Ti affido ogni cosa, ti amo

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                        * Buona domenica*
Come promesso, il nuovo capitolo❤😘 sarà come vi aspettavate? Vedremo...
Grazie❤ volevo dirvi questo❤ perché scrivere questa storia, interagire con voi, leggere i vostri commenti è meraviglioso...

In ogni momento, quando riesco ad accedere su Wattpad, vedere le vostre notifiche mi fa sempre sorridere, in  pratica...aumentate la mia gioia in giornate belle, e mi ridate il sorriso in quelle più spinose, complicate e difficili...
So che in questi ultimi due anni le cose non sono state semplici per nessuno, e purtroppo qualche volta ancora continuano ad esserlo, ma almeno abbiamo la lettura e la scrittura che possono farci evadere e farci stare bene, sempre❤😘

Al prossimo cap,
Baci

*****

Evelyn Ross

Per riprendermi da tutte quelle informazioni ci misi parecchio, mentre cercavo di assimilare quanti più termini e concetti finanziari possibili, bevendo tazze di caffè amaro!

La doccia mi aveva un po' rinvigorito le membra stanche, affaticate da tanta tensione, gli indumenti puliti scelti da mia madre e cibo caldo offerto da Akim avevano fatto il resto.

Ma il pensiero di Will non mi abbandonava, non mi lasciava...

L'alba arrivò prima di quanto immaginassimo, sorprendendomi ancora sveglia e china su libri giurisprudenziali e di attività economica e finanziaria.

I libri sui quali avevano studiato William e Akim.

"Direi che ci siamo, a grandi linee, hai acquisito un'infarinatura di quasi tutto quel che dovrebbe sapere un imprenditore. Certo, mancano ancora moltissime cose, ma...ci vorrebbero anni di studio!" annunciò mio padre, mentre Akim sonnecchiava sul tavolo del soggiorno. Per poco il suo mento non sbatté con violenza sul libro che aveva davanti.

Inarcai un sopracciglio, dandogli una leggera gomitata: "Non dovevi studiare tutta la notte con me? Se non ci fosse stato mio padre..."

Akim mugugnò qualcosa nel sonno, poi scattò improvvisamente sull'attenti, balzando sulla sedia.

"Accidenti!" commentò, dandosi una manata in fronte, in lotta contro sé stesso. "Scusami, Evy. Mi perdoni signor Ross."

"Beh, almeno uno dei due sarà più fresco e riposato. Prenditi cura di mia figlia, Akim. È tutto ciò che ti chiedo."

Akim annuì serio, per poi sbadigliare mentre si stropicciava gli occhi azzurri ancora un po' assonnati: "Non si preoccupi, la terrò d'occhio."

"È giunto il momento di renderla un'imprenditrice anche nell'abbigliamento." continuò il più piccolo dei fratelli Rivera, battendo le mani compiaciuto. "Mia madre ha un vero e proprio arsenale al piano di sopra, mi ha chiesto di guidarti nel suo vecchio guardaroba, che utilizzava quando era più giovane, per scegliere ciò che più ti aggrada."

Scossi la testa: "No, sarebbe davvero troppo."

"Tesoro, devi fare un'ottima impressione. Non puoi rinunciare." commentò mio padre, serio.

Sospirai, arrendendomi ai due.

"Colazione?" tuonò una voce familiare, alle nostre spalle.

Mi voltai incrociando lo sguardo di Amelia: "Sei qui."

"Riposata e fresca come una rosa. Ho preparato un'ottima colazione per tutti e sono pronta per accompagnare la mia splendida amica nel suo primo giorno di lavoro da imprenditrice."

"Amelia..."

"Lo so, lo so...mi sei grata. Sbrigati, dobbiamo renderti una donna in grado di togliere il fiato e lasciare tutti a bocca aperta! "

Ti affido ogni cosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora