39

3.6K 78 9
                                    

La sera arrivammo a Londra dopo un lungo viaggio, ci fecero alloggiare nello stesso hotel dove eravamo la prima volta. Dopo aver sistemato le mie valigie mi affacciai in balcone, da lì vedevo lo stadio di Wembley, era bello come la prima volta.

Dato che era già tardi cenammo e con i "soliti" ci trovammo nella stanza di Nico, Ciro e Lore che si erano addirittura portati la play dalla loro stanza di Coverciano.

Non so il perché ma oggi ero particolarmente pensierosa così uscì in balcone, anche da quella stanza si vedeva lo stadio di Wembley, rimasi lì incantata a fissarlo appoggiata al balcone.

Nico: che fai?
Io: penso
Nico: e a cosa pensi? se posso saperlo
Io: a tante cose

Ci furono alcuni minuti di silenzio, lui era accanto a me nella mia stessa posizione, entrambi guardavamo verso lo stadio.

Io: credo che sia magico quel posto, è riuscito a farmi capire i miei veri sentimenti
Nico: io avevo già capito tutto fin dall'inizio, dalla nostra prima uscita...
Io: vorrei che tornasse tutto come prima ma allo stesso tempo sto bene così e non voglio che nulla cambi.
Nico: in qualunque situazione io sia, se sto con te mi va bene tutto.

Ad interrompere il nostro momento fu Lorenzo

Lore: oh piccioncini! dovete giocare anche voi o no?

Dopo la sua domanda tornammo in camera dai nostri amici.

Il giorno dopo eravamo al campo per gli allenamenti pre partita, pure io e Benni ci allenammo insieme agli altri ma non perché avevamo voglia di allenarci ma perché stavamo congelando dal freddo che c'era, nel mentre che correvo c'era zio Bonucci che si lamentava del gelo che faceva qui a Londra.

Dopo i soliti esercizi di riscaldamento iniziarono una partita tra di loro quindi io mi andai a sedere accanto a Benni ma prima di iniziare Nicolò si avvicinò a me e mi lasciò una sua felpa che io infilai immediatamente, era come se un quel momento mi stesse abbracciando, era calda e sentivo il suo buonissimo profumo.

La sera tornammo allo stadio che si stava già iniziando a riempire e i ragazzi iniziarono a riscaldarsi.
Erano pronti e carichissimi per questa partita, si sono allenati duramente durante questo lungo periodo e non possiamo mollare ora, so che possono farcela.

Sia i titolari della nostra squadra e quelli della Spagna uscirono dagli spogliatoi e dopo la solita cerimonia di inizio l'arbitro fischiò, in quel momento inizio la partita più importante sino ad ora.

Ho deciso di fare questo capitolo un po' più corto per poter mettere la parte della partita tutta insieme che uscirà sabato.

Io, te & un pallone || Nicolò BarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora