*Buonasera*
So perfettamente quanto il capitolo precedente vi abbia lasciato sconvolti😅
i vostri commenti mi hanno fatto moltissimo piacere! Siete dolcissimi! 🥰🎊❤ leggervi è un onore e un privilegio!
Proprio per questo voglio viziarvi aggiornando la storia con un nuovo capitolo, in anticipo❤🎊😍😘
Al prossimo cap,
Baciiiii*****
Evelyn Ross
Non riuscivo a stare calma, mordicchiavo le mie unghie, le mie gambe tremavano e la mia testa era un turbinio di ricordi, pensieri e paure.
Ogni cosa includeva lui.
Will, il mio uomo dolce.
Non potevo perderlo, no.
Se fosse morto sarebbe svanita anche una parte di me con lui, per sempre.
Pregavo e speravo.
Speravo e pregavo.
Doveva salvarsi, non c'erano altre opzioni per il mio giovane cuore.
Non eravamo arrivati fino a questo punto per perderci così.
Non lasciarmi sola.
Confidavo che tutto si sarebbe risolto al meglio, il mio cervello mi obbligava a pensarla così, per non soccombere a quei pensieri oscuri, che stavano minacciando la mia stabilità mentale e tartassandomi l'anima squarciandomi il petto.
Dovevo aiutarmi a reagire, a proteggere il mio cuore con ogni mezzo e cura.
Deglutii, cercando di mandare giù quel nodo in gola che proprio non voleva saperne di lasciarmi libera!
Mi portai una mano all'altezza del cuore, come se potessi essere in grado di rallentarlo un po' con quel semplice gesto. Mi faceva male, contro le costole.
La panca scricchiolava sotto il mio peso, ad ogni mio movimento, ma i miei occhi non si allontanavano da quell'altare bianco investito da una luce spettrale, proveniente da una cupola colorata al soffitto e raffigurante la resurrezione di Cristo.
Stavo pregando il mio Dio...per molte cose, tante cose, che nemmeno riuscivo più ad elencare.
Ero in una chiesa, nei pressi dell'ospedale. E in quel momento, ero da sola...immersa nel silenzio più totale.
Mia madre e mia nonna mi avevano inculcato la fede sin da bambina, ma fino a quel momento non l'avevo mai praticata abbastanza, come stavo facendo in quel momento...
"Ti affido ogni cosa, Dio." sussurrai a fior di labbra. "Ogni cosa..."
Piangevo e tremavo, scossa da paure profonde e superficiali.
"Non farlo morire, ti prego. Non adesso. Ho bisogno di lui, più tempo da trascorrere in sua compagnia, è tutto quello che chiedo."
Erano ore che me ne stavo lì, in compagnia della mia fede, incapace di stare altrove...con la testa che non faceva che ricordare a loop gli ultimi eventi traumatici che avevo vissuto in prima persona.
La conversazione con Brendon, la mia corsa sfrenata verso il Palazzo di Vetro, la bomba...
Non appena erano arrivati i soccorsi al Palazzo di Vetro, io e Akim c'eravamo subito messi da parte per permettere loro di fare al meglio il proprio lavoro.
Ero rimasta accanto a Will per tutto il tempo prima del loro arrivo, e ritornai al suo fianco quando decisero di portarlo via in ambulanza.
Non mi staccai da lui nemmeno per un minuto, nemmeno per un breve istante, come se lui fosse la mia unica certezza di vita.
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Ti affido ogni cosa
ChickLit"Lo sa che questo è il bagno degli uomini, vero?" "Lo sa che questo bagno non diventa uno specchio per pura magia, vero? Esistono persone che rendono la sua esperienza in questo posto unica e scintillante. Questa rubinetteria, le maniglie in acciaio...