul tavolo e tira fuori la spesa fischiettando.

-Si, ci sono anche io.-risponde allontanandosi da me mentre io scendo dal bancone e aiuto Nilù a riporre la spesa in frigo.

-Zay io vado, la mia proposta è ancora valida se vuoi.-dice Can alludendo alla sua richiesta di dormire ancora da lui.

-Grazie ma...-

-Quale proposta?-chiede Nilù, ficcanasando come sempre negli affari miei.

-Niente, sta zitta.-la spingo con un fianco e accompagno Can alla porta.

-Grazie per tutto, ho passato una bella giornata.-

-Poteva concludersi in bellezza.-ritenta nuovamente lui.

-È meglio che vai.-rispondo salutandolo con la mano prima di chiudere la porta e rilasciare l'aria che non mi ero nemmeno accorta di trattenere.

Can
Perfetto, la porta in faccia mi mancava.

Raggiungo la macchina e metto in moto azionando anche la radio, mi sento... Arrabbiato oserei dire, se la ragazza fosse arrivata qualche minuto più tardi sono sicuro che l'avrei baciata e l'avrei convinta a rimanere da me anche stanotte.

Arrivato a casa lascio il parka sul divano e mi verso uno scotch traccannandolo velocemente e ne verso subito un'altro cercando di scaricare la tensione e la frustrazione che si sono avviluppate nella mia testa.

-CAZZO ZAIRA, SEMBRI UNA BAMBINA!-esclamo lanciando il bicchiere che si frantuma al contatto con il muro.

Cerco di respirare e di calmarmi ma sento ancora il suo profumo in ogni angolo e ciò che ottengo è arrabbiarmi di più senza un apparente motivo.

Sento il rumore del mio smartphone che mi avvisa di avere un messaggio e subito lo afferro sperando che sia lei che mi chiede di tornare.

Buonanotte Can.

La mia tolleranza va del tutto a farsi benedire, è come se stesse giocando al gatto e al topo facendomi impazzire.

Prendo le chiavi e mi rimetto in macchina solo con una maglietta addosso nonostante il freddo pungente, spingo sull'acceleratore che ormai segna oltre i cento kilometri orari ma per fortuna le strade quasi desolate per lo permettono.

Posteggio l'auto in malo modo bussando ripetutamente alla porta che viene aperta quasi subito proprio da lei.

-Mettiamo una cosa in chiaro.-dico spingendola dentro e chiudendo la porta con un piede, la blocco tra me e il muro e gli afferro il viso con una mano.

-Non puoi mandarmi via e poi scrivermi un "un buonanotte Can" ok?-parlo in modo veloce ma chiaro.

-Ok.-risponde confusa.

-E non puoi startene così, nel tuo pigiama così largo da poterci entrare in due, non puoi guardarmi con quegli occhi innocenti e aspettarti che in me non scatti nulla, ok?-

-Ok.-risponde sempre più disorientata.

-Prima, se non fosse arrivata Nilù mi avresti baciato?-chiedo infine e in un attimo le sue guance prendono colore.

-Rispondi.-la incito a parlare ma le sue labbra sembrano incollate ed io sono stufo di aspettare.

Mi abbasso quanto basta per arrivare al suo viso e senza pensarci troppo la bacio, la rabbia scompare solo quando finalmente le sue labbra cominciano a muoversi in sincronia con le mie.

-Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto.-affermo prendendogli la mano conducendola nella sua stanza.

-Quel letto è piccolo ma per fortuna siamo in inverno.-commento togliendomi la maglia e le scarpe sotto lo sguardo scioccato di Zaira.

-Andiamo a dormire

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

-Andiamo a dormire.-la spingo sul letto e mi stendo al suo fianco nonostante i miei piedi escano dal materasso.

-Can, perché sei tornato?-chiede nel buio della stanza.

-Perché stavo diventando matto senza di te.-rispondo con estrema sincerità, lei non risponde ma si gira e mi abbraccia nascondendo il suo viso nel mio petto nudo.

Zaira
Sento il respiro di Can regolarizzarsi, chiaro segno che si è addormentato, mi stringo ancora di più al suo corpo chiudendo gli occhi ed ubriacandomi di lui, dell'odore della sua pelle.

Mi sento fortunata ad averlo ma sono anche terrorizzata dal sentimento che per anni mi ha divorata deteriorandomi lentamente, averlo è come una magia ma la magia non esiste e se tutto questo dovesse finire sono sicura che ne morirei.

Una lacrima riga il mio volto seguita da un'altra e un'altra ancora, la cosa più giusta sarebbe prendere le distanze, lasciarlo andare per la sua strada, per quella che ha preso e percorso senza guardarsi indietro ma la razionalità non è il mio forte e tutto di me freme solo ad un suo sguardo.

-Ti amo Can.-sussurro adesso che non può sentirmi.

Angolo Autrice:
Perdonate l'assenza, questi giorni per me sono stati come vivere un'altalena di emozioni, avevo ricevuto una proposta editoriale ma purtroppo non è finita tanto bene.

In ogni caso se vi va mi trovate su instangram al nome di candiall97 per informazioni riguardo agli aggiornamenti o altro 😘

Scordarmi Chi EroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora