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Pov's Martina
Mi sveglio e mi preparo per andare agli allenamenti come tutti i giorni, oggi la giornata è passata abbastanza in fretta e domani saremmo andati a Roma per prepararci per la partita del giorno dopo.
Spesso io e Nicolò ci siamo scambiati degli sguardi ma quel ragazzo è come un pezzo di ghiaccio, forse manco lui si capisce.
Il messaggio di ieri l'ha solo letto, vorrei tanto capire cosa gli prende, ho chiesto pure a Fede ma non mi ha risposto.

La sera preparo una valigia con qualche vestito da mettermi per i prossimi due giorni e mi addormento decisamente più presto del solito.

La mattina dopo saliamo sul pulman degli azzurri per andare a Roma, mi sono voluta sedere vicino a mio fratello, era da un po' che non passavamo un po' di tempo tra noi due, anche se alla fine ci siamo addormentati uno appoggiato alla spalla dell'altra.

Il pomeriggio i ragazzi erano impegnati negli allenamenti allo stadio olimpico di Roma quindi rimasi lì con loro a guardarli, che tradotto penso voglia dire: passare il tempo a vedere se Nicolò mi guardava almeno un minimo ogni tanto.
Mi fa uno strano effetto e non so perché io sia così interessata a lui.

La sera ceniamo tutti insieme nell'hotel vicino allo stadio e dopo cena decisi di andare a farmi un giro per Roma. Anche di notte é sempre "viva" e avevo bisogno di passare un po' di tempo da sola, ma purtroppo passare del tempo qui mi fa ricordare il giorno in cui mi ci ha portata Nico.

Anche se non voglio pensare a lui alla fine succede e non capisco cosa mi stia succedendo.

Alla fine farmi una passeggiata per Roma non mi ha aiutata a distrarmi molto, decido di tornare nella mia stanza sperando che nessuno mi veda.
Entro nella hall dell'hotel e vedo da lontano Nicolò seduto su un divanetto, decido di avvicinarmi.

Io: eii, che ci fai qui? domani avete la partita, dovresti riposare.
Nico: emh... non riuscivo a dormire
Io: capisco.

Rimaniamo per un po' in silenzio finché non decido di alzarmi e andare ad abbracciarlo.
Lui sorpreso mi stringe a sé.

Io: Ricordati che io ci sono per te...

Mi lascia un bacio tra i capelli e rimaniamo abbracciati per qualche minuto finché non torniamo ognuno nella propria stanza.

L'ho già detto che io non lo capisco questo ragazzo?
Dicono che siamo noi ragazze quelle incomprensibile ma a me non sembra!

La mattina dopo ero molto emozionata per la partita, i ragazzi si allenano e io per scaricare un po' di ansia mi faccio una corsetta.
La sera arrivò il momento della partita, i ragazzi fecero l'ultimo riscaldamento e il mister parlò con loro delle ultime correzioni e li incoraggia.

Iniziano ad entrare in campo e io mi metto vicino al mister, dopo l'inno l'arbitro fischia.

Stanno giocando veramente bene, al 26' Manuel fa il primo e unico gol del primo tempo.

Mister: ragazzi state giocando bene ma non basta, dovete fare di più.

Il mister durante la pausa gli diede dei consigli e infatti durante il secondo tempo Manuel fece un'altro gol e poco prima del fine partita fece gol pure Ciro.
Abbiamo vinto 3 a 0 e se riusciamo a vincere la prossima partita contro il Galles siamo agli Ottavi.

Durante la cena festeggiamo e la notte ognuno torna in camera sua.

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Io, te & un pallone || Nicolò BarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora