*Buonasera*
Sono in ritardooo con gli aggiornamenti!
Questo capitolo tanto atteso finalmente è arrivato! Spero che vi piacerà moltissimo, che non deluda le vostre aspettative! Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate! Siete dolcissimi, il vostro sostegno, il vostro supporto...sono così preziosi per me. Grazie per le stelline che mi dedicate, grazie per ogni commento.
Al prossimo capitolo,
Un bacione grandissimo*****
Evelyn Ross
Rimasi ferma, perfettamente immobile, impalata. Non volevo concentrarmi su quanto aveva detto, io...a dire il vero preferivo non pensarci affatto!
Non poteva farmi una simile domanda...
Dio, come aveva fatto a capirlo?
Sospirai, infrangendo quel silenzio assordante che gravava su di noi, mentre il fuoco crepitava nel camino scaldando l'ampio salone. Fuori continuava a nevicare, molti la definivano già "la nevicata del secolo", ed era vero!
Quella mattina, tutti i vicini, inclusi due uomini molto gentili assunti da Julia, s'erano prodigati per spalare i vialetti e a cospargere di sale i marciapiedi e le strade, per impedire che i fiocchi di neve attecchissero ancora una volta al suolo, e per scongiurare la formazione di ghiaccio che avrebbe potuto causare qualche spiacevole incidente!
"Evy, rispondimi per favore." parlò Will, stancamente, dopo un tempo parso lungo quanto l'infinito, ma ignorai ancora una volta la sua presenza, la sua voce, le sue parole, non volevo dargli retta...era più forte di me!
Era come se fossi in stato di shock!
L'albero di Natale, costellato da migliaia di lucine colorate, che cambiavano ritmo ogni dieci secondi, teneva una grande compagnia e rendeva bene l'atmosfera natalizia che si respirava in questo periodo, ovviamente insieme ai restanti decori sparsi per l'intera villa.
Avrei risposto a tutto, tranne a...
Dio, cosa dovevo fare adesso?
Sospirai ancora una volta, ero rassegnata.
Abbassai il capo, incerta sul da farsi, avvertivo i suoi occhi azzurri su di me, quei due pezzi di cielo era come se mi stessero per mandare a fuoco l'intera schiena. Rabbrividii, cercando di non far notare troppo il tremore delle mie mani e delle mie ginocchia.
La paura faceva capolino dalla mia mente, pronta a raggiungere il mio cuore! Bastarda! Dovevo impedirglielo!
"Rispondimi, ti prego. Ho bisogno di sapere. Non puoi restartene lì, in silenzio, in questo modo, che cosa dovrei pensare altrimenti?" sbottò all'improvviso, spazientito e con tono d'allarme.
"Sai che non conosco chi sia suo padre..." mormorai, a stento e con voce malferma. Mi accorsi della mia voce roca troppo tardi, mentre le ginocchia erano come se fossero sul punto di cedere, così...decisi accostarmi al camino, per scaldarmi un po' davanti al fuoco e ritrovare un po' di vigore.
Non avevo freddo, ma provavo qualcosa di simile! Quindi? Beh, non c'era altro che potessi fare oltre a continuare a mentire!
"Se l'avessi saputo, te l'avrei detto..." aggiunsi sottovoce, cercando di apparire serena e rilassata, ma in realtà era come se avessi un cappio al collo, una spina nel fianco!
"Non credo che tu non sappia chi sia suo padre, non più." assicurò lui, torturandosi i capelli biondi tra le dita, i suoi occhi non erano più puntati sulla mia figura, ma verso il pavimento, i suoi gomiti erano sulle sue ginocchia, almeno per quanto riuscii a captare con la coda dell'occhio.
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Ti affido ogni cosa
ChickLit"Lo sa che questo è il bagno degli uomini, vero?" "Lo sa che questo bagno non diventa uno specchio per pura magia, vero? Esistono persone che rendono la sua esperienza in questo posto unica e scintillante. Questa rubinetteria, le maniglie in acciaio...