*Buonasera*
Questo capitolo non è stato semplice da scrivere, in qualche punto ho avuto dei dubbi, delle perplessità, ma ciò che accade in questa parte è fondamentale per avviarci verso i prossimi capitoli ❤ preparatevi perché saranno intensi, parecchio😘 carichi di sentimenti, azione, paure, amore, gioie e colpi di scena ❤😘 insomma, preparatevi ad una centrifuga di sentimenti 😍😘
Mancano circa una decina di capitoli alla fine di questa storia🥰😘
Spero come sempre di non deludere le vostre aspettative. Grazie per essere qui, questa storia non sarebbe la stessa senza di voi! Lo dico spesso, ma è verooo!
Al prossimo cap,
Un bacione grandissimo
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Evelyn Ross
"Mi hai offerto la colazione, ti ringrazio. È tutto squisito qui, ogni tanto vengo a prendere un dolcetto al cocco che sfornano soltanto il mercoledì mattina..."
"È un piacere, Evy. Grazie per essere venuta, non davo per scontato che accettassi il mio invito!"
Brendon mi osservava con quei suoi occhi verdi come se avesse intenzione di chiedermi scusa per qualcosa, come se si sentisse in colpa e volesse alleggerire il suo animo in qualche modo...da un peso opprimente, schiacciante.
"Tutto bene?" indagai con sospetto, aguzzando meglio la vista per prestare attenzione al linguaggio del suo corpo.
Eravamo seduti intorno ad un tavolino davvero grazioso, il bar era in stile shabby chic. Servivano ottimi dolcetti, tra cui pancake, ciambelle e spettacolari bevande preparate con panna e cioccolato.
Io avevo ordinato un frullato alla frutta, e un piccolo dolcetto alla fragola. Brendon un caffè lungo e una piccola ciambella allo yogurt. Avevamo già spazzolato tutto, parlando del più e del meno, ma...ancora non avevo carpito quale fosse il vero e reale motivo di quell'invito, scommisi sul fatto che non fosse per ricordare i vecchi tempi.
Il Palazzo di Vetro era praticamente di fronte alla nostra attuale posizione, le sue pareti di vetro riflettevano la luce del giorno...e da quell'angolazione, sembrava quasi la punta di un diamante spuntato da terra.
Essendo un grattacielo alto e imponente, riuscivo a stento a intravedere qualche piano superiore, oltre l'ampio e spettacolare ingresso...
Il piano di Will, o meglio il piano amministrativo, non era alla mia portata al momento!
Il mio cuore sospirò e incespicò, quel meraviglioso ingresso che varcavo ogni mattina, con le sue porte eleganti in vetro...la R stilizzata ovunque sulle maniglie e su ogni oggetto visibile...non faceva che catturare la mia attenzione, come se da un momento all'altro mi aspettassi di vedere Will, in compagnia di nostro figlio, camminare verso di me.
La Rivera Enterprise era praticamente casa mia adesso, avevo tra le mani il cuore del suo Presidente e amministratore delegato, ma per non destare sospetti - dato che ancora non volevamo divulgare il nostro profondo legame - io e Will avevo chiesto alla mia amica Amelia di raggiungermi all'ingresso e accompagnare Jay nell'ufficio di suo padre, prima che arrivassi a questo strano appuntamento.
"È straordinario il Palazzo di Vetro, un sogno per ogni imprenditore." disse Brendon, catturando nuovamente la mia attenzione.
Gli sorrisi, non mi ero minimamente accorta di essermi assentata con la mente per un po': "E' un onore per me lavorarci."
"Non lo metto in dubbio, come non metto in dubbio il fatto che tu sappia come parlare al cuore del suo Presidente." ammise, con uno strano sguardo.
Incrociai le braccia sul tavolo, ma non arrossii: "Cosa vuoi, Brendon?"
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Ti affido ogni cosa
Chick-Lit"Lo sa che questo è il bagno degli uomini, vero?" "Lo sa che questo bagno non diventa uno specchio per pura magia, vero? Esistono persone che rendono la sua esperienza in questo posto unica e scintillante. Questa rubinetteria, le maniglie in acciaio...