Can, un giovane attore e modello di fama mondiale, era stato chiamato per un nuovo ruolo in una serie romanica. Avrebbe dovuto fingere ancora una volta di essere innamorato, avrebbe dovuto fingere ancora quel si al matrimonio finto e magari avrebbe...
Zaira Non è che mi aspettassi chissà cosa da Can, dandogli la lettera mi sono bruciata l'unica possibilità di stargli accanto anche solo come un'amica.
Alzo lo sguardo nuovamente sull'orologio appeso alla parete e mi accorgo che sono già le otto inoltrate, non posso rischiare di far tardi aspettando una persona che probabilmente non arriverà più.
-Nilù io vado, ci vediamo stasera.- scocco un bacio sulla guancia della rossa che continua a ingozzarsi di biscotti e indosso il cappotto uscendo di casa; non mi fermo ad aspettare i mezzi preferisco di gran lunga fare una passeggiata.
Mi limito solamente a prendere un caffè caldo da sorseggiare durante il cammino mentre nella mia testa i pensieri continuano a vorticare senza controllo e mi blocco all'istante quando un clacson suona insistentemente e una macchina rallenta proprio dal mio lato, che sia lui?
-Zaira?-ancora prima di girarmi ho la risposta.
-Buongiorno Adil.-lo saluto muovendo piano le dita.
-Salta su, non vorrai arrivare a piedi fino a lì con questo freddo.-apre lo sportello invitandomi a salire.
-In realtà avevo proprio bisogno di una passeggiata.-
-Non scherzare, si gela stamani.-dice prima di scendere dall'automobile.
-Sali.-insiste poggiandomi una mano sulla spalla, io annuisco ed entro nella sua Mercedes; il calore della stufa mi avvolge immediatamente facendomi tirare un sospiro.
-Che fine ha fatto Can?-chiede mettendo la prima per poi immettersi nel traffico.
-Di solito è lui ad accompagnarti.-aggiunge fermandosi al rosso.
-Non so dove sia, non stiamo sempre insieme.-rispondo con una nota acida senza nemmeno saperne il motivo.
-Ok.-è la sua unica risposta.
Non appena entriamo Omar ci raggiungere sorridente.
-Buongiorno, siete pronti?-chiede elettrizzato.
-Oggi si inizia dal bacio.-annuncia per poi darci le spalle ed allontanarsi.
-Sei pronta?-chiede Adil stringendo una mano sulla mia schiena mentre parla direttamente al mio orecchio prendendosi confidenze che io non gli ho mai concesso.
-No.-rispondo secca per poi chiudermi nel mio camerino.
Can Mi sveglio con la schiena e il collo doloranti e quando provo ad alzarmi un foglio scivola via dal mio corpo finendo sul tappeto e solo in quel momento mi ricordo: la lettera che Zaira ha scritto per me.
Ho bevuto non so quanti bicchieri di scotch mentre la leggevo, l'ho riletta così tante volte da saperla a memoria, potrei recitarla al teatro come una delle opere di Shakespeare
Guardo l'ora e mi rendo conto che sono già le undici della mattina, se non avessi alzato il gomito probabilmente avrei anche sentito le quindici chiamate senza risposta di Omar che mi segnala il telefono, cancello l'icona e mi limito ad aprire la chat con Zaira, non mi ha scritto, nessun buongiorno da parte sua.
Can: buongiorno Zay ❤️
Lo invio mentre velocemente raggiungo il bagno per una doccia, quando esco ancora grondante d'acqua sento il telefono vibrare accorgendomi con dispiacere che è ancora Omar.
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