Capitolo 28

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Dal capitolo precedente:
"Lasciala in pace, le hai rovinato la carriera" dice serio, Zaira non parla e non mi guarda, non può pensare una cosa del genere, non lei.

"Adesso per colpa tua Omar la butterà fuori, quante altre occasioni avrà come questa?" blatera ancora Adil, io ho smesso di ascoltarlo da un pò. Mi avvicino nuovamente a Zaira e mi abbasso così da stare alla stessa altezza.

"Zay, risolveremo questo piccolo intoppo, non temere" cerco di tranquillizzarla ma lei scuote la testa in segno di negazione.

"Non si risolverà niente Can, ha ragione Adil" mormora trattenendo le lacrime, il mio cuore si ferma per un secondo, perché ha dato ragione a quell'approfittatore?

"Zaira, vedrai..."

"Vedrai, vedrai, vedrai!" sbotta alzandosi furiosa.

"Quell'uomo darà a me tutte le colpe, sono passati mesi, le riprese dovrebbero essere quasi concluse e invece non siamo nemmeno a metà" urla in preda alla collera.

"Smettila di raccontarmi le favole, il castello è sparito e il principe..." mi guarda prima di chiudere gli occhi dolorosamente e rimanere in silenzio.

"Il principe cosa?" la invito a continuare, non mi è mai piaciuto gli lascia le frasi in sospeso, come se non fosse già abbastanza la situazione che stiamo vivendo lei si mette a fare i capricci punzecchiata, presumibilmente, da quel folle di Adil.

"Lasciala in pace, Can!" interviene nuovamente Adil, il mio autocontrollo è al quanto altalenante ultimamente e lui sta giocando col fuoco.

"Non intrometterti" ringhio furioso.

"Non ho paura di te, Can, te l'ho detto una volta e te lo ripeto" risponde a tono.

"Calmiamoci tutti" Omar ci raggiunge con le mani alzate.

"Can con me, Zaira e Adil per oggi potete andare a casa, mi farò vivo stasera con voi" dice secco, spalanco gli occhi alla sua richiesta, perché l'ha mandata a casa?

Ma soprattutto come andrà a casa se io devo rimanere con lui?

Adil mette una mano sulla schiena di Zaira e la scorta fino al corridoio che porta alle scale, mi soffermo a guardarli stringendo talmente tanto i pugni che le mani mi diventano bianche.

"Can, ho parlato con il tuo manager, arriverà a momenti. Hai firmato un contratto nella quale è esplicitamente scritto che non ti è ammesso avere una relazione con una collega" spiega facendomi cenno di entrate nel suo ufficio.

"Vuoi portarmi alle vie legali, Omar?" chiedo incredulo.

"Ho riflettuto Can" dice senza rispondere davvero alla mia domanda.

"Vuoi portarmi alle vie legali?" riformulo stavolta più deciso.

"Potrei farlo, mi hai fatto perdere tempo e denaro per questa tua..." blocca le sue parole quando si accorge dei miei occhi simili a palle infuocate per quanto sono arrabbiato.

"Fallo se ti farà stare meglio, ne uscirò con una multa di qualche migliaio di euro, niente di più" esplodo.

"Cosa sono i soldi quando hai trovato l'anima gemella, Omar?" chiedo a due centimetri dalla sua faccia, rischio seriamente di ferire qualcuno oggi.

"L'amore è una brutta bestia" dice senza scomporsi.

"Ti obbliga a fare quello che non avresti fatto mai e poi ti distrugge" aggiunge.

"Perche è così che ne uscirai, totalmente distrutto mentre lei, dopo qualche piagnisteo di troppo uscirà di scena con un'altro e tu morirai dentro" indica il punto da dove sono appena usciti Zaira e Adil facendomi infuriare ancora di più.

"Zaira non è così" urlo, alzo il pugno ben deciso a schiantarlo sulla sua faccia ma vengo bloccato da Ceyden, il mio manager.

"Sei in una situazione già complicata, non dare altro di cui parlare ai media" dice tenendomi stretto, è deluso, lo posso sentire nelle sue parole e vedere nel suo sguardo.

"Non l'ho fatto apposta" mi affretto a raccontare.

"Can, sai come funzionano le cose, lo hai sempre saputo" Ceyden allarga le braccia come se non credesse alle mie parole ma io non avevo certo premeditato di innamorarmi.

"I media non sanno niente di questa storia, volete darmi in pasto ai giornali solo per riprendere un pò di credibilità?" chiedo guardando prima Ceyden e poi Omar che si è seduto nella sua poltrona, le mani sulle tempie e lo sguardo ai suoi piedi.

"Can, possiamo trovare una soluzione" Ceyden mi fa sedere parandosi davanti a me.

"Zaira rimane nel progetto ma non dovete più vedervi se non per lavorare, almeno fino a quando non avrete messo fine alle riprese" propone con calma mentre io mi agito ancora, com'è possibile che mi venga chiesta una cosa del genere?

È come privare un bambino dell'amore di una madre, subdolo e meschino.

"Inoltre, ci sarò io con te, sempre, sarò come la tua ombra per assicurarmi che tu gli stia lontano" aggiunge come se fosse normale tutto ciò che sta dicendo.

"Non credevo fossimo nel medioevo" brontolo schifato.

"Non è questione di secolo Can, è una questione di principio. I legami interpersonali creano disagi e scompensi che non sono riparabili" interviene Omar.

"O Zaira resta e voi mettete in pausa la vostra love story o Zaira se ne va e... Non so come finirà" aggiunge in tono provocatorio.

Non posso essere la causa del suo fallimento, in fin dei conti saranno solo pochi mesi e poi potremmo tornare a vederci, potremmo riprendere la nostra relazione da dove l'abbiamo lasciata.

"Va bene" mormoro sconfitto, mi alzo e lascio il set senza aggiungere nient'altro, come già preventivato Ceyden mi viene dietro come un cane da guardia, ho appena messo la mia libertà a servizio di Omar.

Zaira
Adil mi ha offerto un passaggio e, considerando la lontananza, ho accettato senza pensarci due volte.

Sono confusa, la colpa è anche mia, mi sono lasciata prendere dal panico e l'unica cura che ha avuto effetto erano i baci bollenti di Can, mi aiutavano a non pensare a quello che stavamo vivendo dentro alla scatola metallica eppure la situazione è degenerata in pochi minuti.

"Stai bene?" chiede Adil stringendomi una mano sulla coscia, guardo la sua mano e la sposto infastidita prima di tornare a guardare fuori dal finestrino.

"Sto bene" confermo, anche se è una bugia.

Non sto bene, per niente, ho paura di aver perso tutto in un colpo solo.

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