Il giorno del Ringraziamento

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*Buonasera*

Nuovo aggiornamento! Seppur in ritardo! Fatemi sapere cosa ne pensate!! 

Al prossimo capitolo, 

Un bacione grandissimo.



*****

Evelyn Ross

Era trascorso qualche giorno da quando avevo firmato il mio nuovo contratto di lavoro...

Amelia non riusciva ancora a capacitarsi di questa mia assurda scelta di lavorare part-time, dato il mio bisogno di soldi, ma lei ormai non conosceva più gran parte delle cose che mi riguardavano...

Ero stata costretta a tradire la nostra amicizia, in un certo senso, per salvarla dalle minacce rivolte ai piani alti della società per cui lavoravamo!

Lei non poteva sapere che non ero stata io a proporre quel nuovo orario lavorativo, non sapeva che percepissi comunque tutto lo stipendio, e per lei...mia cugina si era trasferita definitivamente in questa città del nord America e...non sarebbe più andata via, perché aveva finalmente trovato un buon lavoro...così da aiutarmi con mio figlio e di consentirmi di rimanere sotto il suo stesso tetto, ora che poteva anche offrirmi passaggi in auto al mattino...

Tutto falso!

Mia madre e mia nonna, avevano iniziato a sospettare qualcosa, con loro avevo dovuto inventare un'altra bugia, che non riguardasse più Amelia, e sembravano aver accettato la cosa...con qualche difficoltà! Ma per quanto ancora avrei dovuto mentire alle persone che amavo?

Nella realtà, ogni mattina mi recavo a lavoro, e poi tornavo a casa grazie all'autista di William, che in incognito passava in orari stabiliti a pochi isolati dal Palazzo di Vetro con una berlina scura dai vetri oscurati. Nel pomeriggio mi rilassavo con mio figlio, in quel meraviglioso attico con vista città e mi dilettavo in cucina.

William e Jay stavano legando ogni giorno sempre di più, adesso si cercavano, trascorrevano spesso del tempo insieme. Si stavano affezionando, ed io ero sempre più sovrappensiero...

Con una mano spadellavo le cosce di pollo che stavo cucinando, mentre con l'altra portavo ripetutamente un cucchiaio pieno di burro di arachidi alla bocca. Stavo per finire il barattolo a quanto sembrava.

Jay guardava programmi per bambini alla tv, quell'enorme quadro... in salotto, che nel pomeriggio avevo scambiato per uno specchio, era una tv!

Già, ne sapevo molto di tecnologia, tanto che la signora Stuart s'era dovuta sorbire tutte le mie domande e le mie lamentele in merito al funzionamento della lavastoviglie, della lavatrice, dell'asciugatrice, e di tutto ciò che fosse presente in questo attico troppo evoluto per i miei gusti.

William Rivera non aveva elettrodomestici comuni, nemmeno il frigo era...normale! Sembrava un computer!

Scossi la testa, affondando il cucchiaio nel barattolo di burro di arachidi per la quinta volta e riportandomelo nuovamente alla bocca, mentre giravo le cosce di pollo in padella con l'aiuto di una pinza. C'era un odorino così invitante, avevo l'acquolina in bocca!

E quando entrò il proprietario di casa, nemmeno me ne accorsi! Sobbalzai quando me lo ritrovai davanti!

"Scusami, non volevo spaventarti! Eri sovrappensiero?" chiese, adagiando la sua valigetta a terra.

Battei le palpebre per riprendermi dal colpo, avevo una mano sul petto: "E' casa tua, non devi scusarti di nulla."

Lui annuì, dando un'occhiata in giro: "State per cenare?"

Ti affido ogni cosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora