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Salimmo sull'aereo e andai a sedermi nel mio posto, ero vicino a Locatelli.
Ogni tanto scambiammo due chiacchere ma la maggior parte del viaggio lo passai con le air pods alle orecchie.

Appena scendemmo dall'aereo rimasi incantata, Londra è bellissima, soprattutto la sera.
Col pulman ci portarono all'Hotel dove avremmo alloggiato, si trovava a due passi dallo stadio di Wembley.

Dopo cena ci ritrovammo tutti nella hall a passare un po' di tempo insieme, io ero tranquillamente seduta su una poltrona finché non arrivò qualcuno che si blocco davanti a me tendendomi la sua mano.

Nico: vieni con me, ti porto a vedere una cosa

Li presi la mano ma per non dare troppo nell'occhio la mollai poco dopo, non sapevo dove mi stesse portando ma lo capii poco dopo.

Io: ma sei pazzo! che ci facciamo qui? e se poi vi scoprono
Nico: tranquilla ho l'autorizzazione del signor Mancini e poi so benissimo che non vedevi l'ora di venire qui.

Mi aveva portata dentro lo stadio, c'eravamo solo io e lui, e qualche luce che illuminava il campo.

Io: grazie

Lo abbracciai più forte che potevo, sentivo che anche lui mi stringeva a sé ma non troppo forte per paura di farmi male.
Passammo un po' di tempo lì, sembrava così magico.
Ad un certo punto mi girai verso di lui e lo vidi ridere un po'

Io: che hai da ridere?
Nico: sono contento
Io: di cosa?
Nico: di vederti così, di vedere che riesco a strapparti un sorriso.
Io: riesci a farmi stare bene

Ci guardiamo per qualche minuto senza aprire bocca, i miei occhi rimasero fissi sui suoi, eravamo sempre più vicini.
Ad un certo punto si avvicinò di più a me mettendomi le sue mani sui miei fianchi.
È in quel momento scattò la scintilla, ci baciammo.
Fu un bacio a stampo, delicato e dolce. Ci desideravamo a vicenda ma eravamo troppo orgogliosi per ammetterlo, o forse lo siamo ancora...

Ci staccamo e per un secondo lo guardai negli occhi ma per la vergogna mi rifuggiai con la testa nel suo petto.

Nico: sai... forse anche io mi sto innamorando di una personcina...
Io: chissà chi è...

Si mise a ridere, dopo poco decidemmo di tornare in hotel dagli altri.
Andammo nella sua stanza, di Ciro e di Lore dove c'era anche Federico che ormai si era trasferito da loro abusivamente.

Ciro: dove eravate voi due?
Nico: non vi interessa
Lore: questi ci nascondono qualcosa...
Fede: vi ricordo che sono il migliore amico di entrambi
Io: ma saranno affari nostri!
Fede: tanto lo scopriremo...

Parlammo per un po', io e Nico cercammo di evitare certi discorsi, e ci addormentammo tutti e cinque.

Mi svegliai sentendo qualcuno che mi continuava a dare bacini per tutta la faccia e accennai un sorriso.

Nico: ah allora sei sveglia!
Io: si, ma mica ti ho detto di smettere

Mi lasciò un bacio sulla fronte e lo abbracciai.

Lore: si ok i bacini carini ma io voglio vedere un vero bacio!
Io: continua a sognare

Guardò il suo amico rassegnato ma non del tutto, non credo che cederanno facilmente quei due e continueranno ancora per molto ad assillarci...

Secondo voi cosa succederà ora? Dopo quel bacio sarà cambiato qualcosa tra i due innamorati?

Io, te & un pallone || Nicolò BarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora