Segreti e verità

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  *Buonaseraaaaa*

Lo so, sono in ritardo, ma credetemi che questo periodo non è affatto semplice per me! Spero con il cuore che questo nuovo capitolo possa catturarvi e legarvi sempre di più a questa storia, nonostante i miei ritardi, e non dimenticatevi di lasciarmi una stellina ed un commento per farmi sapere cosa ne pensate! Ci tengo molto, moltissimo! Per migliorare sempre di più!

Al prossimo capitolo,

a presto

Baciiiii

Evelyn Ross

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Evelyn Ross

Tra tutte le persone al mondo, quella notte, in quel pub...io avevo fatto l'amore con...

Dio, non era possibile!

Inimmaginabile!

Oddio! Avevo il voltastomaco! Come mi era saltato in mente di stare con un uomo come lui!

Avevo mandato giù intere bottiglie di Vodka? Oppure era Rum?

Cavolo, adesso capivo il perché avesse un'aria così familiare, il suo profumo, il suo sguardo...l'avevo già conosciuto in passato. Quei due bellissimi occhi dalle iridi azzurre, che appartenevano così tanto anche a mio figlio. Nostro figlio.

E pensare che mi aveva proposto proprio lui di ritrovare il padre del mio bambino!

Jay era un Rivera.

Jay era il figlio di William Rivera, ed io stavo per avere un mancamento!

Ero così confusa, io...

Guardai il signor Terry Smith con sgomento, mi tremava il corpo, come se fossi stata gettata in una vasca idromassaggio.

Questa mattina mi ero recata al mio lavoro, con ansia, c'ero rimasta sino alle diciotto, curiosa di sapere ciò che mi avesse scritto e lasciato in eredità Luke Rivera, per me, solo per me, ma non avrei mai e poi mai immaginato una verità del genere.

Tutto mi sarei aspettata tranne che questo!

"Cosa devo fare?" chiesi smarrita al notaio, mentre era seduto dietro la sua scrivania in mogano, con le mani intrecciate su una pila di documenti e gli occhi grigi celati dietro ad occhiali tondi.

"Qualunque cosa ci sia scritta in quella lettera, signorina, sarà lei a dover scegliere cosa farne." parlò con tono così calmo e quieto!

Io stavo morendo d'ansia!

Mi morsi le unghie delle dita, le ginocchia saltellavano sotto al tavolo...ero sicura che se mi fossi alzata da quella sedia mi sarei afflosciata come un palloncino sgonfio, accartocciata come una bottiglia di plastica pronta per la raccolta differenziata!

"Capisco." balbettai a stento, come se mi trovassi con il corpo e la mente fuori dal mondo...in un'altra dimensione!

"Vuole un bicchiere d'acqua? E' diventata incredibilmente pallida. Posso farle portare qualcosa di dolce? Un dessert?"

Ti affido ogni cosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora