-Manda un messaggio alla tua amica, stasera rimani a dormire da me.-ordino mentre tento di asciugare i miei capelli con un rotolo di carta igienica.
-Devo dire a Omar che sarebbe opportuno tenere degli asciugamani in caso di bisogno.-aggiungo con una smorfia.
-Nessuno si fa la doccia qua.-risponde Zaira, si è rivestita ma i vestiti gli si sono appiccicati addosso visto che nemmeno lei è riuscita ad asciugarsi.
-Nessuno tranne te.-obietto raggiungendola.
-Io stavo solo cercando di nascondermi da te, pensavo che non avresti mai avuto il coraggio di entrare lì.-confessa facendomi ridere di gusto.
-Beh adesso sai di cosa sono capace quindi è meglio che fai la brava.-gli scocco un'occhiolino e le circondo le spalle con un braccio.
-Sarei dovuto entrare completamente nudo, i miei jeans sono zuppi.-continuo a parlare mentre insieme ci dirigiamo verso l'uscita.
Zaira
-Zaira.-una voce dietro le nostre spalle mi fa sobbalzare.-Adil!-esclamo paonazza come se fossi appena stata colta in flagrante.
-Come stai? Sei scappata all'improvviso, ti ho cercata dappertutto.-si avvicina a noi e dal suo sguardo capisco che non sta mentendo.
-Adil grazie, sto bene.-gli sorrido.
-Ero solo andata a fare una doccia, quando sono stressata è come una medicina.-
-Una doccia... Con lui?-chiede guardando Can dalla testa ai piedi.
-NO!-strillo con voce stridula.
-Lui, lui l'ha fatta per conto suo.-borbotto arrossendo nuovamente.
-Se non sbaglio Omar lo aveva mandato a casa per un po', perché dovrebbe venire a farsi una doccia qua?-chiede confuso più che mai.
-Perché non sono affari tuoi e comunque da domani torno a lavoro.-risponde prontamente Can.
-Buonanotte.-aggiunge tirandomi via.
-E se ha visto qualcosa?-chiedo andando completamente nel panico quando siamo in macchina.
-Impossibile, la porta era chiusa e comunque non abbiamo fatto nulla di così sconvolgente.-risponde senza dare alcun peso all'accaduto.
-Non preoccuparti, è tutto ok.-mi accarezza una guancia e mi prende una mano intrecciando le nostre dita.
Can
Quando arrivo a casa sono già le dieci di sera, apro la porta e tiro dentro anche Zaira semicongelata a causa dei vestiti bagnati.-Un bagno caldo ora ci farebbe comodo.-le sussurro all'orecchio sperando vivamente che lei accetti.
-Can!-mi rimprovera lei con le gote completamente color cremisi.
-Che c'è?-chiedo mostrando la mia espressione più innocente, gli prendo il labbro inferiore tra le dita e sto per morderlo quando tutte le luci della sala si accendono contemporaneamente.
-Can!-la voce di mia madre mi arriva alle orecchie, per un momento mi ero totalmente dimenticato della sua presenza.
-Mamma, buonasera.-la saluto muovendo le dita, Zaira sembra sul punto di vomitare.
-Mamma lei è Zaira, Zaira lei è mia madre o meglio...-mi abbasso quanto basta per poterle parlare all'orecchio.
-La mia bruna.-
-Ciao cara, benvenuta.-mia madre la accoglie con un sorriso e una stretta di mano che la ragazza ricambia con estrema timidezza.
-Come mai avete tutti gli abiti bagnati?-chiede poco dopo scrutandoci.
-Si è messo a piovere?-domanda ancora.
-Si, più o meno.-rispondo con un sorriso.
-Tesoro se vuoi posso prestarti dei vestiti asciutti.-parla direttamente a Zaira che annuisce.
-Sarebbe meglio un pigiama, rimarrà qua stanotte.-preciso versandomi del the caldo in una tazza.
-Rimarrà qua?-mia madre sembra sconvolta.
-Si.-
-Can che intenzioni hai?-chiede, le braccia incrociate.
-Nessuna intenzione.-alzo le braccia fingendomi indignato, lei alza un sopracciglio ma non risponde.
-Vieni con me, potrai asciugarti, metterti qualcosa di pulito e riposarti.-dice prendendo sotto braccio Zaira per poi trascinarla via senza darmi il tempo di infierire.
-Ed io mi farò il bagno da solo e dormirò altrettanto solo.-sbuffo amaramente scuotendo la testa.
Zaira
-Sai, somigli tanto ad una persona che conosco.-dice rovistando nella sua valigia.-Ah si?-chiedo torturandomi le dita nervosamente.
-Si. Non la vedo da anni ormai a dire il vero.-ride e tira fuori una camicia da notte.
-Non indosso pigiami, spero non sia troppo scomodo per te.-me la consegna e mi indica il bagno.
-No, si figuri.-rispondo nascondendomi dentro, tiro un sospiro di sollievo e accendo il telefono cercando immediatamente il numero di Can.
Zaira: ci sono -2° e tua madre mi ha dato una camicia da notte.
Can: se dormi con me non ti servirà nemmeno quella.
Zaira: Can sono seria.
Can: anch'io, nella mia stanza fa meno freddo e poi ci sono io che posso riscaldarti.
-Tesoro tutto bene?-la signora bussa alla porta, io guardo il telefono e lo metto nella borsa prima di privarmi dei vestiti bagnati e asciugarmi i capelli con il phon.
Quando esco, tremante per il freddo, la vedo davanti ad uno specchio a pettinarsi i lunghi capelli neri.
-Tesoro vieni, per avere i capelli sempre in ordine e senza nodi è bene pettinarli ogni sera.-mi fa sedere al suo posto e come una mamma mi pettina i capelli canticchiando una canzoncina per bambini.
-Avrei voluto una figlia femmina con cui condividere tutti i miei segreti.-confessa accarezzandomi le spalle.
-Su, andiamo a letto.-mi lascia un bacio sulla guancia e mi fa cenno di raggiungerla nel letto a doppia piazza.
Non passa molto tempo e il suo respiro diventa calmo e regolare, si è addormentata beatamente mentre io ancora tremo come una foglia.
-Zay?-la porta si apre cigolando e Can, in pantaloncini e canotta, fa il suo ingresso.
-Tale madre, tale figlio.-mormoro infreddolita.
-Vieni con me.-mi prende la mano e mi trascina fuori dalla stanza.
-Se tua madre si sveglia...-
-Non si sveglierà, è una dormigliona esattamente come il sottoscritto.-mi interrompe facendomi fare una piroetta per poi fischiare in segno di gradimento.
-Ti sta bene.-dice giocando con una spallina.
-Però sei gelata e non va bene.-mi abbraccia da dietro e improvvisamente tutto il mio corpo si riscalda e i miei denti smettono di battere.
-Dormi con me.-dice portandomi nella sua stanza, l'aria è decisamente più calda e il climatizzatore sopra la finestra ne ha sicuramente il merito.
Ci stendiamo l'uno accanto all'altro e ci guardiamo per secondi, forse minuti prima che lui si decida a parlare.
-Sei bellissima.-dice togliendomi i capelli dal viso e in un secondo le sue labbra sono sulle mie, le sue braccia possenti mi stringono al suo corpo e le sue gambe muscolose fanno altrettanto.
-Buonanotte Zay.-mi augura senza allentare la morsa letale che ci unisce.
-Buonanotte Can.-

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Scordarmi Chi Ero
FanfictionCan, un giovane attore e modello di fama mondiale, era stato chiamato per un nuovo ruolo in una serie romanica. Avrebbe dovuto fingere ancora una volta di essere innamorato, avrebbe dovuto fingere ancora quel si al matrimonio finto e magari avrebbe...