Capitolo 9

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-Ciaaaak si gira!-esclama Omar.

Adil entra subito nel personaggio prendendomi la mano per intrecciarla con la sua mentre io sono tesa come un tronco d'albero.

Can non è ancora tornato e non so se per oggi tornerà visto come se n'è andato.

-Zaira esci dal mondo delle favole.-

-Scusa Omar.-

-Tranquilla è normale, devi solo prenderci il ritmo dopotutto è la tua prima esperienza come attrice.-Adil tenta di tranquillizzarmi ma l'unico che potrebbe riuscirci è Can e non è presente in questo momento .

-Ricominciamo.-Omar far ripartire la scena e nuovamente Adil mi prende la mano nello stesso istante in cui Can entra sul set, gli occhiali da sole e il cappotto lasciato aperto come sempre.

-Non sa manco prendergli una mano in modo decente, ma dove l'avete preso questo?-commenta guardando Adil quasi schifato

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-Non sa manco prendergli una mano in modo decente, ma dove l'avete preso questo?-commenta guardando Adil quasi schifato.

-Can ti prego... La ragazza è già abbastanza impedita ci mancano solo i tuoi commenti.-Omar lo guarda con disapprovazione mentre Can se ne frega e irrompe nello scenario.

Can
-Prenderesti così la mano alla tua fidanzata?-chiedo spingendolo così da far mollare la presa sulla mano di Zaira.

-Si fa così caro mio, guarda e impara.-afferro la mano di quest'ultima con forza e lascio un bacio su di essa trascinandomi Zaira fuori dal set senza preoccuparmi degli strilli di Omar che si sentono da ogni dove.

-Va malissimo, non riesco a concentrarmi.-mormora abbassando lo sguardo.

-Sai che penso?-stringo anche l'altra sua mano.

-Penso che ti hanno messo vicino il primo che è passato in strada, è palese che...-

-Io non sono il primo che passa, ho studiato recitazione per anni e non è la mia prima esperienza.-interviene il diretto interessato raggiungendoci.

-Ah no? Cosa hai fatto prima d'ora? Non mi sembra di averti mai visto, la pubblicità del panettone non vale come esperienza.-affermo in tono pungente.

-O semplicemente il grande divo non vede nient'altro che se stesso.-risponde lui.

-Stai facendo una scenata per niente Can, torna a casa, calmati e ne riparliamo domani.-Omar mi passa una mano sulla spalla che scanso con fervore.

-Zaira e Adil tornate sul set.-aggiunge dandomi le spalle per rientrare.

-Zaira vieni con me.-lascio perdere la rabbia nei confronti di Omar e Adil e mi concentro solo su di lei.

Zaira
Can mi guarda in attesa di una risposta mentre io sono totalmente in confusione.

-Dai rientriamo, abbiamo ancora tante scene da girare

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-Dai rientriamo, abbiamo ancora tante scene da girare.-Adil si avvicina poggiandomi una mano sulla spalla.

Da un lato l'amore della mia vita e dall'altro il mio più grande sogno.

-Non toccarla.-Can sposta violentemente la mano di Adil e mi afferra nuovamente le mani.

-Andiamo dai.-mi accarezza una guancia.

-Zaira torniamo dentro.-insiste Adil.

-Senti, te lo dico una volta per tutte devi toglierti di mezzo o non rispondo delle mie azioni.-il tono di Can è così minaccioso da mettere paura ma sorprendentemente Adil gli ride in faccia.

-Sei un prepotente Can e non sarai tu o quelli come te a fermarmi dal fare bene il mio lavoro.-gli risponde a tono.

-È la sua opportunità e gliela stai bruciando con il tuo egocentrismo.-aggiunge prima di rientrare e lasciarci soli.

-Io non sono un prepotente.-si difende rivolgendosi a me.

-Lo so.-

-Senti rimani qui, io vado, per oggi ho chiuso.-si gira e sta per andarsene ma non riesco a guardarlo mentre si allontana, so che probabilmente lo vedrò domani e che andando con lui probabilmente brucerò ogni singola possibilità di diventare un attrice ma non voglio lasciarlo andare da solo in questo momento.

-Can, vengo con te.-alzo la voce per farmi sentire e mentre lo raggiungo lui si gira aprendo le braccia invitandomi ad abbracciarlo e non ci penso due volte a farlo, a perdermi nella calda sensazione delle sue braccia che mi stringono e nelle sue labbra che si posano tra i miei capelli.

*
-Era tanto che non mi prendevo una giornata libera, lontano dalle telecamere e dai giornalisti.-racconta entrando in casa, si toglie il cappotto e la felpa rimanendo solo con una canotta bianca addosso.

-Ogni tanto fa bene staccare.-appendo la borsa in un gancio e lo seguo in sala dove lui si è già accomodato su uno dei divani.

-Mi dispiace per come mi sono comportato, ho avuto una reazione eccessiva e non so nemmeno io il perché ma non voglio che pensi che io sia uno di quelle persone famose che pensando di poter fare o dire tutto, sono molto rispettoso di solito ma tu...-si ferma e alza lo sguardo su di me.

-Siediti con me.-allunga una mano e mi fa sedere sulle sue gambe accarezzandomi la schiena ripetutamente.

-Non mi piace come ti hanno truccata.-ammette scuotendo la testa, si alza e mi trascina in bagno bagnando un dischetto di cotone per togliermi i kili di trucco che mi hanno messo in faccia, la sua mano è delicata mentre strofina attentamente ogni punto del mio viso.

-Il rossetto vorrei togliertelo io.-parla lentamente, con la voce più bassa del solito e il viso vicino al mio, sospira e poggia le sue labbra sulle mie in un contatto leggerissimo, quasi impercettibile.

-Per ora mi faccio bastare questo.-riprende a togliermi il trucco mentre io chiudo gli occhi sentendo ancora il battito prepotente del mio cuore nelle orecchie.

-Toglimi una curiosità, quel tipo ti potrebbe piacere? Voglio dire... Ha gli occhi azzurri, i capelli biondi, sembra Ken.-chiede quando ha finito di struccarmi riferendosi ad Adil.

-Io non sono una barbie, gli occhi azzurri non mi incantano.-rispondo secca ed è vero, sono sempre stata presa dagli occhi marroni forse perché da quando sono una ragazzina sono innamorata di un ragazzo con gli occhi così scuri da sembrare quasi neri a volte.

Can ride ampliamente alla mia risposta e mi scocca un occhiolino.

-L'ho capito subito che eri una ragazza intelligente.-

-Hai occhio Yaman.-ricambio l'occhiolino ed esco dal bagno muovendo i fianchi come una di quelle modelle in passerella mentre lui ride divertito.

Scordarmi Chi EroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora