Can
-Ti accompagno io.-mi avvicino a Zaira mentre è intenta a recuperare le sue cose dall'armadietto.-Hai fatto già troppo per me in queste settimane, chiamo un taxi.-
-Beh puoi pagarmi se è questo il problema e comunque pensavo di cenare prima di portarti a casa.-la butto lì velocemente.
-Insieme?-chiede guardandomi come se avessi detto chissà quale bestemmia.
-Si, insieme.-confermo confuso.
-Io e te?-
-Io e te.-
-Da soli?-
-Ma no, ci portiamo quattro che troviamo in piazza.-ironizzo sempre più disorientato dalla sua sfilza di domande.
Zaira mi guarda per un secondo e poi sorride ampliamente.
-Ci sto.-dice con un euforia esagerata mentre si tuffa in avanti per abbracciarmi.
-Paghi tu, ovviamente.-scherzo scoccandole un'occhiolino per poi uscire dal capannone facendole cenno di seguirmi.
La porto nel ristorante di un mio caro amico che ci fa accomodare nella seconda sala al piano di sola che, essendo un giorno feriale, è deserta.
-Essere un vip ha i suoi vantaggi.-commenta lei guardandosi intorno.
-Confermo.-rispondo versando dell'acqua frizzante nei bicchieri.
-Raccontami di te.-lo dice in modo spontaneo mentre sofferma lo sguardo su di me.
-Faccio l'attore da ormai tre anni e...-
-Non il te attore. Di te come persona.-mi ferma subito, il suo sguardo serio, è come se ci fosse qualcos'altro dietro a questa sua voglia di sapere.
-Non c'è granché da sapere.-taglio corto.
-Fammi capire, hai trent'anni ma la tua è iniziata tre anni fa?-chiede stringendo il bicchiere tra le mani.
-Se devo essere sincero è così.-
-Perché?-chiede poi.
-Zaira, fai troppe domande.-tento di sviare il discorso e lei pare aver capito difatti rimane zitta come se fosse assopita dai suoi pensieri.
Neanche quando la nostra cena arriva in tavola lei sembra intenzionata a proferire parola, comincia a giocare con la forchetta senza assaggiare nulla.
-Adil fa le bistecche più buone di tutta Istanbul.-dico punzecchiando un pezzo di carne porgendola a lei che fa un finto sorriso e rifiuta con un lieve movimento del capo.
-Cos'è cambiato? Perché ti comporti così adesso?-chiedo a questo punto.
-Nulla, non ho fame e a dire il vero sono anche molto stanca.-risponde poggiando il tovagliolo sul tavolo per poi alzarsi e infilarsi il cappotto.
-Tu finisci la tua cena, io andrò a casa.-
-Pensi che ti faccia andare da sola?-mi alzo anch'io e la afferro per il polso.
-Sono abituata, davvero finisci la tua cena.-risponde senza guardarmi.
-Io non sono uno di quei stronzi che lascia andare una ragazza da sola a quest'ora, quindi o ti siedi e finiamo insieme di mangiare o ti accompagno a casa.-sentenzio tirandola a me e solo ora mi accordo che Zaira sta piangendo.
-Che hai?-chiedo subito allarmato togliendogli i capelli che gli nascondono parte del viso.
-Ho fatto qualcosa di sbagliato?-domando ancora, lei nega con la testa e tenta un finto sorriso.
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Scordarmi Chi Ero
Fiksi PenggemarCan, un giovane attore e modello di fama mondiale, era stato chiamato per un nuovo ruolo in una serie romanica. Avrebbe dovuto fingere ancora una volta di essere innamorato, avrebbe dovuto fingere ancora quel si al matrimonio finto e magari avrebbe...