Zaira
Can: si può sapere che ti è preso? Perché sei scappata così?Zaira: ho bisogno di stare un po' sola.
Can: perché?
Zaira: ti prego Can, lascia stare, non rispondere e non venire a casa mia.
Metto il silenzioso e lascio cadere il telefono dentro alla borsa mentre il tassista prova a farsi largo nel traffico.
Mi basta intravedere il mare per decidere di pagare la corsa anticipatamente e scendere dal veicolo per passeggiare nonostante il freddo.
Mi stringo nella giacca di pile e mi fisso a guardare le onde del mare che si infrangono potenti contro le rocce
Non riesco a far finta di niente, ogni volta che mi bacia è come stare in paradiso e l'attimo è come finire all'inferno, sono stanca di essere vittima di tutti quei ricordi mentre lui non sa, mentre lui ancora non si ricorda.
Mi siedo su di una panchina e apro la borsa ritrovandomi tra le mani una busta da lettere stropicciata, la lettera
che tanti anni fa scrissi per lui, la stessa lettera che tanti anni prima gettò nel cestino calpestandomi il cuore e non so perché io sia così ostinata, non so perché io continui a farmi del male amando solo ed esclusivamente lui da tutta la vita ma non riesco a fare altro.-Ciao.-la voce di un bambino interrompe il flusso dei miei pensieri.
-Ciao.-rispondo rimettendo la lettera nella borsa per poi alzare lo sguardo su di lui, i suoi vestiti sono sgualciti e troppo leggeri per una serata così fredda.
-Piccolo dov'è la tua mamma?-chiedo togliendomi la giacca per metterla sulle sue spalle.
-A casa con Kayla, la mia sorellina, io lavoro con papà.-spiega velocemente indicando un uomo che tenta di vendere rose rosse ai passanti.
-Capisco, beh le tue le compro tutte.-dico prendendo subito il portafoglio.
-Non puoi.-si affretta a dire lui.
-Sono già state vendute tutte.-aggiunge velocemente.
-Non ne hai nemmeno una per me allora?-mi fingo dispiaciuta ma lui sorride ampliamente.
-Sono tutte per te.-me le consegna e indica col ditino magro un punto dietro di me, mi volto a guardare e vedo Can in attesa con le mani dentro alle tasche.
-
Le ha comprate lui?-chiedo con un mezzo sorriso.
-Si, le ha pagate più di quanto avrebbe dovuto in realtà ma non ha accettato il resto.-
-È un brav'uomo.-commento scompigliandogli i capelli scuri come quelli del padre.
-Si, lo è.-risponde il bimbo.
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Scordarmi Chi Ero
Fiksi PenggemarCan, un giovane attore e modello di fama mondiale, era stato chiamato per un nuovo ruolo in una serie romanica. Avrebbe dovuto fingere ancora una volta di essere innamorato, avrebbe dovuto fingere ancora quel si al matrimonio finto e magari avrebbe...